Risultati da 11 a 13 di 13

Discussione: L' Italia presa sul serio

Visualizzazione Elencata

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #1
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jul 2012
    Messaggi
    73

    L' Italia presa sul serio

    [attachment=0:1pdy3jj9]italia_sul_serio280.jpg[/attachment:1pdy3jj9]

    Ci sto pensando da un po’ e non mi so dare risposta. C’è stato un periodo molto diverso da oggi, così diverso che sembra passato un secolo, ed era solo qualche anno fa. Mi riferisco al periodo centrale del nostro impegno in Iraq, nei mesi successivi all’attentato di Nassiriya.

    Era stata una prova dura ma l’Italia ne era uscita davvero bene. Già gli americani ci guardavano con diversa attenzione per l’episodio incredibile di Fabrizio Quattrocchi; ora vedevano che l’ Italia assorbiva con dignità le proprie perdite, e anzi lo faceva ancora meglio dell’ America stessa. I caduti americani tornavano di nascosto e venivano sepolti in silenzio, mentre gli italiani trovavano all’ aereoporto il capo dello stato, venivano esposti all’ altare della patria (dove migliaia di persone portavano fiori) e venivano sepolti alla presenza di tutto il governo, con funerali di stato.

    In un periodo nel quale i “Lince” e i “Puma” erano ancora da venire, i soldati italiani uscivano per l’ Iraq sulle camionette scoperte, e ne perdevano una alla settimana. Quando si era trattato di combattere davvero, la prova delle truppe si era rivelata eccellente. Stavolta non era la solita autodifesa, ma veri combattimenti; i bersaglieri dell’ undicesimo avevano tirato missili TOW contro altri esseri umani, e Savoia Cavalleria aveva sparato coi cannoni delle blindo. Stavolta l’ ordine nell’ interfono era arrivato chiaro, senza i soliti distinguo o i vecchi tira e molla italiani: combattere. OK ricevuto; bene, fuoco.

    La notte delle elezioni a Nassiriya il contingente mise fuori tutti gli assetti per proteggere i seggi; il nemico aveva promesso sfracelli ma dopo quella notte insonne non successe nulla, la gente andava a votare in massa, e tutti ebbero la sensazione che l’impegno cominciava a dare i suoi frutti. Nei mesi successivi si ebbero altre elezioni in altri paesi arabi e qualcuno disse che il “domino democratico” era ormai avviato.

    In Italia la rivista “Limes” uscì con un numero dal titolo incredibile: “L’Italia presa sul serio”; i soloni dell’epoca parlavano di orgoglio ritrovato, di credibilità internazionale, di ruolo cruciale, di vocazione mediterranea e bla bla bla. Oggi non ci si crede, ma questo si scriveva. A pensarci mi viene da piangere.

    Ciao
    Al
    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login



Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •