La "mezza idea" di Fante può avere senso ed è affascinante,
mi ha richiamato alla mente un'altra caratteristica "eccezione", sempre di ambito G.a.f., ovvero quell'insolito fregio per mitraglieri, che non risulta "codificato" ma è esistito ed è documentato in foto d'epoca. . .[]
Leon...H...e se i pantaloni non fossero appartenuti alla stessa persona...magari erano di un fratello/parente del proprietario della giubba?
Un cordiale saluto!
be così come si intravede nella seconda foto il tessuto è uguale alla
giacca però io non posso confermare nulla così l'ho ricevuta così l'ho postata se non legano li divido ciao leon
Una traccia che può "aiutare" l'ipotesi di Fante71.
"Allorchè nel giugno 1939 venne stabilito che gli ufficiali dei servizi ed i maestri di scherma inquadrati nelle divisioni portassero al bavero la mostrina divisionale in sostituzione di quella specifica del servizio, per gli ufficiali dei servizi organicamente assegnati alla G.a.F. e truppe Zara fu prescritto il bavero verde con filettatura della specialità*"."
tratto da "La Guardia alla Frontiera" del Gen. Massimo Ascoli - ed. Ufficio Storico SME 2003.
Aggiungo io: aboliti i baveri in colore ed adottate le pipe verdi ovvio che la filettatura specifica possa essere stata conservata.
H:
... l'Amministrazione e la Sussistenza avevano entrambe le bande dei pantaloni filettate di azzurro.l'amminstrazione GAF aveva le filettature azzurro scuro.anche sui pantaloni.
Io ritengo si tratti di un ufficiale di complemento degli alpini richiamato nella GAF e aggregato a qualche centro della Sussistenza. Solo così si spiegano le filettature verdi ai pantaloni e quelle azzurre alle mostrine e ai distintivi di grado. []
Un caro saluto...
Fante 71 [
E' la somma che fa il totale.
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