Rivisto ieri, splendido film del quale si scopre sempre qualcosa di nuovo! Sono venuto recentemente a sapere che Amerigo Dumini, l'assassino di Matteotti, è annoverabile come consulente ufficioso del film, dato che lo sceneggiatore poté attingere a una sua testimonianza autografa e forse lo invitò a Cinecittà durante le riprese di alcune scene, specie le sequenze poco prima della liberazione di Bengasi, quando gli inglesi arrestano i maggiorenti italiani e nottetempo si apprestano a sopprimerli sbrigativamente fra i ruderi di una casa bombardata. E' un fatto vero,accaduto al Dumini, che scarcerato da Mussolini dopo una breve reclusione, nel 1941 era a Derna titolare di una piccola ditta di trasporti e durante l'invasione inglese capeggiò una rete "stay behind" fascista. Fucilato con altri residenti italiani come spia fu dato per morto ma sopravvisse e rimpatriò in Italia passando per la Tunisia.



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