Concordo. Conoscevo abbastanza "il caso Dreyfus" (lessi,a suo tempo un interessante libro di cui non ricordo l'autore : sono passati oltre 40 anni !),ma questo film mi ha letteralmente affascinato sia per la regia (Polanski è sempre Polanski) sia per la ricostruzione degli ambienti,dei vestiti e per la bravura degli interpreti. E che dire di una Parigi rappresentata sempre un po' caliginosa con i suoi palazzi grigiastri ?!?! Bellissimo ! Interessante,anche,il puntare soprattutto non tanto sulle sofferenze inflitte all'incolpevole Dreyfus,ma essenzialmente sulla faticosa presa di coscienza di Picquart che riesce ,benché fondamentalmente antisemita,a superare i propri pregiudizi e compiere il proprio dovere.