Non so se qualcuno è a conoscenza di questa carneficina, e se può aggiungere qualcosa e commentare.
Errori e imprecisioni del testo a parte, in effetti prigionieri di guerra giapponesi ce ne sono stati pochini...


La carneficina sull'Isola
Alla scoperta dell'Isola dove un branco di coccodrilli ha compiuto un vero e proprio massacro. Era il 1945...
L'Isola Ramree, chiamata anche Yangbye Island o Yanbye Island, è un'isola della Birmania, al largo dello Stato Rakhine. Questa è ancora oggi ricordata per un fatto di cronaca accaduto più di sessant'anni fa: il massacro di Ramree, quando persero la vita centinaia di giapponesi, per via di un gruppo di ferocissimi coccodrilli, lunghi 4,5 metri, tra i più grandi e voraci del mondo. Il tutto unanimemente confermato dalla parte inglese e da quella giapponese.

Erano i primi mesi del 1945, il XV Corps indiano e l'esercito britannico si trovavano qui, conducendo un'offensiva contro l'esercito giapponese, in ritirata per via dell'incalzare delle armate britanniche. "Quella notte fu la più orribile che ogni membro della compagnia avesse mai sperimentato – racconta il naturalista Bruce Wright - Lampi di fucile nel buio pesto, accompagnati dalle grida di uomini feriti macellati dalle fauci di enormi rettili, e il preoccupante rumore di coccodrilli che si rotolavano crearono una cacofonia infernale, raramente riproducibile sulla Terra".

La ritirata era contrastata da un lungo fronte di paludi e foreste di mangrovie, raggiungeva ben 15 chilometri. Non vi era altra via di scampo. La battaglia ebbe inizio con l'Operazione Matador, un assalto che mirava alla conquista del porto di Kyaukpyu, località in posizione strategica per la conquista dell' isola di Ramree. L’esercito britannico, incalzando quello giapponese, lo costrinse ad abbandonare la roccaforte. Circa 900 erano i soldati giapponesi obbligati a scegliere la strada della palude. Si trovarono ben presto intrappolati dal fango, bloccati dalle taglienti radici di mangrovie, circondati dalle zanzare, aggrediti dalla malaria, mentre altri pericolosi animali come gli scorpioni e i serpenti si paravano loro dinanzi. E i coccodrilli, soprattutto loro.

Nonostante i segnali di resa, i Marines sparavano all’impazzata sui fuggitivi appena avvistati. Non si è concordi sui numeri. Gli anziani del luogo, convinti, affermano che sono stati pochi gli attacchi dei coccodrilli. Diverso è, invece, il parere di Wright che incolpava i coccodrilli: il peggiore attacco dei coccodrilli della storia. Certamente hanno contribuito anche le raffiche notturne degli inglesi a causare morti e feriti. Questi cadendo nelle acque stagnanti e paludose, avvinghiati nel fango, imbrigliati dall’intricata vegetazione, erano destinati ad essere preda dei coccodrilli. Agli avvoltoi, il giorno dopo, gli avanzi. E tutto veniva ripulito.