Foto 1) I vigili addossati al muro sotto la minaccia delle armi...
Foto 2) Particolare della foto precedente, un parà interroga uno dei prigionieri, forse il più alto in grado...
Foto 1) I vigili addossati al muro sotto la minaccia delle armi...
Foto 2) Particolare della foto precedente, un parà interroga uno dei prigionieri, forse il più alto in grado...
"Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."
Questa è un'altra foto: è erroneamente riportata come Roma, in realtà è Barletta, anzi, l'edificio sullo sfondo è lo stesso della fucilazione.
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Immagini decisamente drammatiche. Chissà se nella foto delle vittime ammucchiate è visibile il superstite....
quella specie di carretto in primo piano nella foto postata da LAUF è quello che si intravede infondo al marciapiede nella foto di Gertro, molto probabilmente li spostato per ricomporre e portare via quei poveri corpi. Impressionante vedere quegli uomini ancora vivi e forse ignari di quanto stava realmente per accadergli di li a poco e l'immagine dei corpi a terra ormai privi di vita! veramente impressionante!!!
E' vero, fa davvero impressione vedere quelle persone innocenti ancora vive e poi a terra sul marciapiede, morti, buttati come degli stracci. Certo che gli ex alleati tedeschi nn ci misero molto a far conoscere al popolo italiano di che pasta (in realtà) erano fatti.
Non che ce ne fosse stato bisogno......
Ha fatto bene l'Amministrazione Comunale di Barletta a non cancellare i segni dei colpi sul muro, a imperitura memoria di quello che successe 70 anni fa.
Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.
Secondo lui, dopo il disarmo delle forze militari in Barletta i parà erano sul punto di ritirarsi, quando alcuni civili, impadronitisi delle armi abbandonate uccisero a tradimento alcuni motociclisti in transito per via Roma. Tre per la precisione. Un quarto, ferito, rifugiatosi in un negozio mostrava le foto dei figli pregando di aver salva la vita. Ad impedirne il linciaggio da parte della folla inferocita furono proprio i vigili urbani, che medicatolo sommariamente lo rimandarono al proprio comando su uno dei sidecar sul quale avevano caricato anche i tre cadaveri. Sottoposto ad interrogatorio da parte dei suoi superiori il ferito, confuso e traumatizzato indicò genericamente la presenza sul luogo dei vigili, che in quei confusi momenti furono ritenuti erroneamente responsabili dell' imboscata. Sarebbe stato - per ironia della sorte -un gesto di pietà umana e carità cristiana compiuto nell' adempimento del dovere ad attirare su di loro la sanguinosa rappresaglia dei parà...
Ciao Gertro, non lo so, ma non credo proprio. Se conosci le opere del Pisanò, dovresti sapere che, essendo un ex-militante della RSI il suo atteggiamento era di solito apologetico e "giustificatorio", anche verso le peggiori stragi commesse dai tedeschi. E' una versione, ma da prendere con le pinze, salvo poi effettivi riscontri. Comunque posso controllare...
Molto interessante. Io ce l'ho Storia della civile in Italia, però l'ho letto a spizzichi e bocconi, ahimè...
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