Si mi piace! Walzi mi attira su campi succulenti!
La produzione dei m.16 tedeschi incomincia nel marzo dello stesso anno gli elmi furono distribuiti in via prioritaria alle truppe sul fronte di Verdun tutti belli nuovi con il loro accattivante verde mela e magari la bella faldina a perpendicolo!
L'intendenza austriaca vedendo gli ottimi risultati di tale elmo chiede delle formiture straordinarie alla Thale per le truppe dell' Isonzo Armee, l'ordine fu soddisfatto solo nel novembre del 16.
I primi elmi arrivati erano con tutta probabilità* tinti in verde e con accessori tedeschi.
Per tutto il primo semestre del 16 continuarono ad arrivare elmi tedeschi ma alla prima fornitura si affiancarono elmi tinti in nocciola su verde (molto rari), questo perchè effettivamente il verde mal si addattava al colore del terreno carsico in prevalenza di colore bruno rossastro (se pensate dentro le trincee la parte più visibile era la testa per cui si decise di adottare una tonalità* più simile possibile al colore della terra circostante) o direttamente tinti in nocciola a volte con accessori tedeschi a volte ibridi, in questo periodo si possono trovare elmi nocciola con soggoli in cuoio marrone (non nero) oppure con il sistema a scorrimento ges gesh.
Successivamente ottenuto il permesso di fabbricare il m.17 classico con piastrina per soggolo in tela in 2 pezzi iniziò la produzione nazionale che però arrivò al fronte solo per la 11° battaglia dell' Isonzo (Bainsizza) quindi nell' agosto del 17.
Durante il I° semestre del 17 era in distibuzione anche il modello berndorfer che altro non era che una divagazione del brevetto Thale proposto dalla Krupp, la Krupp non riuscì a far addottare su larga scala tale elmo molto probabilmente a causa della maggiore difficoltà* di lavorazione del berndorfer che richiedeva dei tempi molto più lunghi per l'assemblaggio, tant' è che verso la fine del 17 comparvero i modelli ungheresi che altro non sono che delle copie della Krupp del 16 modello Thale, (si tentava sull' uniformità* del tipo di elmo) il cosidetto ungherese mantenne il fissaggio del soggolo con il sistema berndorfer anche se opportunamente modificato.
Dopo la creazione del 17 austriaco continuarono comunque le forniture da parte dell' alleato tedesco in quanto la produzione nazionale austriaca non riuscì mai a rifornire tutte le truppe al fronte con elmi metallici (i tedeschi fornirono circa 500000 elmi di tutti i tipi, la produzione nazionale non superò il 1500000 esemplari quindi 2000000 di elmi a fronte di una richiesta di perlomeno 4000000 di pezzi considerando che l'esercito austriaco aveva in armi almeno 6000000 di soldati, l'elmo non fu mai una dotazione personale ma sempre di reparto e spesso gli elmi venivano lasciati alle truppe in prima linea durante i cambi di reparto), in questo periodo sempre verso la fine del 17 comparvero degli elmi tedeschi con aggancio del soggolo basso ma che al posto del classicco aggancio m.1891 (tipo Pickeauben) presentano le normali piastrine ad anello metallico per i soggoli in tela austriaci ( ovviamente tale tipo di aggancio non poteva esistere prima che fosse inventato, appunto per il classico m.17 austriaco per cui le produzioni non possono essere altro che coeve) questi elmi solitamente presentano un curioso soggolo con 12 fori al posto dei classici 6 come sul normale m.17 di produzione AU.
Per cui riassumendo possiamo trovare:
Fine 1916
elmi 16 con cerchi in cuoio e colore verde e accessori tedeschi
I° semestre del 17
m.16 in verde con sovratinta nocciola (colorazione da campo)
m16 direttamente in nocciola con accessori tedeschi (patelle)o ibridi (ges gesh e/o patelle occhiellate au o tedesche)
Berndorfer nei vari tipi
II° quadrimeste del 17
m.17 austriaci classici rivetto alto e soggoli in tela in 2 pezzi
m.16 tedeschi nocciola ma con attacco dei soggoli di tipo austriaco
III° trimestre del 17
m.17 ungheresi
dal 18 in poi
m.16 tedesco in nocciola con attacco soggoli tipo austriaco
m.17 ungheresi dove ne fu generalizzato l'uso (anche sui ghiacciai)
m.17 austriaci classici che però presentano varianti nelle imbottiture che diventano prima in cerata marrone e poi nera, anche i cerchi cambiano fino ad arrivare a un modello allegerito tramite fori circolari stampati.
In ogni caso gli elmi austro tedeschi sono molto difficili da trovare in quanto essendo tra i primi ad essere consegnati furono anche tra i primi ad essere distrutti e comunque il numero fu sempre inferiore agli altri tipi in dotazione.
La gran parte degli austro tedeschi sono di taglia 64 (la più usata)e fabbricati dalla Thale (ET 64)
La fornitura di elmi di taglia piccola (62) o grande (6fu sempre appannaggio del fabbricante tedesco evidentemente le serie di stampi per realizzare gli elmi erano di difficile fabbricazione per l'industria nazionale austriaca per cui si risolse rifornendosi direttamente dall' alleato che già* disponeva di tutte le taglie disponibili.
Infine nell' iconografia dei kappenabzeichen austriaci spesso compare l'elmo tedesco, un esempio su tutti il distintivo dell' IR 47 Punta Corbin segno evidente che l'elmo classico austriaco che tutti noi conosciamo comparve abbastanza tardi sul campo di battaglia!



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