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Discussione: Piloti e kamikaze giapponesi

  1. #91
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Al momento non ho tempo di rifare le foto del cronometro.Invio quelle che ho:

    e qui sotto il paracadute con la sua borsain origine destinata a contenere anche il salvagentre e la cuffia di volo):notare che riporta anche il nome dell'americano che si e' portato a casa il paracadute.

    PaoloM giap.jpg
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  2. #92
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Da qualche parte ho letto qualcosa del cronometro, serviva a tutti i piloti per maggior sicurezza. Per i piloti normali serviva per sicurezza per il calcolo del tempo massimo della missione in rapporto al carburante. I kamikaze invece avevano un'estrema necessità* di precisione per calcolare la zona di "non ritorno" in quanto partivano col solo caburante necessario per la missione di andata. Se entro l'ora x gli osservatori non segnalavano la presenza di navi potevano tornare indietro.
    Lo stessa tecnica venne usata anche per l'ultima missione della Yamato che partì incontro alla flotta americana con la nafta necessaria solo per l'andata. Non raggiunse mai il nemico, i siluranti americani la colpirono prima del contatto con la flotta d'invasione.
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  3. #93
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Bello proprio bello e rarissimo.
    Complimenti.
    Ciao, Luca
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  4. #94
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Questo orologio sembra essere uno strumento di bordo, essendo presenti i quattro fori per ancorarlo con le viti al cruscotto, lo conferma anche il pulsante posto anteriormente.

    L'orologio assieme al regolo, mappa e bussola faceva parte degli strumenenti indispensabili per condurre il volo prima dell'invenzione dei vari radio-goniometri, radiofari e GPS.
    Di solito è sempre presente tra gli strumenti fissi di bordo e per questo mi incuriosisce il fatto che i piloti giapponesi lo tenessero al collo.

    Per quanto riguarda l'autonomia in volo più che l'orologio fa testo l'indicatore di carburante (televel).

  5. #95
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Si lo può sembrare, ma non lo è, esistono varie tipologie di orologi,
    da polso o da collo, la più prestigiosa e ricercata marca è la Seikosha.
    L'esemplare di Paolo, è proprio bello.
    ciao, Luca
    MEMENTO AUDERE SEMPER

  6. #96
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Citazione Originariamente Scritto da Andrea58
    Da qualche parte ho letto qualcosa del cronometro, serviva a tutti i piloti per maggior sicurezza. Per i piloti normali serviva per sicurezza per il calcolo del tempo massimo della missione in rapporto al carburante. I kamikaze invece avevano un'estrema necessità* di precisione per calcolare la zona di "non ritorno" in quanto partivano col solo caburante necessario per la missione di andata. Se entro l'ora x gli osservatori non segnalavano la presenza di navi potevano tornare indietro.
    Lo stessa tecnica venne usata anche per l'ultima missione della Yamato che partì incontro alla flotta americana con la nafta necessaria solo per l'andata. Non raggiunse mai il nemico, i siluranti americani la colpirono prima del contatto con la flotta d'invasione.
    Citazione Originariamente Scritto da Peo
    Questo orologio sembra essere uno strumento di bordo, essendo presenti i quattro fori per ancorarlo con le viti al cruscotto, lo conferma anche il pulsante posto anteriormente.L'orologio assieme al regolo, mappa e bussola faceva parte degli strumenenti indispensabili per condurre il volo prima dell'invenzione dei vari radio-goniometri, radiofari e GPS.
    Di solito è sempre presente tra gli strumenti fissi di bordo e per questo mi incuriosisce il fatto che i piloti giapponesi lo tenessero al collo.Per quanto riguarda l'autonomia in volo più che l'orologio fa testo l'indicatore di carburante (televel).
    L'ho letto anch'io da qualche parte, ma non mi era venuto in mente.Grazie Andrea, credo tu abbia svelato l'arcano. Peo, so che sei un pilota, ma non sei il solo qui ad avere il brevetto e non so se sei documentato sui giapponesi (presumo di si), comunque quasi tutti i cronometri erano strumenti di bordo che come si evince da migliaia di foto (ne ho ancora un centinaio su questo argomento)e da svariati filmati,venivano portati al collo e come tu hai notato il pulsante di stop e' posto anteriormente (vedi anche il fantastico libro 'Aviator Uniforms and Equipment of the IJN' purtroppo tutto in giapponese).
    Beh, sono sicuro che l'autonomia in volo te la da l'indicatore di carburante, senza dubbio, ma col cronometro puoi anche calcolare quanto tempo ti resta per consumare il carburante rimasto nei serbatoi .Sbaglio? PaoloM
    Per LUCAS, appena potro' faro' delle foto migliori del cronometro.

  7. #97
    Moderatore L'avatar di Waffen
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Vedo ora il topic,complimenti un supermanichino che pochi possono dire di possedere
    kappa

  8. #98
    Collaboratore L'avatar di EnzoLuca
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Citazione Originariamente Scritto da Waffen
    Vedo ora il topic,complimenti un supermanichino che pochi possono dire di possedere
    Come non quotare?

    Complimenti, un manichino da invidiare
    Ciao. Enzo
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  9. #99
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    Marpo io non possiedo il brevetto ma l'attestato per il volo da diporto sportivo!

    Le mie affermazioni, nonostante di cose aviatorie abbia una qualche conoscenza, sono poste per capire le procedure in azione bellica dei piloti giapponesi e non per professare.

    Riguardo l'orologio appeso al collo di tanti piloti giapponesi, sono d'accordo con te che si tratti di una dotazione di bordo, ma non capisco come mai lo strumento chiaramente di origine aeronautica per i motivi costruttivi che dicevo prima, venga impiegato in quel modo tra l'altro molto poco pratico in fase di pilotaggio, quando ogni cruscotto di aereo ne sia già* fornito; solo la funzione di status simbol credo possa giustificarlo.
    Del resto questa è una prerogativa solo dei piloti giapponesi e non è riscontrabile in piloti delle altre forze in campo, questo depone a favore del mio scetticismo sulla reale utilità* di tale ausilio.

    Come detto l'autonomia di volo viene determinata dall'indicatore di carburante ( se fai una tratta di volo di un ora e consumi metà* serbatoio, è chiaro che a parità* di condizioni avrai un'altra ora di volo più eventualmente la riserva).
    A meno che non si possieda un computer di bordo o un GPS aeronautico, il tempo residuo di volo è sempre stimato per approssimazione in base a fattori come il regime motore, il vento a favore/contrario ecc. ma non si giustifica per questa funzione un orologio aggiuntivo.

    Quanto detto in funzione alle mie conoscenze in merito, se gli altri possessori di brevetto aeronautico del forum o chi ne sa di più vuole aggiungere o smentire ne sarei grato.

  10. #100
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    Re: Pilota (Kamikaze) Aviazione di Marina giapponese

    L'orologio è una dotazione indispensabile alla navigazione in volo, specie per il volo di guerra a lungo raggio. L'orologio era fondamentale per tracciare e seguire la rotta e per fare il punto geografico. Importante anche per l'appuntamento radio con la base, ma non tutti i cruscotti di aereo ne erano dotati. Basta vedere qualche foto dell'epoca dei cockpit.
    Molto dipende dalle scelte compiute a livello organizzativo dall'aeronautica di appartenenza:
    UK e Commonwhealt:
    prevedevano la presenza di un buon orologio da cruscotto che era, spesso, ma non sempre, dotato di funzione cronografica.
    Il pilota aveva un orologio "solo tempo" al polso E, nel caso il cruscotto fosse privo di orologio o fosse dotato di orologio solo tempo, un cronografo da tasca, in eventuale aggiunta. Sono rari gli esempi, durante la seconda guerra mondiale, di orologi da polso RAF con funzione cronometrica.
    Italia:
    la maggior parte dei cruscotto di aereo erano dotati di ottimi orologi dotati di funzione cronometrica. Postazioni secondarie potevano avere un orologio solo tempo. Il puntatore aveva spesso un cronografo con funzione di "ritorno". Nessun orologio da polso era in dotazione alle nostre forze aeree, salvo qualche esemplare pre-bellico, della Longines e della Universal.
    Germania:
    forse la dotazione più varia: si tratta di almeno nove differenti modelli di orologi da cruscotti, con tanto di sottomodelli. Molti avevano la funzione cronometrica, alcuni erano solo tempo. Quando era possibile, il pilota riceveva un orologio da polso, con funzione cronometrica o un B-uhr, orologio da osservatore. Più spesso, otteneva un solo tempo o nulla. Ci furono diversi aerei, specie nella fase finale del conflitto, privi di orologio da cruscotto. Non tute le versioni del Me 262, per esempio, montavano un orologio sul cockpit. Immagino che al pilota, ottimo manico, nel caso dell'aviogetto, venisse dato un buon orologio da polso, con funzione crono, in quei casi. Ho visto anche immagini di cockpit con orologi di preda bellica, di fabbricazione sovietica.
    Giappone:
    orologi solo tempo da polso e neanche sempre. Il crono da cruscotto era quindi indispensabile, anche perchè la navigazione aerea si svolgeva spessissimo sul mare, lontano da qualsiasi punto di riferimento, ma l'esiguità* dei mezzi, spesso spartani, non sempre consentiva l'uso di orologi montati sul cockpit. Per questo e perchè era un vero e proprio status symbol, il pilota giapponese (non solo i kamikaze...) indossava l'orologio al collo. un'altro dei motivi è che si trattava di orologi preziosi, per le esigue capacità* produttive del Giappone, quindi venivano affidati al pilota e non rimanevano esposti sul mezzo, ad attacchi o intemperie. spesso le basi erano su isole umide e gli attacchi americani frequentemente mettevano fuori uso gli aerei a terra. In questo modo, inoltre, il pilota li manteneva in carica costantemente, senza rischiare che la carica terminasse: dubito, infatti, che abbiano una carica superiore alle 24/36 ore, sbaglio?
    USA:
    come al solito, un vero supermercato di scelte: orologi da cruscotto, con e senza funzione crono, tempo di volo parziale e.... data... con o senza quadrante di 24 ore... (è americano, costruito in circa 25.000 esemplari ed usato fino alla Guerra del Vietnam, l'orologio meccanico d'aereo più complicato mai costruito, l'Elgin/Hamilton 37500: una bellezza...). Orologio da tasca, con funzione crono, di buona qualità*, costruito in quantità* industriali, crono da tasca, e infine... orologio da polso, invero un pochino miserello, ma che volete farci... mica si può avere tutto...

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