Ciao a tutti,
per la suddivisione delle bocche da fuoco, già di per se "complessa", occorre collocare i criteri di catalogazione del pezzo nel corretto periodo in esame, come spesso ha evidenziato Spinger. Questo in quanto l'evoluzione delle bocche da fuoco è, ed è stata, continua e influenzata da numerosi fattori (oltre a rigatura e retrocarica, anche a fusione o foratura, cerchiatura o camiciatura, ecc).
Alla catalogazione per lunghezze in calibri riportata da Spinger, ne seguono altre tra cui dalla prima guerra mondiale questa:
-cannoni a partire da 22 calibri
-obici tra i 12 ed i 22 calibri
-mortai lunghezza della canna inferiore a 12 calibri
in uso in particolare in Svizzera e già modificata alla seconda guerra mondiale per assecondare l'ondata delle nuove artiglierie.

A questo da sempre la parallela catalogazione secondo il settore primario di tiro (arco superiore e/o inferiore) definita soprattutto dalle caratteristiche dell'affusto e del sistema di elevazione ed assorbimento del rinculo.

Che porta appunto a situazioni particolari che vedono cannoni con impiego da obice e viceversa e mortai collocati su affusti da cannone...

....e questo riferendoci a tre bocche da fuoco "superstiti" considerato che sono esistite spingarde, falconi e falconetti, colubrine, ecc

pensiamo anche solo all'espressione del calibro:
- Italia da centimetri a millimetri
- Svizzera centimetri
- chi non ha il sistema metrico usa i pollici....
- "tutti" che per più o meno tempo hanno usato le libbre (unità di peso per indicare il "diametro")

Ecco che a trovare fonti sicure si potrebbe fare un po' ordine e datare le informazioni a seconda dei periodi in oggetto

che poi sia un annoso e difficile discorso...è chiaro.... leggete questo passaggio (rivista artiglieria&genio 1891) e guardate la conclusione fatta confrontando 3+1 bocche da fuoco!
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