Ho letto in rete che il berrettificio in questione era in precedenza denominato "Melampo", divenuto poi Co.mi nel 1973.
Ho letto in rete che il berrettificio in questione era in precedenza denominato "Melampo", divenuto poi Co.mi nel 1973.
...è così...ma l'insieme non mi piace proprio...
Per 157°, a parte che non è sicuramente grigio verde ma una tonalità di verde oliva...sui cappelli alpini dal 1958 esiste l'apposito fregio con aquila sovrapposta al fregio da medico...prima dal 1950 al 1958, avrebbero potuto si portare il fregio da medico con la corona...ma questo è di fattura decisamente più recente...
Presi singolarmente, sia il berretto che il fregio sono di buona fattura. Il fatto che il fregio copra il soggolo in effetti è insolito, con un risultato estetico magari non dei migliori, ma che rende comunque il berretto, a mio avviso, particolare (pur nel suo limitato valore collezionistico). In ogni caso, non si tratta, per me, di un rimontaggio.
Talvolta per i berretti si riscontrano applicazioni anomale di fregi e abbinamenti non in sintonia con i regolamenti e questo non significa necessariamente che siano frutto di artificiosi rimaneggiamenti. Ad es. un berretto farmacista anni 50/60 con soggolo e bottoncini anni '70 ed un berretto invernale anni '70/80 con fregio estivo.
Come fai ad affermare in modo così perentorio che non sono oggetto di rimontaggio? L'ultimo berretto da farmacista, per esempio, non ha solo il soggolo del periodo post 1971...ma anche il fregio...
Uno dei modi per determinare se i bottoni siano stati sostituiti è vedere sotto l'alluda se questi si presentano o no ossidati...l'ottone di cui sono fatte le zanchette a contatto con il cuoio e con il contributo del sudore si ossidano in modo rilevante con la formazione di uno spesso strato di ossido ceroso di un verde brillante...che oltretutto lascia sull'interno dell'alluda una evidente traccia...
|
|