Ciao,bellissimo museo e bellissima esposizione!
Ciao,bellissimo museo e bellissima esposizione!
Il museo è ubicato nel fondo che fu la proprietà del maggiore Balisti, già comandante dei GG.FF. a Bir el Gobi, che egli, ancora in vita, decise di donare all'Associazione e che alla sua morte fu effettivamente ereditata da quel sodalizio.Originariamente Scritto da Rawa Ruska
Da quel che ricordo mi sembra che anche le spoglie mortali del Comandante abbiano trovato sepoltura lì poichè egli amava stare a ridosso del lago di Garda e sotto il Monte Baldo.
Non so se il suo desiderio fosse quello di organizzare il museo nell'edificio ma, di fatto, i volontari ancora rimasti in vita si attivarono per far si che il ricordo della loro giovinezza, dei camerati e dei comandanti, degli alleati e dei nemici non andasse perduta nella memoria ma che ciò che era successo in terra d'Africa rimanesse nell'attualità di chi visitava il museo.
Io ho visitato almeno quattro o cinque volte il Museo e ne sono sempre stato entusiasta anche se i ricordi del Volontario che risiede come custode non sono proprio freschissimi.
So che per adibire la residenza del loro Comandante a Museo ci sono stati vari problemi e resistenze da parte degli Enti.
Le armi di squadra ed i pezzi d'artiglieria sono stati ottenuti dall'ex Direzione d'Artglieria di Verona (che credo non esista più da vari anni).
Al Museo vendono qualche souvenir (ristampe di cartoline e la riproduzione del distintivo rettangolare giallorosso con il felino del reparto) nonchè qualche opera sul Reparto e sui fatti d'arme per autofinanziarsi. Inoltre si può lasciare qualche libera offerta.
Il Museo è meta periodica di raduni di varie Associazioni combattentistiche e, nel tempo, sono stati organizzati anche raduni di reduci dell'Afrika Korps tedesca e dell' 8th Armata britannica.
Non so se coloro che diedero vita al Museo avevano intenti o nostalgie politiche e del resto ignoro anche se costoro siano ancora in vita o se siano subentrati nuovi responsabili e quale sia il loro pensiero ma so che nel tempo non sono mancati attacchi gratuiti legando il luogo di memoria storica ai tempi che avevano dato origine al Reparto, all'entusiasmo dei componenti e a quanto questi fecero contro gli avversari.
Comunque, al di là di queste becere considerazioni, consiglio a tutti una visita al luogo.
bd
bd
Semplice, storica, non politica o peggio apologetica. Per i Giovani Fascisti fu una disgrazia e non certo una occasione... Almeno così nel sentire comune. Grazie,Originariamente Scritto da BR1
Rawa Ruska
Tutto considerato, un militare non è altro che un uomo rubato alla sua abitazione. (Il buon soldato Sc'vèik)
[quote=Rawa Ruska]Semplice, storica, non politica o peggio apologetica. Per i Giovani Fascisti fu una disgrazia e non certo una occasione... Almeno così nel sentire comune. Grazie,Originariamente Scritto da BR1
Rawa Ruska[/quote:2oyln0m5]
E' un museo reggimentale dove sono esposti i cimeli appartenuti ai ragazzi che facevano parte del reggimento (sia donati dai reduci che recuperati nel corso delle visite sui luoghi di combattimento) assieme ad oggetti appartenuti al comandante Balisti (maggiore dei granatieri, decorato della I GM, poeta e scrittore) oltre ad armi, divise, ecc. dei vari eserciti che hanno preso parte alla guerra in Africa Settentrionale. Io non credo si tratti di apologia certo la parola "fascisti" nel nome del reggimento non ha certo aiutato, se si fossero chiamati "giovani arditi" o qualcosa del genere probabilmente sarebbero stati trattati come i bersaglieri o i paracadutisti della folgore invece già ai primi di Agosto del "43 il reggimento venne sciolto e anche in tempi recenti il medagliere del reparto ha fatto fatica ad essere ammesso alle celebrazioni presso il sacrario di El Alamein (eppure era un reparto del R.E. come gli altri), certo i "giovani" (ormai novantenni) che frequantano il museo non rinnegano quello che sono stati e sono ancora convinti di aver fatto la cosa giusta. Ma più che di politica penso si possa parlare di senso di appartenenza, di spirito di corpo, di comuni ideali che ancora animano questi "giovani".
in effetti, a parte il nome, era un Rgt inquadrato nell'RE e lo dimostra il fatto che NON aveva mostrine della MVSN ma regolari fiamme rosse della fanteria e relativo fregio..... purtroppo l'ignoranza cronica del 95% degli "itagliani" sicuramente lo identifica come un covo di svversivi e nostalgici ....
ringrazio ancora x le informazioni date
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