La Rsi dichiarò gli ebrei italiani “stranieri di nazionalità nemica” e le autorità di polizia fascista collaborarono a vari livelli nella deportazione in Germania, ma non mi risultava che militari italiani avessero materialmente partecipato come scorta ai “trasporti” verso i campi di sterminio. Ma invece almeno in un caso - quello degli ebrei di Rodi - ciò sarebbe avvenuto. Qualcuno ha notizie di altri casi del genere avvenuti nel territorio della Repubblica Sociale? Grazie.
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GIOVANNINO GUARESCHI / IL GRANDE DIARIO / P.193
RELAZIONE SULLA ELIMINAZIONE DEGLI EBREI DI RODI
La colonia ebraica di Rodi era composta di circa millesettecento persone. Il giorno 20 luglio 1944 tutti gli ebrei di Rodi in base a una ordinanza del Comando tedesco, senza distinzione di sesso o di età, furono rinchiusi nell’ ex Comando aeronautico italiano. (…) Agli ebrei di Rodi veniva aggiunta la comunità ebraica di Coo nel numero di circa cento persone. (…) La tradotta impiegò quindici giorni per arrivare a destinazione (…) Il treno era scortato da soldati tedeschi e da repubblicani italiani. (…) Attualmente dei millesettecento ebrei partiti da Rodi un anno fa sono sicuramente vive diciotto ragazze dai diciassette ai venticinque anni (…)
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SHLOMO VENEZIA / SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ / P. 131
(…) Ho pensato fossero italiani perché erano accompagnati da soldati con il fez, il pompon e il moschetto tipici dell’ uniforme militare fascista. All’ arrivo del treno i tedeschi non aprirono subito le porte per far uscire i deportati, che rimasero sul treno mentre i tedeschi ordinavano ai soldati italiani, venti o venticinque, di mettersi in fila per due. Li fecero passare per la Lagerstrasse. Non so esattamente cosa sia successo loro. (…) Dopo la loro partenza i deportati ebrei vennero fatti scendere dal treno e mandati a morire in uno degli altri Crematori. (…)



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