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Bello!
Ecco un dibattito interessante in materia di Faleristica.
Interessantissima l'osservazione di Quex sul concetto di bello nell'arte, di cui medaglie e decorazioni sono uno degli aspetti.
Forse, artisti e committenti hanno dimenticato lo scopo principale di una medaglia: essere contemporaneamente
evocativa
bella.
L'arte moderna (esiste una scuola dell'arte della medaglia, presso lo IPZS) non ha saputo dare nulla di nuovo che possa essere anche solo accostato alle ultime creazioni bello/evocative di Morbiducci; Mistruzzi ed anche Romagnoli (quest'ultimo però scolpì soprattutto per la monetazione).
L'arte moderna, come osserva con esattezza Quex è spesso rivolta ad una élite, divenendo autoreferenziale e comprensibile solo all'autore e a chi lo riconosce.
Gli artisti propriamente detti non si "abbassano" più a disegnare medaglie commemorative o ordini cavallereschi (pensiamo ai recenti orrori nella creazione dei rinnovati Ordine al Merito della Repubblica e Stella della Solidarietà* Italiana, quest'ultimo, copiato di sana pianta dall'"Ordre du Mérite Commerciale" della Costa d'Avorio, senza nulla togliere alla dignità* dello sfortunato paese Africano).
Quindi, se si deve creare una onorificenza, ci si avvale di grafici senz'altro onesti, ma privi della forza espressiva che sola viene dall'esercizio intenso delle arti plastica e grafica.
Lo stato Italiano (ma all'estero non è che la situazione sia migliore) ha una serie di decorazioni che fa' semplicemente ribrezzo, al di là* del significato, che sicuramente trascende l'estetica dell'oggetto, ma che purtroppo potrebbe indurci a pensare che la qualità* delle onorificenze rispecchi esattamente come lo Stato consideri i suoi servitori, segnalatisi per Valore o per Merito.
Apriamo la "galleria dell'orrore": flombardi, tocca a te!
Elmar Lang
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