Devo dire che per me incontrare la rievocazione storica, è stato come incontrare l'amore della mia vita, tantè che ho scelto di lavorarci anche.
Il primo passo l'ho fatto indossando un abito settecentesco ad un ballo a Venezia, cosa che faccio ancora, quando il tempo me lo permette. Ma la folgorazione vera e propria è avvenuta quando, alcuni anni fa, venni invitata dal sig. Casolari - titolare del museo dell'aviazione di Rimini - a partecipare al raduno "La Linea Gialla".
All'epoca non avevo nemmeno un brandello di abito o di divisa e all'ora un caro amico mi prestò una pseudo divisa da soldato tedesco. Non vi dico le bestemmie che mi presi da un certo Tosibrandi - altro caro amico - quando mi vide comparire con quegli abiti addosso.
Nonostante il malessere che mi aveva colta fin dal mattino - un dolore allo stomaco che mi piegava in due - mi feci il raduno e riuscii a divertirmi ed allora decisi che quella era l'epoca che più mi piaceva.
Da li a poco, nacque l'associazione "Raggruppamento SPA", gruppo di cui faccio parte e da Roma ci arrivò l'invito a partecipare ad un raduno a Bracciano, dove per l'occasione indossai una divisa da fiduciaria del fascio, anche questa prestata da un collezionista.
Da allora sono passati un po di anni e di divise ne ho fatte cucire tre, ovviamente da fiduciaria.
Potrei dire che è la divisa che ha addottato me e da allora vado alla ricerca di tutto il materiale che riguarda la storia di queste donne.
Non è una divisa facile da indossare ed in alcuni casi la sostituisco con abiti civili anni '40, questi rigorosamente originali.
Penso che ognuno di noi si scelga l'abito consono al proprio stile di vita e al proprio pensiero, l'importante è non cedere mai alle provocazioni - spesso accadute anche a me -, ma al contrario cercare di portare il proprio abito con onore, dignità* e conoscenza.
Susanna [ciao2]



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