Preso da Wikipedia per ovviare al risparmio di parole (da buon genovese) del nostro amico Kanister:
L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) fu costituita a Roma il 6 giugno 1944[1], mentre ancora il Nord Italia stava subendo l'occupazione nazifascista, da volontari che avevano preso parte alla guerra partigiana nelle regioni del Centro Italia.
Monumento ai caduti nei lager nazisti e in tutte le prigionie, Forlì
Dopo la Liberazione essa si diffuse in tutto il Paese: anche nel Sud Italia, dove gli episodi di resistenza erano stati rari, ma dalle cui regioni provenivano molti dei partigiani che avevano militato nelle formazioni del Centro-Nord e all'estero (Jugoslavia, Albania, Grecia, Francia).
Alla data del 5 aprile del 1945, venne designata come ente morale, l'ANPI comprendeva unitariamente tutti i partigiani italiani ed era retta da un consiglio formato da rappresentanti delle varie formazioni che avevano operato in tempo di guerra (Brigate Garibaldi, Giustizia e libertà di Ferruccio Parri, autonome, Brigate Matteotti, Mazzini, Brigate del Popolo di Enrico Mattei).



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