Caro Oklahoma,
Io sono della classe 1943 ed ho sempre avuto il "pallino" dei bunker.
Avendo prestato servizio nel Batt.Val Tagliamento ai tempi in cui i
Reparti di arresto erano già* ridotti all'osso,per i sei mesi in cui
sono stato Sten ho ricoperto l'incarico di Aiutante maggiore in II,
cosa che mi ha permesso di frequentare le stanze del "potere"
Posso dunque affermare che le fortificazioni che dipendevano dal Val
Tagliamento (anno 1969) come quelle di Passo Monte Croce,Paluzza,Portis,
Campiolo e Cavazzo erano tutte del Vallo Alpino: gli interventi post
bellici riguardavano soltanto il recupero( parziale) dei vecchi sbarramenti. Tipico l'esempio di Portis con opere riattivate e opere
abbandonate.
Del resto anche da noi c'erano le opere A e B,cioè attive e sottoposte
a manutenzione e sorveglianza e le altre ispezionate saltuariamente e
in stato di abbandono.
Ricordo che al comando c'era una carta topografica al 25.000 dove erano
riportate le opere del tipo B con la precisa indicazione di opere del
vallo alpino.
Del resto nelle opere attive non è difficile trovare indizi comprovanti
la loro preesistenza alla guerra fredda . Intendo dire che non credo
che le opere attive siano state oggetto di interventi a livello Strutturale nel dopoguerra. In tale epoca furono ripristinate per quanto
riguarda gli impianti interni. Anzi se qualche opera risultava incompleta
riguardo i rivestimenti in cemento (parziali) fu lasciata com'era: tipico
esempio di riscontra a Valbruna.
Chiaramente le opere della Fanteria d'arresto sono fuori da questo contesto.
Se organizzi la gita in Croazia sarei lieto di partecipare.Io di quelle
parti ho avuto notizie (poche) da mio padre che ha prestato servizio nella GaF XXVII Settore,che comprendeva appunto Fiume e Clana.
Spero che prima o poi ci si possa incontrare per fare una bella chiacchierata.
Con simpatia
Fabio