Caro The Blade, certamente i costi della Glisenti non erano bassi, quindi si sfata la leggenda della "Luger dei poveri".
Vi è da dire, però, che l'arma da fianco era anche una questione di prestigio per l'esercito che l'adottava.
Se tieni presente che, agli inizi dl secolo, solo le Nazioni meno prestigiose adottarono armi non proggettate e prodotte nel Paese, ti renderai conto che l'Italia si riteneva una Nazione degna di far parte di un circolo di nazoni autosufficienti e di prestigio.
Non vedo perchè adottare l'arma nel calibro 7,65 Glisenti: questa cartuccia era certamente assolutamente insufficiente!
Per quanto poi alla soddisfazione di un Ufficiale italiano che avrebbe dovuto usare la Glisenti (che non si inceppava e funzionava perfettamente) mi chiedo quale sia stata la soddisfazione di un Ufficiale tedesco che avrebbe dovuto adoperare la P.08 (arma che amo in modo sviscerato: ne ho parecchie) che, se non perfettamente pulita ed in ordine, si inceppava puntualmente.
Cordialissimi saluti ed a risentirci sull'argomento, se vuoi
Giuliano



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(senza adesso partire con l'elenco delle pistole in dotazione ad altri eserciti dell'epoca che giudico, per una serie di motivi, nettamente superiori alla 910)






