Salve Marco,

siccome io sono maligno e cattivo dentro, replico.

Spero che tu abbia donato alle suore della "Consolata" o alle "Straziate Madri Crocifisse del Divino Sangue Asperso", i 100 Euri ricevuti per quel coperchio, giusto per mettere a posto la tua coscienza, pensando ai pianti ed allo stridor di denti nella famiglia dell'attuale proprietario, i cui bimbi sono costretti a vender fiammiferi per ricevere dai frati un po' di zuppa calda ed un tozzo di pan secco, dopo che li hai ridotti a languìre nel bà*ratro della miseria.

Par quasi che il tuo coso sia parente stretto di quello di flombardi: uguale reimpiego di una spallina per farne il cappietto; un bottone da funzionario (nel tuo per farne coccarda), ma colori rovesciati. Mi sa tanto che entrambi vengono dagli armadi di un vecchio teatro filodrammatico. Comunque, oggetti curiosi e divertenti.

Per Schwarz: la tua Kappe da ufficiale dei Tiroler Kaiserjäger è senz'altro pre-1915; direi a cavallo tra la fine del XIX ed i primi anni del XX. Quelle più antiche sono molto basse, strette in alto e quasi floscie. Per avere un'idea divertente sull'evoluzione della "moda" nel costume militare austroungarico, si vedano le caricature (uniformologicamente rigorosissime) di Fritz Schönpflug del quale sono esposti molti schizzi allo Heeresgeschichtliches-Museum di Vienna e di cui sul mercato si trovano molte buffissime cartoline a soggetto militare. Fino alla I Guerra Mondiale, specie tra i giovani ufficiali delle armi a cavallo era uso farsi fare delle "Kappen" molto alte (in proporzione a vertiginosi colletti).

A presto,

Elmar Lang