
Originariamente Scritto da
TELLER67
I motivi per cui una bomba non esplodeva erano molteplici:
a) come dice stecol, l'armiere di bordo non aggancia i cavetti delle sicurezze delle spolette, che al momento del lancio resterebbero sull'aereo. Ne ho trovate due in queste condizioni (1 in Valtellina, 1 a Torino);
b) impatto della bomba col suolo "di pancia". In considerazione del fatto che le spolette hanno un funzionamento "longitudinale" rispetto alla spoletta stessa (ossia i suoi organi interni si muovono longitudinalmente) i percussori non riescono a raggiungere le capsule dei detonatori.
E' il caso di questa 2000 lbs USA rinvenuta anni fa a Brunico (BZ)
[attachment=3:1grru38o]2000lb_USA_1.jpg[/attachment:1grru38o]
e della famosa 4000 lbs inglese di Vicenza
[attachment=2:1grru38o]4000lb_MkIV_1.jpg[/attachment:1grru38o]
in entrambi i casi le bombe devono aver perso il governale durante il "volo" per un qualche motivo (difetto di fissaggio, collisione con altra bomba, ecc.);
c) quota operativa di bombardamento non corretta. Le spolette per bomba d'aereo venivano assemblate in fabbrica e, al momento dell'impiego erano tarate per poter essere utilizzate da una determinata quota senza dover intervenire sulle stesse. In base alla quota operativa di bombardamento, l'armiere di bordo, al momento dell'imbarco delle bombe, dava alle elichette delle loro spolette un certo numero di giri per fare in modo che all'impatto esse fossero nelle condizioni di funzionare. Se, durante un raid, qualcosa andava storto o per un motivo X la quota variava (in meno ovviamente) la bomba cadeva con le spolette non ancora pronte per farla esplodere. Nel caso specifico, nelle spolette ordinarie e percussione le elichette dovevano svitarsi completamente per lasciar libere le masse battenti munite di percussore di colpire i detonatori al momento dell'impatto.
d) difetto di fabbricazione (come citato da stecol). E' possibile, anzi possibilissimo. Dirò di più: ci sono voci che girano nell'ambiente da tanti anni che sostengono che operai di origine italiana addetti all'assemblaggio delle bombe in opifici negli USA, sabotavano di tanto in tanto qualche pezzo, sapendo che poi sarebbero servite a bombardare la loro terra natia. Non si sa se è vero, ma sembra che qualche spoletta, esaminata dopo lo smontaggio mancasse di un elemento della "catena detonante", cosa che non la avrebbe mai fatta funzionare.
e) posizione assunta dalla bomba nel terreno dopo l'impatto. Questa evenienza si esplica unicamente in presenza di bombe armate con spolette chimiche a lungo ritardo. Il funzionamento della spoletta è sostanzialmente questo: a differenza di quelle ordinarie, l'elichetta non deve svitarsi e volare via, bensì avvitarsi e penetrare all'interno della spoletta, al fine di infrangere un'ampolla contenente dell'acido (acetone). Una volta rotta l'ampolla, l'acido inizia a corrodere un cilindretto di celluloide che trattiene un percussore armato da una molla compressa. Una volta disciolto il cilindretto (a seconda del suo spessore ci vogliono dalle 2 alle 144 ore) il percussore parte e picchia sul detonatore.
Dunque, se, dopo l'impatto, la bomba, a causa della compattezza del terreno, dovesse tendere, a causa della energia cinetica residua, a tornare verso la superficie, l'acetone che doveva lavorare sul cilindretto di celluloide si allontana verso la parte posteriore della spoletta, non facendola funzionare.
L'immagine della spoletta chimica
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A disposizione per altri chiarimenti.
Ciao