Da quello che sapevo io un metodo di utilizzo di queste tagliole era il seguente:Esse venivano messe fuori dalle trincee possibilmente nei passaggi obbligati (qualche varco nei reticolati)poi venivano opportunamente mimetizzate , coprendole con un poca di neve o di terra. Quando il malcapitato soldato nemico (che magari era di pattuglia e che si avvicinava un pò troppo) ci finiva dentro le ganasce scattavano e gli straziavano la gamba , rompendogliela per la maggior parte delle volte , ma non staccandogliela. A quel punto esse potevano pure venir trascinate dentro le trincee tramite delle catene o delle funi predisposte in precedenza portando con sè anche la povera vittima (che ovviamente pativa inimmaginabili dolori) e che per la maggior parte delle volte moriva al massimo dopo qualche giorno per le ferite riportate . A tal proposito mi avevano molto colpito le considerazioni di un graduato austriaco riportate in una lettera esposta a museo di Mauthen in Austria (bellissimo e da visitare assolutamente) nella quale si domandava come fosse possibile che queste armi venissero usate per catturare uomini in tempo di guerra quando in tempo di pace era stato vietato il loro utilizzo nella caccia agli orsi per le troppe sofferenze che esse causavano alle povere bestie....
[ciao2][ciao2] Franz



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