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Ci sono in questo cimitero militare alcune tombe che si differenziano notevolmente dalle altre per la loro maestosità: non semplici lapidi, ma autentici monumenti funerari di notevoli dimensioni, in forma di elaborato sarcofago marmoreo, vi sono sepolte alte personalità di nobile famiglia, e di elevato grado militare, feldmarescialli, generali, ecc. Queste tombe sono disposte lungo una linea mediana al centro dell'emiciclo, e oggi si trovano perlopiù in cattive condizioni di conservazione.
Una di queste riporta la dedica anche in questo caso in latino, vi è sepolto un certo principe Guglielmo Benthelmi, nato nel 1782, morto nel 1839.
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Una particolarità di questo monumento è il ritratto scolpito del defunto, presente in un ovale su uno dei lati del sarcofago. Purtroppo questo ovale è rovinato da quello che sembra un colpo di arma da fuoco, o forse una scheggia di bomba che lo ha centrato in pieno, rendendo irriconoscibile il volto del personaggio. Un altro dei misteri di questo antico luogo dedicato alla memoria dei militari defunti.
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Altra foto ricordo di un gruppo di ufficiali asburgici ripresi in qualche sede di comando a Verona, anni '60.
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Avevo accennato ai misteri di questo cimitero militare, la prossima lapide, una delle più belle e suggestive che vi si possono contemplare, rappresenta uno di essi.
Segna la sepoltura di un ufficiale di nobile famiglia e di alto grado, il Tenente Colonnello Rudolph Hampel, la dedica ha la particolarità di essere in italiano. Si tratta inoltre di una tomba di famiglia, poichè raccoglie anche le ceneri della moglie, morta qualche anno dopo il consorte.
Nella sua suntuosa semplicità classicheggiante, la lapide è arricchita dall'avere ai lati due ovali scolpiti con i ritratti dei due defunti, marito e moglie. Si tratta di uno dei pochissimi casi in cui appaiono sulle lapidi le immagini dei defunti in questi cimiteri ottocenteschi, in un'epoca in cui non si usava ancora mettere fotografie sulle pietre tombali.
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l'iscrizione:
ALLA VENERATA MEMORIA
DI RODOLFO NOBILE DE HAMPEL
I.R. TENENTE COLONNELLO
DA SUBITANEA MORTE RAPITO IL 10 FEB. 1877
CHE ALLA SEVERITA' DELLE MILITARI VIRTU'
I MITI AFFETTI ACCOPPIO'
DI MARITO E DI PADRE
LA MOGLIE E LE FIGLIE RELIGIOSAMENTE
POSERO
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ACCANTO A QUELLE DEL MARITO
RIPOSANO PURE IN QUESTA URNA LE CENERI
DI ADELE BERNAREGGI-HAMPEL
MORTA RELIGIOSAMENTE SERENA
TRA I PIU' STRAZIANTI DOLORI IL 14 AG. 1883
LE LORO ALME IN QUESTO CONNUBIO AVVINTE
GIOIRANNO ETERNAMENTE IN CIELO
PREGANDO PER LE FIGLIE OLGA ED ERMINIA
RIMASTE QUAGGIU' ORFANE
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- - - Aggiornato - - -
No, non è il ritratto dell'Imperatore Francesco Giuseppe, ma si può dire che il nostro tenente colonnello Hampel, da leale ufficiale asburgico, avesse una certa somiglianza col Kaiser, avendone adottato tra l'altro i tipici "favoriti", come del resto molti suoi colleghi all'epoca.
Da notare i dettagli uniformologici, giubba monopetto con colletto rialzato, e le decorazioni, con tipico nastro triangolare austriaco, che doveva esibire nel 1877, al culmine della carriera. Chissà quali saranno state nella realtà. Un peccato non avere qualche foto d'epoca di questo ufficiale.
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
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E questo è l'ovale col ritratto della consorte, Adele Bernareggi-Hampel, morta 6 anni dopo il marito nel 1883.
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Notare il cognome italiano della moglie, Bernareggi. Questo è indicativo del fatto che ci furono molti legami matrimoniali misti, italo-austriaci, nel Regno Lombardo-Veneto, nell'ambito delle forze armate asburgiche.
E questo potrebbe forse avere a che fare con il mistero a cui accennavo, ovvero cosa ci faceva un alto ufficiale austriaco nella Verona del 1877, ben dieci anni dopo l'annessione della città al Regno d'Italia?
Possibile che esistesse una legazione diplomatica miltare austriaca, in un epoca in cui non era ancora stata stipulata la Triplice Alleanza del 1882 ?
Non credo nemmeno che Hampel fosse residente a Verona come ufficiale in pensione ritirato dal servizio, quindi all'epoca della morte privato cittadino.
Cercando in rete non ho trovato particolari informazioni, ad eccezione della menzione nello Schematismus, la lista degli ufficiali in servizio, del 1866, dove il nostro appare come assegnato al Comando di Fortezza di Mantova, col grado di Maggiore, semprechè non si tratti di un omonimo:
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Ancora una foto ricordo di un gruppo di ufficiali ritratti verso il 1865, in una calda giornata estiva lungo la strada che porta al paese di Santa Lucia, nei pressi di Verona:
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Restando in tema di lapidi rovinate da ciò che potrebbe essere stato un bombardamento, o forse anche uno scontro a fuoco, ve ne sono molte in questo cimitero. Inequivocabili i segni lasciati su questa:
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
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Si tratta del sepolcro del tenente del Treno Militare (Fuhrwesen Corps) Joseph Penz, nato nel 1808 a Vienna, morto il 22 ottobre 1844 a Verona.
Una stampa con le uniformi del Treno Militare austriaco verso il 1848:
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Restando sempre in tema di lapidi colpite da ciò che potrebbero essere stati proiettili di arma da fuoco, o schegge di bomba, sulla seguente si contano almeno 3 vistose lesioni, che la rendono parzialmente illeggibile.
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Si tratta della lapide del Tenente Joseph Peck, dei Granatieri del 17° Reggimento Fanteria di Linea "Principe Hohenlohe Langenburg", morto il 1° ottobre 1834.
La dedica, con in rosso la ricostruzione delle parti illeggibili:
JOSEPH PECK
GRENADIER LIEUTENANT
(D)ES INFANTERIE REGIMENTS N. 17
(PRI)NZ HOHE(NLOHE) LANGENBURG
(STARB) DEN 1TEN (OCTOBER) MDCCCXXXIV
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Un altro monumento funerario di un'alta personalità dell'Esercito Asburgico si presenta oggi in cattive condizioni, e come gli altri sembra essere stato colpito forse da molteplici schegge di bomba, forse durante la 2° Guerra Mondiale?
E' il sarcofago in marmo del Feldzeugmeister, Generale di Fanteria, Anton Mayer Von Heldensfeld, nobile col titolo di Freiherr (Barone), nato a Praga in Boemia, morto nel 1842 a Verona, ritirato dal servizio attivo nel 1836 e Colonnello Proprietario (Inhaber) del reggimento di fanteria no. 45, quello dove prestavano servizio i Veronesi. Distintosi già nelle guerre napoleoniche.
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La dedica:
ANTON MAYER FREIHERR VON HELDENSFELD
K.K. GEH. RATH RITTER DES MAR. THER. UND
DES RUSS. ST. ANNA ORDENS I CLASSE
FELDZEUGMEISTER INHABER DES 45. LIN. INF. REGIMENTS
IMG_2057.JPG
L'altro lato del sarcofago, quello più rovinato:
IMG_2058.JPG
GEBOREN DEN 9. DECEMBER 1764
GESTORBEN DEN 2. IUNI 1842
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Un altro sarcofago marmoreo che porta in modo vistoso i danni del tempo, ma soprattutto, probabilmente, quelli di eventi bellici avvenuti molto tempo dopo la morte dei personaggi qui sepolti: è la tomba di Franz von Scholl, nome ben noto a chi si interessa di fortificazioni, ingegnere militare tra i più importanti dell'800 a livello europeo, artefice tra le altre cose della ricostruzione della cinta bastionata di Verona e delle prime fortificazioni esterne, e dell'imponente opera di Fortezza, per citare argomenti di cui abbiamo trattato nel forum. Morto a Verona il 3 settembre 1838 a 56 anni.
Franz_von_Scholl_Litho.jpg
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L'iscrizione, molto semplice:
FRANZ VON SCHOLL
FELDMARSCHALL-LIEUTENANT IM
K.K. INGENIEVRS CORPS
altro lato:
GEBOREN: 8TEN JAENNER 1772
GESTORBEN: 3TEN SEPTEMBER 1838
IMG_2060.JPG
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Utente registrato
Si dice che Franz von Scholl sia morto di crepacuore il giorno dopo la scomparsa della moglie diletta.
Moglie che naturalmente è sepolta nello stesso cimitero, questa è la lapide, di stile classicheggiante con il motivo in alto dell'Alfa e Omega, l'inizio e la fine.
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L'iscrizione:
HIER RUHT
SANTINA VON SCHOLL
GEBORENE RESICH
GEST. IM 52TEN LEBENSJAHRE
DEN 2TEN SEPTEMBER
1838
DER GELIEBTEN MUTTER
DIE TRAUERNDEN KINDER
traduzione:
Qui riposa
Santina von Scholl
nata Resich
morta nel 52esimo anno di vita
il 2 settembre 1838
alla amata madre
i figli addolorati
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