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Anche se in ritardo di qualche anno provo a partecipare anche io a questa discussione.
Per prima cosa buongiorno a tutti, sono Tommaso e mi sono iscritto da pochissimo al forum.
Riguardo all'argomento delle fabbriche clandestine di armi, da informazioni raccolte nel tempo da persone che hanno vissuto quel periodo sapevo che giá nella primavera ed inverno del 43/44 alcuni partigiani avevano armi in tutto e per tutto uguali allo sten fabbricate in piccole officine meccaniche delle varie zone di operazione.
Sapevo anche di personale dei gruppi di resistenza addestrato dagli inglesi alla produzione sul campo di questi tipi di pistole mitragliatrici( lo stesso personale addestrato durante la guerra si è continuato a dilettare nella produzioni di questi affari anche nel dopo guerra)
Forse un caro amico ha un immagine in cui si vede uno di questi Sten nostrani ma devo chiedere il permesso di pubblicarla.
Penso che il problema maggiore per quanto riguarda il fatto che non ne sono giunte fino hai giorni nostri molte, si debba imputare per lo più al fatto che nel periodo 43/44 i gruppi di resistenza abbiano subito delle operazione di rastrellamento di vista entità che portarono alla cattura di numeroso materiale e in seconda battuta al fatto che nell'inverno a cavallo tra 44 e 45 gli inglesi rifronirono abbondantemente le varie unità di partigiani di questo tipo di arma con aviolanci clandestini.
Se fossi stato io e mi fossi trovato a scegliere tra uno sten fatto in qualche officina meccanica del posto con materiali di risulta e uno sten arrivato dal cielo e prodotto dalle fornite fabbriche inglesi avrei scelto sicuramente lo sten di sua maestà lanciando via il mitra nostrano.
Tommaso
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