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Discussione: Linea cadorna

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  1. #1
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    prima di rispondere, mi permetto di fare una precisazione. La soluzione ai dubbi che ho, si trova presso l'archivio storico del Genio Militare a Roma, ma non ho il tempo per andare a consultare i disegni originali e le istruzioni relative alle costruzioni. Quindi le mie sono congetture basate su dati dell'epoca precedente alla Prima Guerra Mondiale in mio possesso.

    Allego la foto in bianco e nero, con la corretta posizione dei manufatti. Poiché non sono un genio del computer, ho semplicemente stampato la foto e realizzato il mio disegno a mano. So che non è un bel vedere, ma è fatto con molto amore.

    ricostruzione 76.1.jpg

    Per rispondere alla eventualità di cavi provenienti dal Pravello o dall'Orsa, ho rifatto il disegno della piazzola blindata con la posizione degli anelli. Non sono in scala, perché se non si perderebbero ( visto che è a 1:200 ).

    blindata + anelli.jpg

    Non credo che gli anelli posti all'entrata della piazzola possano essere necessari ad un sistema di pali per una copertura ulteriore.
    Questo per tanti motivi.
    1. Perché prevedere una copertura ulteriore ad una piazzola blindata, quando quelle scoperte non hanno alcun anello ?
    2. La struttura della copertura prevede due contrafforti, per contrastare la spinta del doppio soffitto. Aggiungere ulteriore peso avrebbe messo in discussione la capacità di portanza dei contrafforti.
    3. Gli anelli si trovano anche sui muri esterni ai ricoveri, quindi potrebbero prevedere una ulteriore copertura per questi.
    Ma se così fosse non avrebbe senso mettere dei pali che non tocchino terra, ma siano appoggiati solamente al muro stesso.

    IMG_3690.JPG

    IMG_3693.JPG

    4. Se i pali sostenessero dei fili del telefono in arrivo dai monte subito sopra, non avrebbe molto senso metterne così tanti, soprattutto se si pensa che i fili in arrivo non arrivavano con un sistema di pali, ma erano semplicemente srotolati e lasciati a terra od appoggiati ad eventuali alberi.
    5. Come dicevo ricordavo un articolo sulla Rivista di Artiglieria e Genio del 1905, in cui si parla di una "stazione mobile di telegrafia senza fili" di costruzione tedesca.
    Visto lo schema dell'antenna, ho pensato subito che i pali potessero tenere un'antenna. Questo avvalora la tua ipotesi di una stanzetta trasmissioni e non ricovero serventi, come ho scritto io, proprio in corrispondenza dell'antenna.
    Vedi schema come si trova sulla Rivista.

    antenna radiotelegrafo.jpg

    Quest'antenna ha schema a triangolo ottuso, prevede almeno 3 pali tubolari a telescopio alti 10 mt posti ad una distanza di mt 30. Se guardiamo il disegno comprendente gli anelli, la distanza tra gli anelli sui muri della stanza trasmissioni più lontani tra loro è di circa mt 18, cioè la metà. Questo tipo di antenna permetteva un trasmissione a massimo km 25.
    Per ora la mia lettura e classificazione degli articoli di questo rivista va dal 1888 e si ferma al 1906. Probabilmente progressi tecnologici dal 1906 al 1916 possono aver permesso di ridurre l'ampiezza e l'altezza dell'antenna.


    Per quanto riguarda l'uniformità di costruzione, può darsi che i lavori di costruzione si siano fermati nel 1917, dopo Caporetto e quindi, le piazzole hanno misure uguali, ma coperture diverse. Abbiamo visto che le piazzole del Castello di Cuasso sono dieci: 8 coperte, 1 scoperta ma con gli accessi ai rocoveri coperti, 1 solo provvista di arrivo dei camminamenti, ma senza la copertura alle vie d'accesso a quest'ultimi.
    Inoltre secondo il rapporto del '17, c'è un'altra batteria che ha due piazzole blindate e due scoperte. Si tratta della n. 66 alla Bocchetta Stivione, sul monte Piambello, sopra Cuasso al Monte.

    Ho notato anch'io che i basamenti delle mitragliatrici sono dissimili e credo che ci fosse una certa discrezionalità, lasciata agli ufficiali, che dirigevano i vari settori di costruzione. Però rimane l'omogeneità all'interno dello stesso settore ( vedi i basamenti che si trovano a Cassano Valcuvia ed Masciago Primo fino ad arrivare a Ghirla ( cioè tutto il comprensorio del monte Scerré ).

    Per quanto riguarda le postazioni per mitragliatrici del monte Grumello, non posso dire nulla, perché l'ultima volte che ci sono stato risale al 1995. Aspetto di avere un pò d'Alzheimer per riacquistare la memoria a lungo termine. Scherzi a parte, me ne occuperò appena possibile.

    Mi sto rendendo conto che i miei thread sono un po alla "saltapicchio", quindi sto cercando di rendere più omogenea la mia esposizione. Ho iniziato a raccogliere i dati relativi alle postazioni d'artiglieria sulla strada Boarezzo-cima Monte Piambello e penso di iniziare qualcosa di maggiormente coerente prendendo in esame questo monte nella sua totalità.
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