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ciao historyfiend, ciao tutti!
La foto in oggetto ben si coniuga con la discussione da te aperta bombarda? che riguardava il mortaio di artiglieria 210-8 (nel caso specifico DS).
In effetti l'arma di questa discussione è quella che si può identificare, nel reimpiego di questo termine, quale "bombarda". Giusto viene denominata anche lanciabombe, lanciamine, mortaio da trincea a seconda degli eserciti o dalla provenienza linguistica.
(attenzione: devo sottolineare che non sono a conoscenza di come quest'arma fosse inquadrata nell'Esercito Italiano, ossia se artiglieria o fanteria!!! Non viene generalmente trattata nei testi riguardanti l'artiglieria e sovente si parla di "bombardieri" [del Re] piuttosto che di artiglieri...).
Concettualmente riprende scopo del tiro del mortaio di artiglieria, ossia tirare preferibilmente nel secondo arco in modo da avere un proiettile che giunge sull'obiettivo tendendo alla verticale.
Gli obiettivi della "bombarda" sono più che altro i reticolati, le trincee ed i punti protetti di fanteria. È quindi un'arma da "prima linea" per il combattimento diretto più che di seconda linea o di assedio. Per questo motivo l'arma (e, in parte, la munizione) è piuttosto "leggera" e facilmente trasportabile senza mezzi pesanti (arma in batteria circa una tonnellata, rispetto alle 7-11 tonnellate del mortaio 210-8, molto dipendenti dal tipo di affusto). Cambia la gittata e precisione, che non oltrepassa i 1000 metri (a meno di utilizzare granate/bombe più leggere munite di "sabot" o meno) rispetto ai circa 8000 metri del mortaio 210-8 di artiglieria.
Questo perchè la canna è essenzialmente un "tubo" in grado di resistere solo a basse pressioni di lancio. La munizione è stabilizzata per alettaura e non per costrizione in canna rigata come nelle bocche da fuoco di artiglieria del medesimo periodo. Personalmente ho avuto pochissimo a che fare con queste "bombarde", ma posso fare l'interessante esempio del lanciamine 10.5 cm funzionante ad aria compressa, da me meglio conosciuto (per rimanere nel periodo della prima guerra mondiale e successivo dopoguerra).
Simile per concetto al mortaio di fanteria tipo Stokes, dal quale si dissocia sicuramente per calibro, per sistema di affusto/puntamento e per essere a retrocarica o "mista" (avancarica per "bomba" e retrocarica per carica di lancio). Difficile dire se sia nato prima il "mortaio Stokes" oppure la "bombarda"... date alla mano è chiaro come queste ultime fossero già schierate quando Stokes stava brevettando il suo...
Ecco che, semplificando molto, le armi di queste due discussioni possono essere d'esempio per comprendere, come anche ha espresso Spinger, la metamorfosi di queste (e di altre, naturalmente!) nei moderni mortai di artiglieria fondendo gli aspetti positivi dell'una e dell'altra.
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