Ottimo, molto ben fatto!
Paolino
Ottimo, molto ben fatto!
Paolino
Cerco una coppia di mostrine dei Gruppi Carri Veloci del Regio Esercito II Guerra Mondiale
Ciao Peo per me trattasi di un Ju.87R-2/Trop, una variante del tipo B-2, in quanto poteva portare due serbatoi supplementari da 300 litri ciascuno.
La "K " bianca dovrebbe essere del 1° gruppe della 4a Staffel, mentre la fascia bianca o almeno la sua posizione mi lascia perplesso, ovviamente posso sbagliarmi, ho guardato sul mio cartaceo e non ho trovato conferma.
Sperando di fare cosa gradita qualche piccolo accenno dello Stuka una abbreviazione del termine "Sturzkampfflugzeug" (aereo da combattimento in picchiata.
Non mi dilungherò a descrivere i più piccoli particolari costruttivi.
Sostenuto dalla propaganda tedesca come "l`arma suprema " e i fenomenali successi inizialmente ottenuti in Polonia sembravano confermare questa tesi, lo Junkers Ju.87 è stato forse il più discusso e controverso velivolo della seconda guerra mondiale.
La sua sagoma sgraziata e poco aerodinamica, nonché il caratteristico sibilo prodotto dall`aria che fendeva le sue superfici di controllo, creavano un clima di terrore e divenne tristemente famoso nei primi tempi del conflitto.
Nell`estate del 1938 lo Ju.87B entrava in produzione succedendo al Ju.87A.
La sostituzione dei carburatori con un sistema ad iniezione diretta del carburante nei motori Jumo 211, con conseguente aumento a 1.200 cavalli della potenza massima erogabile, dava origine alla versione di serie Ju.87B-1
Lo Ju.87B-2 che lo seguì verso la fine del 39, sulla linea di montaggio della Weser Flugzeugbau a Berlino, incorporava altre migliorie ai collettori di scarico e ai flabelli del radiatore ora a funzionamento idraulico.
Della versione B-2 furono fatte alcune varianti, ma tratto solo quella del modellino.
Il Ju.87R-2/Trop (la R sta per Reichweite = grande raggio)con filtri antisabbia e l`equipaggiamento di sopravvivenza nel deserto, con lunga autonomia, dotato di serbatoi alari di maggiore capacità e di serbatoi supplementari sganciabili, al posto delle bombe alari.
Un pò di storia
Entrato sperimentalmente in azione in Spagna con la Legione Condor nel dicembre 1937.
Nel 1939 (Polonia) la Luftwaffe utilizzò tutti i 9 gruppi di Stuka esistenti, comprendenti 348 velivoli.
Soltanto uno Stukagruppe prese parte all`invasione della Danimarca e della Norvegia, mentre 9 reparti con 320 velivoli furono lanciati da Hitler nell`attacco contro i Paesi Bassi e la Francia.
All`inizio del 1941 diversi Stukagruppen vennero trasferiti sul teatro del Mediterraneo.
Contro Creta un gruppo di Stuka partecipò all`attacco degli incrociatori e dei caccia della Royal Navy.
Nell`Operazione Barbarossa, la forza da bombardamento in picchiata comprendeva 8 gruppi di Ju.87, per un totale di 334 Ju.87B e a questi si deve l`affondamento della corazzata Marat a Kronstadt.
Nel dicembre 1941, la Luftfotte 2 si trasferì nel Mediterraneo con l`obiettivo di neutralizzare Malta e poi in Africa settentrionale, dove i gruppi di Stuka si affiancarono ad alcuni reparti della Regia Aeronautica pure equipaggiati con Ju.87B sin alla fine del 1940, offrendo così un valido appoggio all`Afrika Korps.
Particolare rilevante fu l`attività degli Stuka nel bombardamento di Tobruk e nel giugno 1942, il loro contributo alla presa della fortificazione di Bir Hacheim.
Nel frattempo continuavano ad operare nell`estremo nord e sul fronte orientale.
All`inizio del 1943 il primo Stkagruppe passava sui FW-190 e a partire dall`ottobre 1943 due gruppi di Stuka cominciarono a passare ai nuovi velivoli.
Gli Ju.87 resi così disponibili venivano trasferiti ai nuovi "Nachtschlachtgruppen" ognuno di 20 aerei.
Nel 1944 anche altre nazioni dell`Asse usarono alcuni Ju.87D: la Bulgaria ricevette alcuni esemplari poco prima dell`invasione russa in settembre.
Gli ultimi Stuka apparvero sul fronte italiano nel marzo 1945 e in Germania nel corso dell`attacco al ponte ferroviario di Remagen .
L`ultima missione segnalata avvenne l`8 maggio 1945 contro carri sovietici.
Sperando di non avervi annoiato, posto qualche immagine.
[attachment=3:245ndso1]rifornimento.jpg[/attachment:245ndso1]
[attachment=2:245ndso1]libia.jpg[/attachment:245ndso1]
[attachment=1:245ndso1]bombe.jpg[/attachment:245ndso1]
[attachment=0:245ndso1]settentrionale.jpg[/attachment:245ndso1]
luciano
Come sempre GRANDE Luciano!!!!!!![]()
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Mi fa piacere Daniele che hai apprezzato :P
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luciano
A proposito della fascia bianca in fusoliera, che io ho riprodotto come da schema suggerito nella scatola di montaggio, nelle mie pubblicazioni gli Stuka con livrea tropicale nelle immagini mancano di detta fascia, e la cosa mi sembra strana in quanto simbolo identificativo degli aerei tedeschi e italiani operanti sul fronte Mediterraneo.
Devo controllare altre foto di questo aereo che ho in altre pubblicazioni per verificare questa cosa.![]()
Ho guardato anch'io tra il cartaceo e quelli con livrea maculata non ne ho trovati con la fascia, mentre quelli dati alla Regia Aeronautica si.
Mentre ne ho visti normalmente sui ME 109.
Ho trovato una immagine di due Stuka che sorvolano l'aereoporto di Augusta in Sicilia e solo uno ha la fascia.
Comunque in tutti questi casi si trovava molto arretrata verso la coda.
Ovviamente questo non toglie nulla alla bellezza del tuo modellino.
Un'immagine con la livrea molto simile alla tua.
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[attachment=0:a53ub9p4]stuka 2.jpg[/attachment:a53ub9p4]
luciano
complimenti! molto bella la livrea maculata poi![]()
come procedi per farla??
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Erano tempi fieri ed eroici, dove mettevamo piede li era la Germania,e il mio regno si estendeva fin dove arrivava il cannone del mio carro Armato
Jochen Peiper
SS Standartenführer , Kommandeur Panzer Regiment SS Leibstandarte
Luciano io ho riprodotto la livrea che mi piaceva con le insegne dettate nella confezione e la fascia era posta proprio lì.
Potrebbe trattarsi di un errore (i giapponesi nell'iconografia ne fanno) però potrebbe anche non esserlo in quanto i velivoli erano soggetti a ridipinture sul campo , c'erano adattamenti personali su richiesta del pilota....sulle livree e sui colori anche nei settori specializzati nascono diatribe inconcludenti, proprio per l'enorme etereogenicità* degli schemi e colori degli aerei dell'asse.
Per Kampfgruppenhanssen, per riprodurre questa livrea la tecnica è la stessa che usavano sugli originali.. a mano libera, chiaramente in più piccolo!
Dopo aver dato il colore sabbia di sottofondo, si spruzzano le macchie cercando di farle omogenee nel formato ( anche se una diversa dall'altra) e nelle distanze tra loro.
Per far questo mi alleno subito prima su di una carta dove prima ho steso lo stesso fondo, così da prendere la mano e anche un certo qual ritmo; e le macchie devono essere fatte su tutto il modello in un solo fiato altrimenti, dopo una pausa, risulterebbero sicuramente diverse!![]()
L'aerografo in questo caso deve avere una pressione bassa di 0,5 bar ed essere efficentissimo e pulitissimo.. cosa non semplice da ottenersi!![]()
Certo Michele, ne sono più che convinto e come ho già detto non inficia il bel lavoro che hai fattopiace molto anche a me quella livrea.
La nostra ovviamente è semplicemente il disquisire su un particolare che può portare anche a me una maggiore informazione.
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luciano
Luciano tra le mie pubblicazioni ho trovato questa immagine di Stuka completamente dipinto a tinta unica sandgelb, la stessa del fondo del modello che ho postato.
Si distingue sotto la lettera J la fascia bianca in fusoliera posta nella stessa posizione come da indicazioni della confezione di montaggio del modellino.
Molto probabilmente, come per i caccia Bf 109 di cui ho testimonianza certa, al variare della zona operativa o per adeguamento del camuffamento, a questi velivoli tinta unita venivano aggiunte successivamente le macchie sul campo.
Vediamo se riesci a trovare anche tu sul tuo VASTO archivio qualche testimonianza a proposito.[attachment=0:1xducnzj]stuka.jpg[/attachment:1xducnzj]
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