-
24 maggio La leggenda del piave
LA LEGGENDA DEL PIAVE
Meglio Conosciuta come
La Canzone del Piave
Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera !
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero
il Piave mormorò: Non passa lo straniero !
Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
poichè il nemico irruppe a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivan a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio dell'onde.
Come in un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: Ritorna lo straniero !
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora !
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti !
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: Indietro va, o straniero !
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento !
Fu sacro il patto antico e tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti !
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore.
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò nè oppressi, nè stranieri.
(Versi e musica di E. A. Mario).
(casa Editrice Musica1e E A Mario, Napoli)
Note Storiche
1917 Dopo dodici inutili battaglie sul fiume Isonzo, nel mese d`ottobre del 1917, il comando austriaco organizzò una potente offensiva contro l`Italia avvalendosi delle divisioni provenienti dal fronte orientale (dopo che la Russia si era ritirata dal conflitto) e da nuovi agguerriti reparti tedeschi che applicavano una nuova strategia bellica: la guerra lampo e non più di posizione. L`attacco sfondò lo schieramento italiano a Caporetto tra il 24 e il 30 ottobre 1917.
Nella primavera del 1918 gli imperi centrali, stremati economicamente, fecero un ultimo disperato tentativo di rovesciare il destino della guerra. In Francia l'esercito tedesco riuscì a raggiungere nuovamente la Marna, ma furono respinti definitivamente dalle truppe francesi e americane oltre che dai loro nuovi cannoni, carrarmati, ed aerei.
L'esercito Italiano respinse gli attacchi austriaci e ottenne la vittoria decisiva a Vittorio Veneto. Le truppe italiane proseguirono verso Trento e Trieste dove entrarono il 3 novembre. Il 4 Novembre fu firmato l'armistizio con l'Austria.
Nella stessa data il Regio Cacciatorpediniere "Ardito" giunge in porto a Rovigno. La città* è finalmente ricongiunta alla sua ex capitale Venezia nel Regno d'Italia uscito vittorioso dall'immane conflitto dela I^ Guerra Mondiale.
L'11 Novembre la Germania chiese la pace. L'imperatore tedesco e quello austriaco furono costretti ad abdicare da violente rivolte popolari.
GdeA
Caduti italiani:
Caduti francesi:
Caduti tedeschi:
Caduti austro-ungarici:
Caduti russi:
Caduti statunitensi: 600.000
1.400.000
1.800.000
1.300.000
1.600.000
115.000
Permessi di scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regolamento del forum