Altro episodio controverso: la fine del mag.Francesco Baracca.
Il 19 Giugno, mentre con altri due aerei della "Squadriglia degli Assi Italiani", era impegnato in un'azione di mitragliamento a volo radente sul Montello, lo Spad XIII del magguiore Francesco Baracca (foto 1) venne colpito dal fuoco di fucileria da terra.
Quel giorno Ernesto Calatroni, sergente di artiglieria e testimone del fatto, abbattè con una cannonata la sommità* del campanile di Nervesa dove era nascosto il tiratore scelto austriaco che, secondo il sergente, avrebbe sparato all'aereo di Baracca abbattendolo.
Il 23 Giugno, su segnalazione del maggiore Ambrogio Gobbi compagno dell'ultimo volo, Osnago con il tenente Ranza ed il giornalista Garinei del "Secolo" di Milano, raggiunsero le pendici del Montello, in località* "Busa delle Rane" (dove oggi si trovano il sacello e la lapide alla memoria - foto 4).
Le ali e la carlinga dello Spad XIII erano carbonizzati, il motore e la mitragliatrice infissi nel suolo (foto 3), il serbatoio forato da due pallottole. Accanto ai resti del velivolo, in un fosso, si trovava il corpo di Baracca: ustionato in più punti, presentava una ferita di pallottola sulla tempia destra.
La testimonianza è importante: era il foro della pallottola incendiaria che, dopo aver colpito il serbatoio dell'aereo si conficcò nel cranio del pilota.
La salma venne composta in un hangar a Quinto di Treviso, da cui fu traslata il 26 Giugno (foto 2), qiorno delle esequie che si svolsero a Lugo di Romagna, dove Gabriele D'Annunzio pronunciò l'elogio funebre.
Fonti:
- 1) Francesco baracca che trovi qui.
2) il libro Il fronte dimenticato – la guerra nelle retrovie della linea del Piave.

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Un Mannlicher-Carcano 91 sniper in vendita in una armeria!
(mi piace questo polleto






