Sono sicuro che cmq l elmetto abbia fatto lo sbarco e che sia bellico
Sono sicuro che cmq l elmetto abbia fatto lo sbarco e che sia bellico
Comunque faro' ricerche più accurate
Ciao,davvero bello! Un elmetto unico sé davvero appartenuto ad un soldato caduto durante lo sbarco ad Anzio! Complimenti!Povero soldato,che brutta fine!
Conservalo gelosamente!
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Porca vacca che botta!!!complimenti bel pezzzo!!
grazie dei complimenti(anche da perte dell'elmetto...ahaahah)![]()
Sé l'elmetto potesse parlare né racconterebbe di storie!Originariamente Scritto da nickygarand
Da far venire la pelle d'oca!
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Capisco che la visione dell'elmetto trovato su una solitaria tomba improvvisata in mezzo alla campagna, sia alquanto drammatico e romantico al tempo stesso.Originariamente Scritto da nickygarand
Ma è alquanto improbabile che nei primi anni 50 si trovassero in Italia tombe "da campo", specialmente americane, con ancora il suo elmetto sopra.
Gli americani in particolare erano organizzati, anche in fatto di sepolture: così come costruivano in pochi giorni, a volte poche ore, infrastrutture quali strade, ponti e aereoporti, così facevano per i cimiteri.
Man mano che il fronte andava avanti, nelle immediate retrovie c'erano già i cimiteri con le croci bianche in legno e una piastrina con nome e matricola del caduto.
Esempio: i caduti nella mia zona nei combattimenti del giuno-luglio 1944 venivano seppelltiti in tempo reale si direbbe oggi in un cimitero a Follonica, 50 km. a sud.
Appena superato Livorno, a fine luglio, venne fatto un cimitero qui nel mio paese (Cecina) che accolse i caduti delle battaglie sull'Arno a quelli della Gotica versante ovest; e questo avveniva come detto prima in tempo reale; un mio zio, all'epoca quindicenne, lavorò (a quei tempi si iniziava a lavorare giovani) dall'agosto del 1944 fino alla fine del 1945 alla sepoltura piu e in seguito alla esumazione, poi portati in parte al cimitero dei Falciani a Firenze, in parte in Patria.
Oggi alcuni cercatori col metal detector nell'area del cimitero suddetto hanno trovato a più riprese buche con croci bianche in parte bruciate e targhette in rame, da non confondere con i piastrini di riconoscimento benché i dati riportati siano praticamente gli stessi.
Inoltre, come detto da Berto, la neck band regolabile ( a me risulta introdotta nella primavera-estate del 1944 e non nel 1945, ma poco cambia) mal si concilia con un elmetto in uso nel gennaio del 1944, e considerando la storia delle principali unità impiegate ad Anzio, presumibilmente consegnato parecchi mesi prima.
Anche il colore dei cinghiaggi del liner pare successivo all'epoca dei fatti di Anzio, così come stona l'aspetto liscio e piuttosto lucido della vernice del guscio; gli M1 del periodo bellico sono granulosi ed opachi, e solo una forte usura li rende un po più lisci, ma l'aspetto è comunque diverso da questo,
Originariamente Scritto da piesse
Sono d'accordo con Piesse , aggiungo che il liner sembra con vernice lucida , ma aspettavo qualche foto più nitida .
Berto
Non posso che quotare Berto e Piesse. Un piccolo pensiero personale: si acquista il pezzo, non la storia che propina il Venditore.
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