Ciao a tutti.

Continuo la pubblicazione delle foto coloniali nel Corno d’Africa. In particolare ho acquisito di recente un lotto di quasi 400 fotografie, di varie dimensioni, tutte assolutamente inedite ed anche rimaste sciolte, cioè mai collocate in album fotografico. Moltissime di esse sono dotate di didascalia manoscritta sul retro.

Alcune fotografie hanno subito un forte ingiallimento per il tempo trascorso, ma con i sistemi di fotoritocco sono quasi tutte recuperabili anche se non perfette.

Delle 400 foto circa, poco più di un centinaio sono relative alla Guerra di Libia e datate tra il 1913 ed il 1915, pertanto le pubblicherò in apposito thread, le rimanenti sono tutte della Guerra di Etiopia 1935-36 e degli anni di poco successivi, quindi pertinenti al presente argomento.

Le foto che seguono furono scattate da appartenenti alla 230^ Legione Camicie Nere “L’Aquila”, con in organico:
-CCXXX Battaglione CC.NN. "L'Aquila";
-CCXXXVI Battaglione CC.NN. "Chieti";
-230ª Compagnia mitraglieri;
-230ª Batteria someggiata da 65/17.

La 230^ Legione CC.NN. “L’Aquila”, al comando del Console Tommaso Bottari, fece parte della 3^ Divisione CC.NN. “21 Aprile” (data della pubblicazione del Manifesto degli intellettuali fascisti elaborato da Giovanni Gentile, avvenuta il 21 aprile 1925) della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), e partecipò alla Seconda Guerra di Etiopia (1935-36).

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dal web, medaglia commemorativa della 3^ Divisione CC.NN. "21 Aprile" con i simboli ed il motto divisionali

La 3^ Divisione CC.NN. “21 Aprile”, costituita il 10 giugno 1935, tra il 18 ed il 23 settembre successivo sbarcò a Massaua, dove i reparti iniziarono immediatamente l'addestramento in vista dell'attacco all'Etiopia, inoltre furono impegnate nella realizzazione di opere viarie e lavori di fortificazioni in supporto al II. Corpo d'Armata, destinato ad operare su Adua. Dal 3 dicembre, con il battesimo del fuoco negli scontri di Gulà Gulè, la divisione partecipò alle operazioni sulla linea Darò Miscellan-Amba Berach, per raggiungere il 12 dicembre Addì Ghebetà (nella zona di Adua) ed il 15 Axum, occupando il giorno successivo la quota 2.140 a copertura del movimento della 19ª Divisione fanteria "Gavinana"; il 20 rientrò ad Axum, acquartierandosi in posizione difensiva. Il CCXXX Battaglione CC.NN. "L'Aquila" spingendosi in ricognizione verso il fiume Tacazzè agli ordini del Generale di divisione Giacomo Appiotti, il 25 dicembre entrò in contatto con il nemico nella zona tra il passo di Af Gaga e la conca di Enda Selassie, battendolo ed infliggendogli gravi perdite.

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dal web, il Generale di Divisione Giacomo Appiotti

Il 29 febbraio 1936 la divisione partecipò all'offensiva dello Scirè, coprendo il fianco sinistro del II. Corpo d'Armata; la 263ª e la 252ª Legione CC.NN., agli ordini del Console Generale Archimede Mischi, vice-comandante della divisione, attaccò a Selaclacà le colonne nemiche che minacciavano la Divisione "Gavinana", respingendo per due volte gli abissini e stroncandone definitivamente il contrattacco, al prezzo di 4 Ufficiali e 15 Camicie Nere cadute, 6 Ufficiali e 65 Camicie Nere ferite e 7 dispersi. Nei giorni successivi riprese l'avanzata italiana ed il 2 marzo la 230ª Legione si spinse in profondità nel dispositivo abissino, sbaragliando la resistenza nemica tra la cima occidentale e quella orientale dell'Amba Adi Malech. La giornata si conclude con 16 Camicie Nere cadute e 4 Ufficiali e 113 Camicie Nere ferite. L'indomani continuò l'inseguimento e la divisione raggiunse gli obiettivi di Af Gaga e Cobò Nebrit. Successivamente la Divisione venne spostata nella zona del Tacazzè, dove fu impiegata in un ciclo di lavori viari, tra cui la costruzione di un ardito ponte sul Fiume Tacazzè, ed esperimenti agricoli. Difatti, terminato il servizio militare, numerosi furono i soldati che decisero di rimanere in Etiopia avviando alcune comuni agricole.

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penso sia il Generale Appiotti

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al momento non sono riuscito ad identificare questo ufficiale, probabilmente un Console comandante di Legione o di Reggimento CC.NN.

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una strada militare camionabile per il Tacazzè, realizzata dalla 230^ Legione CC.NN.

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ingresso dell'accampamento della 230^ Legione CC.NN. al Tacazzè

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lo sconosciuto protagonista di questo gruppo di fotografie

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in marcia verso la Battaglia dello Scirè del 29.02.1936

Il 29 febbraio 1936, la "21 Aprile" prese parte con tutte le forze all’offensiva dello Scirè quale divisione di prima linea sulla sinistra del II C.d'A. La 252a Legione puntò allo sperone di Acab Saat in direzione di Adi Biat; la 263a Legione verso Adi Dechì Malet; la 230a Legione rimase a riserva ad Acab Saat.

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foto delle salmerie dei meharisti Spahis, come la successiva

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Nelle Regie Truppe Coloniali italiane gli Spahis (o Spahi) furono truppe di cavalleria irregolare libica. Esse derivarono dagli spahi, truppe scelte della cavalleria dell'Impero ottomano, che controllava anche la Libia fino al 1912. Mentre i Savari furono la cavalleria regolare di linea, organizzata come quella nazionale, gli Spahis invece furono un corpo di cavalleria irregolare leggera, con compiti di esplorazione, scorta e soprattutto vigilanza dei confini, caratterizzata da equipaggiamento, organizzazione e tattiche proprie.

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a sinistra il Centurione Lazzari al Tacazzè

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foto scattata sulla strada da Axum alla quota 2.140, ove prese posizione la 3^ Divisione CC.NN.

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foto degli ufficiali del CCLVI Battaglione CC.NN. "Lupi di Lucania" della 3^ Divisione CC.NN., il giorno precedente dell'offensiva sullo Scirè a quota 2.140

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nel corso dell'azione a quota 2.140

Nella operazioni belliche in Etiopia, il 20 dicembre 1935 la 3^ Divisione CC.NN. rientrò ad Axum, raccogliendosi sulle collinette a sud e sistemandosi in posizione difensiva. Il 23 dicembre una colonna mobile composta dal CCXXX Battaglione CC.NN., agli ordini del Generale Appiotti, nel corso della Battaglia dello Scirè, si spinse in ricognizione offensiva verso il Tacazzè, puntando come primo obiettivo a delle alture a quota 2.140.

La pubblicazione prosegue.

Saluti, Giovanni