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[UDINE] Forte di Beano
FORTE DI BEANO
L`opera è situata a sud del centro abitato di Beano, in comune di Codroipo (Ud).
Un po' di storia:
Il forte fu completato nel 1913, sotto la direzione dei lavori di Giuseppe Bormans, a suo tempo contattato da spie austriache che cercavano di ottenere i progetti dell`opera. Il forte fu disarmato nel 1915 insieme alle altre opere delle Testa di Ponte di Codroipo e cadde nelle mani degli Austriaci il 30 ottobre 1917 senza che fosse opposta resistenza. Nel periodo della Guerra fredda fu adibito a polveriera dall`esercito italiano, funzione che mantenne fino alla caduta del muro di Berlino.
La struttura:
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L`edificio, lungo circa 70 metri, montava sei cannoni Schneider da 149 mm in torri d`acciaio girevoli a 360 gradi, quattro cannoni da 75 mm e quattro mitragliatrici Perino da 6,5 mm. Protetto da un fossato d`acqua che lo circonda completamente, il forte era ad un solo piano, per essere meno esposto al tiro nemico. Nella facciata spiccano tre ingressi principali. Altri due ingressi sono invece localizzati alle estremità* dell`edificio, vicini a due rampe di scale che portano al tetto. Qui si possono ancora osservare i resti delle sedi circolari che montavano le cupole dei cannoni, coperte successivamente da casematte, nel periodo in cui l`opera era utilizzata come polveriera. Data la potenziale pericolosità* degli esplosivi, sempre sul tetto era stata realizzata ed è tutt`ora presente una gabbia Faraday a protezione da fulmini che avrebbero potuto far esplodere l`edificio. La pianta presenta un corridoio di batteria che attraversa tutto l`edificio, collegando le polveriere all`area servizi ed alloggiamenti, ai settori tecnici, al laboratorio per la produzione di esplosivo e alle scalinate, purtroppo murate, che conducevano alle cupole dei cannoni. Delle bocche di aerazione, ora occluse, assicuravano una ventilazione al corridoio e a tutti i locali del forte.
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ed ora un po' di foto del vostro fidato ShaolinX! [
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iniziamo dal cancello dove si puo' notare le classiche colonne...
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li vicino troviamo 3 edifici, uno dei quali molto pericolante...
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Proseguiamo ed arriviamo al ponte (praticamente marcio!) che ci permette di attraversare il fossato.
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Attraversiamo il ponte e vediamo davanti a noi l'entrata principale del forte...sulla soglia noterete uno strano personaggio in pantaloncini corti...chi sarà* mai?[
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Lo oltrepassate...e finalmente entrare...le scalinate ai lati conducevano alle cupole.
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il corridoio...
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dormitoi...
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prendiamo ora una porta per uscire...o una finestra e' lo stesso!
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prendiamo le scale hai lati della struttura...
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...e saliamo sul tetto
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e' tutto!!!!!!!!
Se per caso qualcuno di voi e' interessato a fare un giretto mi contatti in pm che ci organizziamo, cosi vi faccio fare il giro completo!
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Ottimo reportage,bravo.Per il giretto ti dico subito che Decca è spesso da quelle parti,per cui penso che non tarderà* a contattarti.....
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Molto bello!
E' rimasto abbastanza intatto internamente e esternamente, peccato che la vegetazione abbia preso il sopravvento!
Fantastica la foto d' epoca!
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Moderatore
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Molto interessante ed in buone condizioni.
Ci puoi dire qualcosa in più sul percorso del munizionamento e sul particolare del soffitto che si vede nella decima immagine?
Grazie.
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particolare del soffitto:
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e' tutto in ferro, ormai mezzo arrugginito superficialmente ma sembra cmq in ottime condizioni.
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che intendi per percorso del munizionamento?
allego intanto un disegno dei cannoni
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Ecco,Decca non mi ha smentito.....[]
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Grazie per la pronta risposta
Per "percorso del munizionamento" si intende la via che seguono le diverse componenti (proietto e cartoccio) per arrivare al piede del pezzo: quindi i depositi, le linee di rifornimento ed i mezzi impiegati (se vogliamo si può anche risalire più a monte indicando anche il percorso della polvere dalla polveriera ai locali di confezionamento).
Si differenzia in relazione al calibro ed alla conformazione dell'opera
In senso orizzontale può avvenire manualmente, oppure a mezzo vagoncino su rotaie o guidovie sospese
In senso verticale sempre manualmente lungo scale apposite, oppure con elevatori meccanici
E' un particolare sempre interessante da accertare
Nella decima foto sembrava che di vedere a soffitto, oltre a quelli che sembrano golfari di sollevamento, una sorta di piastra cui imbullonare qualcosa, invece dal particolare si vede che è solo la chiodatura di giunzione del rivestimento
La cupola è la classica installazione Schneider per 149 che insieme alle Gruson e Armstrong ebbe grande diffusione nella fortificazione terrestre, molto meno in quella costiera dato il tipo di offesa da affrontare
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Per Harris
Sul sistema di trasporto delle munizioni posso risponderti io.
Nella nostra zona non ci sono difese costiere per motivi che non andiamo ad analizzare ma molti sono i forti,sorti naturalmente ai confini(di allora)dell'Austria
Praticamente tutti i grandi forti erano armati con cannoni 149 A in cupole Armstrong pesanti (infatti ben si sapeva le capacità* degli obici austriaci).
Il trasporto dei proietti era effettuato con carelli decauville ed elevatori,infatti il proietto del 149 non è molto pesante ma sono sempre 50 Kg difficili da portare a mano.
L'ultima rampa verso la cupola però non aveva alternative.
Però nella circonferenza di base ,sotto la cupola vera e propria erano ricavate delle nicchie per contenere una ventina di proietti,come infatti si vede anche dal disegno.
I cartocci invece erano portati a mano singolarmente,per il pericolo di esplosioni e perchè preparati al momento.
Da quello che ho potuto vedere in tanti anni,solo sulle navi esistevano gli elevatori per i cartocci che arrivavano praticamente accanto alle armi(la faccenda non è semplice)ma nei forti normalmente non mancava la manodopera e probabilmente in caso di fuoco continuo era prevista una catena umana.
Dico probabilmente perchè dei nostri forti,uno solo ha effettivamente sparato,gli altri erano disarmati oppure!
Anche qui è difficile capire il funzionamento,sono stati tolti tutti i particolari metallici .
In qualche forte e stato fatto saltare il pavimento per recuperare l'anello e le chiavarde dei cannoni.
Anche riguardo gli elevatori,non è sicuro se fossero motorizzati o meno ma probabilmente vigeva anche qui il fatto che quello che non cè non si rompe. Saluti
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