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[justify:3sidrbd1]Saluti a tutti e ben ritrovati. L`edificio che vedremo in quest`occasione è un po` particolare: si trova un po` distante da Genova, in quanto venne edificato (insieme ad un altro fortilizio, costruito sul lato opposto della valle) non tanto a difesa della città* vera e propria, quanto a protezione di un importante via di comunicazione che avrebbe potuto permettere ad un eventuale nemico (una volta valicato l`Appennino) di giungere con facilità* sulla costa... stiamo parlando di forte Geremia.
Come ci si arriva:
Situato sulla cima dell`omonimo Bric (alla quota di 806mt. slm), può essere raggiunto abbastanza facilmente percorrendo la strada che dal Passo del Turchino conduce verso il Passo del Faiallo. Superato il sacrario eretto in onore dei Martiri del Turchino, e dopo un tornante che curva verso destra si passa proprio sotto il forte (che rimane in alto a destra della strada). Dopo ancora 500mt. circa, si trova un piccolo parcheggio (dove si può lasciare la macchina), posto proprio all`inizio del sentiero pedonale che conduce al forte.
Caratteristiche architettoniche:
Il complesso, presenta una forma che ricorda un pentagono irregolare, circondato su 4 lati da un fossato poco profondo e da un lungo edificio a due piani realizzato in pietra (la caserma) sul lato Ovest. Questa presenta, lungo la facciata principale, una caponiera (con copertura a prova di bomba) posta a protezione dell`ingresso e dello spiazzo antistante. Secondo alcuni studi, la caserma poteva contenere fino a 100 soldati. All`interno del fossato, una doppia cintura di terrapieni (quello esterno è assai ripido, con postazioni di protezione poste sugli angoli) , circonda la spianata superiore del forte dove era situato l`armamento principale: 2 cannoni da 9 BR (Ret) e 6 cannoni da 12 BR (Ret), ma a questa, nonostante abbia tentato, non mi è stato permesso di accedere. Una cosa che appare subito agli occhi è che nella costruzione del complesso, l`uso delle murature in pietra è stato limitato al minimo indispensabile, cosa che rende il forte perfettamente integrato (e mimetizzato) con il profilo della collina.
Completano il tutto, due edifici in rovina che hanno tutto l`aspetto di posti di guardia/controllo; uno posto subito sotto al forte (lato Sud) in prossimità* della strada principale, l`altro situato lungo il sentiero principale che conduce alla spianata del forte (questo non visibile nelle immagini satellitari).
Questo per quanto riguarda il forte vero e proprio, ma sulla cima della collina (lato Nord-Est esterno al perimetro) c`è qualcos`altro... una struttura molto indistinta che pare una specie di larga trincea poco profonda. L`epoca di costruzione è (per le mie limitate conoscenze) indefinibile, ma la posizione (di assoluto controllo della valle sottostante) e la presenza di alcuni particolari costruttivi mi obbligano a ritenere che avesse un uso ben preciso (e in accordo con la funzione strategica del luogo). Potrebbe (e sottolineo potrebbe) trattarsi di un`altra struttura fortificata, o di epoca precedente alla costruzione del forte, o di difesa esterna dello stesso.
Qualche notizia storica:
Sulla base di informazioni reperibili in rete, il F.te Geremia venne edificato verso la fine del XIX secolo (insieme al vicino F.te Bric Aresci, oggi distrutto) con lo scopo di esercitare un maggiore controllo sul Passo del Turchino, e sull`importante via di comunicazione che vi transita. Come molte altre installazioni di questo genere costruite a cavallo dei due secoli, non venne (fortunatamente) mai utilizzato per lo scopo che ne originò la costruzione.
Definitivamente abbandonato alla fine del secondo conflitto mondiale, subì gravi danni a causa dell`azione del tempo; fino a che (pochi anni fa), venne sottoposto ad intensi lavori di restauro e conservazione. Oggi, sede di un centro visite e sosta attrezzata del Parco Naturale del Beigua, è assai visitato dai Genovesi specie nelle domeniche estive.
Tour fotografico:
Come di consueto, si comincia con una veduta satellitare che mostra l`area del complesso. Evidente è la notevole importanza strategica di questa posizione che permetteva sia il controllo della strada (quella visibile nella foto) che girando attorno al monte conduce al Passo del Faiallo, che quello della strada che dal Passo del Turchino scende fino al mare (situata sul lato opposto della valle).
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Anche la seconda immagine è una satellitare (questa più ravvicinata): l`area segnata in rosso è il perimetro del forte, mentre la segnatura in giallo definisce (in modo approssimativo) l`area dove si trova la struttura secondaria di cui ho parlato prima.
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Il forte, come si presenta dalla strada che conduce al Passo del Faiallo... l`unica cosa visibile (e solo da questo lato) è l`edificio principale.
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Lungo il sentiero principale (come detto in precedenza), incontriamo i ruderi di questo piccolo edificio... che ha tutta l`aria di un posto di guardia. Non ne è rimasto molto...
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... ma possiamo chiaramente affermare che sotto il pavimento, almeno una cisterna (???) c`era.
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Giunti a distanza ravvicinata, il complesso ci appare in tutta la sua intrinseca bellezza... notare come il lato (che in questa immagine appare a destra) presentato ad un ipotetica forza nemica (che doveva forzatamente trovarsi ad una quota più bassa) era assolutamente "invisibile".
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Un`altra splendida immagine ravvicinata della caserma... in evidenza: la caponiera (con copertura a prova di bomba) strategicamente disposta a protezione della spianata antistante l`ingresso del forte.
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Due belle immagini di questa particolare struttura...
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La finestra (protetta da un inferriata). Anche questa opera (come tutto l`edificio) aveva subito gravi danni provocati dal lungo periodo di abbandono...
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L`ingesso principale, anche questo oggetto di intenso restauro...
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Le scritte tracciate sui mattoni originali, e un inconsueto manufatto ancora presente sulla facciata... ci raccontano di sentinelle e tecnologie ormai appartenenti ad un lontano passato.
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Il fossato posto a protezione del lato Sud... come si è già* detto, non è molto profondo, ma la pendenza del terrapieno interno non è affatto "da ridere".
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Sul lato dell`edificio addossato al monte, si nota un... ingresso secondario al forte (dovrei riuscire ad entrarci per saperlo)?
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Altra immagine del fossato... alcuni tratti dei muretti di contenimento evidenziano ancora i danni subiti nel corso del tempo.
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Ancora immagini del fossato esterno...
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Ogni angolo del terrapieno interno al fossato, è protetto da un opera come questa (situata nell`angolo più a Nord).
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Ecco qui la struttura che ho definito "secondaria": una specie di scavo vagamente rettilineo (lungo circa 20mt largo 3-4 e profondo 1-1,5). Questo raffigurato è il lato "a monte"; sul fatto che possa essere artificiale, non ho molti dubbi perché...
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... circa a metà* del lato "a valle" si può notare questo:
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La macchina fotografica, inserita nell`apertura, ci restituisce questa immagine... un condotto di scarico acque piovane (per non far allagare la trincea)?
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E dulcis in fundo: in posizione arretrata rispetto alla struttura "secondaria" prima descritta (grossomodo posizionata tra questa e il forte), si trova...
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Ancora più da vicino... i resti di una riservetta? (per cosa?) O piuttosto di un opera di difesa "attiva"?
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Una immagine dell`interno:
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La macchina fotografica, inserita nell`apertura, ci restituisce questa immagine... un altro condotto di scarico?
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Qui finisce il nostro tour... sperando che abbiate gradito la visita, saluto tutti e appuntamento al prossimo report.[/justify:3sidrbd1]
Bibliografia essenziale e note di diffusione:
Per quanto riguarda le notizie di carattere storico e sull'armamento del forte, sono stati presi spunti da vari siti internet (tra cui www.fortidigenova.com e it.wikipedia.org).
Le immagini satellitari sono state ricavate rispettivamente da: earth.google.it e www.paginegialle.it
Le immagini "sul campo" sono di proprietà* dell'autore del topic.
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