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Discussione: Sottocampo di Dacau - Lauingen (Dillingen Donau)

  1. #1
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    Sottocampo di Dacau - Lauingen (Dillingen Donau)

    Mio nonno era un tenente degli Alpini. è stato prima in Albania, poi in Russia.

    Mio padre racconta che dopo l'8 Settembre ai militari fu "offerto" di entrare nella RSI e il rifiuto portava all'internamento. Mario (così si chiamava mio nonno) rifiutò e finì a quello che in famiglia hanno sempre chiamato campo di Dillingen Donau, ma dalle poche cose che sono riuscito a trovare il sottocampo sembrava essere Lauingen (che è nel distretto di Dillingen).

    Non una foto dell'epoca nè niente sembra esistere. Nel sito delle città non una menzione.

    Voi ne sapete qualcosa?

    Ed era vero che se eri militare e ti rifiutavi di entrare nella RSI finivi internato?

    Grazie

  2. #2
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    In genere si veniva internati nei campi di lavoro. Nella fattispecie, il campo di Lauingen, era un campo di lavoro dove si forniva manodopera per la Messerschmitt.
    Max

    Frangar non flectar

  3. #3
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    Ho ritrovato questi documenti nella cantina di una nostra casa in campagna che sto riordinando nei weekend...

    Ho trovato una marea di cose di questo nonno mai conosciuto e morto molto giovane (a 44 anni)... vi mostro qualcosa:

    La prima è una fotocopia che ho fatto oggi su un originale foglio che era dentro il passaporto di lavoro che vedete sotto... era un foglio di licenza datato 10 Settembre 1943... ma a casa non ci è mai arrivato poichè era stato fermato dai Tedeschi che gli offrirono di entrare nell'RSI coi gradi di Capitano ma lui rifiutò poichè era fedele al Re... ed è finito internato in un campo di lavoro dove si è preso la tubercolosi (lui che in Russia aveva già perso due dita del piede e aveva un proiettile in corpo)

    IMG_7634.JPG
    IMG_7635.JPG
    IMG_7636.JPG

    Liberato dagli Americani se ne è tornato a casa con la Tubercolosi ed è rimasto poi in ospedale per moltissimi mesi (mio padre sostiene circa tre anni!!) e ha sposato l'infermiera che l'ha curato.

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