Come promesso, proseguo l'invio del secondo lotto di fotografie relative al 33 travestito da divisione Littorio, ecc.
Risulata palese come i segni (scalpellature) presenti sull'esemplare Xa MAS siano identici a quelli qui riprodotti.
Qui, però, sono state usate tecniche di invecchiamento diverse: mentre sul Xa si è "puntato" sulla ruggine, qui si è cercato di dare un effetto "seppiato" alla vernice. Direi che è stato immerso in qualche intruglio liquido.
Naturalmente non mi interessa dilungarmi sulle caratteristiche vere e proprie dell'elmo, ma piuttosto su come siano evidenti, una volta preso in mano il "cimelio", i residuati di liquidi ed altro utilizzati nel processo di invecchiamento. E' un peccato, perchè lasciato come è stato trovato avrebbe avuto una sua dignità*.
Riprendendo la discussione precedente, mi sembra ovvia l'intenzione fraudolenta del "tecnico del tempo". Ovviamnete, se qualcuno ha visto le foto sul sito in cui è stata postata l'inserzione, c'erano solo un paio di immagini piuttosto sfocate e la solita storiella del ritrovamento: alla mia richiesta di ulteriori informazioni, durante il periodo d'asta, mi è stato fornito il nome e cognome del militare, la sua storia (compreso un periodo all'ospedale di Torino per una lieve ferita in combattimento), e l'epilogo con la sua morte, qualche anno fa, e gli eredi che si sono "sbarazzati" dei suoi oggetti personali.
Poi è arrivato il pacco (in entrambi i sensi), ed ho aperto la scatola....
Il venditore, subito contattato, dopo alcuni scambi di opinioni ha restituito tutti i soldi spesi.
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