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Utente registrato
Molto interessante!
Complimenti per il reportage
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scusate se sono mesi che non posto più nulla, ma ho avuto alcuni problemi famigliari e di lavoro che i hanno tenuto lontano da tutto quello che avrei voluto fare.
Pochi giorni fa ho avuto la possibilità di fotografare tutta la linea di trincee che da Masciago Primo ( quota 240 s.l.m. ) sale a case Riano, Cunardo ( quota 450 s.l.m. ). purtroppo non ho avuto il tempo di fare i rilievi e misurare le varie costruzioni; ho dovuto scegliere tra le foto ed i rilievi.
Posterò le foto in base alla quota, perché le trincee non sono lineari, ma si sovrappongono in base alla quota, senza contare che non sono molto lunghe ( a parte quelle che si trovano sul pianoro di Case Riano ). Sono molto frammentarie e non solo perché il bosco si sta riprendendo il suo spazio,ma perché sono strutturate come una serie di gradoni. Ho fatto uno schizzo, dove però cerco di dare un'idea della posizione delle trincee.
Quello ch emi ha colpito è che a volte ci sono solo piccole postazioni isolate per mitragliatrici, a volte per una sola mitragliatrice.
Nel disegno vedrete linee rosse continue,che rappresentano le trincee, con le loro postazioni per fucilieri e per mitragliatrici. Le linee tratteggiate rosse, rappresentano i ricoveri sotterranei oppure i tunnel di collegamento tra le trincee e la retrostante strada militare di serivzio. Le due linee rosse e blu rappresentano due costruzioni che non puntano verso la valle, ma sono a copertura delle spalle delle trincee antistanti.
sbarramento valcuvia ovest 001.jpg
Spero non mi malediate, se faccio ancora vedere foto di trincee per fucilieri ed artiglieria leggera. Le costruzioni per l'artiglieria ( sia scopete, sia blindate, sia in caverna ) verranno presto.
Si parte dalla località chiamata " il Casone". Di fronte questa azienda agricola in comune di Masciago Primo ci sono, a quota 260 s.l.m., due collinette moreniche, e da qui parte il lato ovest del monte Scerré.
Dalla prima collina, proprio di fronte al "Casone" partono tre casematte per mitralgiatrici a salire, una di seguito all'altra.
Allegato 252216
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IMG_1487.JPG
All'uscita dell'ultima postazione ci troviamo la trincea che però è quasi totalmente scomparsa.
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Si può però girare alla propria sinistra e si arriva alla strada di collegamento tra le postazioni e la strada che collega Ferrera a Masciago Primo.
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Dopo circa 50 mt incontriamo un ricovero interrato molto ben tenuto ( strano !!!! ) con relativa stanzetta interna, dove a divisorio c'è un pilastro. Non ho preso le misure, ma ad occhio è un pò più grande delle stanze standard.
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IMG_1493.JPG
Poco prima della strada incontriamo una casa quasi comletamente diroccata, che non ha finestre ma solo feritoie. E' stata posta a difesa dell'entrata alle trincee per un eventale arrivo dalla strada che collega Ferrera a Masciago.
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IMG_1714.JPG
Prendendo la strada nella direzione di Masciago incontriamo la seconda collina a quota 260. Sul nostro lato sinistro incominciano le trincee.
Anche qui le postazioni sono in gran parte coperte da terra e vegetazione, tranne alcune postazioni per mitragliatrici. Le trincee per i fucilieri sono veramente ridotte male.
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IMG_1786.JPG
Vanno un pò meglio le postazioni per mitragliatrici. Le basi d'appoggio sono standard. Qui i fori per l'alimentazione dell'acqua sono su entrambi i lati della base d'appoggio.
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IMG_1783.JPG
Nessuno dei ricoveri interrati è visitabile, perché sono state ostruite tutte le entrate.
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Se ora guardiamo a destra, vedremo un altro promontorio, il cui pendio è coperto da alberi. Per arrivare alle trincee conviene salire sul pendio, perché arrivarci via strada normale è lungo. Ci ortiamo a quota 280
Le trincee qui sono in gran parte meglio tenute, se non altro perché nel 2014 per commemorare i 100 anni dall0inizio della Grande Guerra avevano fatto alcune manifestazioni. Ma da allora poco è stato fatto.
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Le postazioni per le mitragliatrici sono in buono stato, misure standard e buchi alimentazione sui lati. Come prima.
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Attraversiamo il prato che sta alle spalle di queste trincee ed arriviamo sulla strada privata che collega Ferrera a Masciago. Dove il torrente Rovie incontra la strada e fa una curva a 90°, inizia il sentiero che ci porterà in alto. Siamo oramai sulle pendici delmonte Scerré. Siamo sulla vecchia mulattiera costruita con la fortificazioni, ma il selciato originario è oramai visibile solo in rarissimi punti ed in alto.
Quota 300 s.l.m. Se attravesiamo il torrente dopo 50 mt, ci troveremo su un sentiero che porta ad una piccola trincea con ricovero interrato e postazione per mitragliatrice. La base per questa mtragliatrice è trapezioidale ed i fori di alimentazione sono laterali. Visto le dimensioni e l'orientamento delle feritoie, sicuramente ci si poteva piazzare un'arma solamente, anche se le feritoie sono due.
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Tornando al sentiero, dopo altri 50 mt, sulla nostra sinistra si può scorgere un accenno di sentiero che ci porta ada un'altra trincea, un pò più grande con postazioni per fucilieri ed una mitragliatrice. La trincea in origine era sicuramente più lunga, ma è stata abbattuta per fare lo spiazzo per un maneggio con relative stalle.Un sentiero ci porterà ad un ricovero scavato nella roccia.
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Per questa sera chiudo. Domani continuo il reportage, fino ad arrivare in cima al pianoro.
- - - Aggiornato - - -
scusate se sono mesi che non posto più nulla, ma ho avuto alcuni problemi famigliari e di lavoro che i hanno tenuto lontano da tutto quello che avrei voluto fare.
Pochi giorni fa ho avuto la possibilità di fotografare tutta la linea di trincee che da Masciago Primo ( quota 240 s.l.m. ) sale a case Riano, Cunardo ( quota 450 s.l.m. ). purtroppo non ho avuto il tempo di fare i rilievi e misurare le varie costruzioni; ho dovuto scegliere tra le foto ed i rilievi.
Posterò le foto in base alla quota, perché le trincee non sono lineari, ma si sovrappongono in base alla quota, senza contare che non sono molto lunghe ( a parte quelle che si trovano sul pianoro di Case Riano ). Sono molto frammentarie e non solo perché il bosco si sta riprendendo il suo spazio,ma perché sono strutturate come una serie di gradoni. Ho fatto uno schizzo, dove però cerco di dare un'idea della posizione delle trincee.
Quello ch emi ha colpito è che a volte ci sono solo piccole postazioni isolate per mitragliatrici, a volte per una sola mitragliatrice.
Nel disegno vedrete linee rosse continue,che rappresentano le trincee, con le loro postazioni per fucilieri e per mitragliatrici. Le linee tratteggiate rosse, rappresentano i ricoveri sotterranei oppure i tunnel di collegamento tra le trincee e la retrostante strada militare di serivzio. Le due linee rosse e blu rappresentano due costruzioni che non puntano verso la valle, ma sono a copertura delle spalle delle trincee antistanti.
sbarramento valcuvia ovest 001.jpg
Spero non mi malediate, se faccio ancora vedere foto di trincee per fucilieri ed artiglieria leggera. Le costruzioni per l'artiglieria ( sia scopete, sia blindate, sia in caverna ) verranno presto.
Si parte dalla località chiamata " il Casone". Di fronte questa azienda agricola in comune di Masciago Primo ci sono, a quota 260 s.l.m., due collinette moreniche, e da qui parte il lato ovest del monte Scerré.
Dalla prima collina, proprio di fronte al "Casone" partono tre casematte per mitralgiatrici a salire, una di seguito all'altra.
Allegato 252216
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All'uscita dell'ultima postazione ci troviamo la trincea che però è quasi totalmente scomparsa.
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Si può però girare alla propria sinistra e si arriva alla strada di collegamento tra le postazioni e la strada che collega Ferrera a Masciago Primo.
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Dopo circa 50 mt incontriamo un ricovero interrato molto ben tenuto ( strano !!!! ) con relativa stanzetta interna, dove a divisorio c'è un pilastro. Non ho preso le misure, ma ad occhio è un pò più grande delle stanze standard.
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Poco prima della strada incontriamo una casa quasi comletamente diroccata, che non ha finestre ma solo feritoie. E' stata posta a difesa dell'entrata alle trincee per un eventale arrivo dalla strada che collega Ferrera a Masciago.
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Prendendo la strada nella direzione di Masciago incontriamo la seconda collina a quota 260. Sul nostro lato sinistro incominciano le trincee.
Anche qui le postazioni sono in gran parte coperte da terra e vegetazione, tranne alcune postazioni per mitragliatrici. Le trincee per i fucilieri sono veramente ridotte male.
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Vanno un pò meglio le postazioni per mitragliatrici. Le basi d'appoggio sono standard. Qui i fori per l'alimentazione dell'acqua sono su entrambi i lati della base d'appoggio.
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Nessuno dei ricoveri interrati è visitabile, perché sono state ostruite tutte le entrate.
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Se ora guardiamo a destra, vedremo un altro promontorio, il cui pendio è coperto da alberi. Per arrivare alle trincee conviene salire sul pendio, perché arrivarci via strada normale è lungo. Ci ortiamo a quota 280
Le trincee qui sono in gran parte meglio tenute, se non altro perché nel 2014 per commemorare i 100 anni dall0inizio della Grande Guerra avevano fatto alcune manifestazioni. Ma da allora poco è stato fatto.
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Le postazioni per le mitragliatrici sono in buono stato, misure standard e buchi alimentazione sui lati. Come prima.
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Attraversiamo il prato che sta alle spalle di queste trincee ed arriviamo sulla strada privata che collega Ferrera a Masciago. Dove il torrente Rovie incontra la strada e fa una curva a 90°, inizia il sentiero che ci porterà in alto. Siamo oramai sulle pendici delmonte Scerré. Siamo sulla vecchia mulattiera costruita con la fortificazioni, ma il selciato originario è oramai visibile solo in rarissimi punti ed in alto.
Quota 300 s.l.m. Se attravesiamo il torrente dopo 50 mt, ci troveremo su un sentiero che porta ad una piccola trincea con ricovero interrato e postazione per mitragliatrice. La base per questa mtragliatrice è trapezioidale ed i fori di alimentazione sono laterali. Visto le dimensioni e l'orientamento delle feritoie, sicuramente ci si poteva piazzare un'arma solamente, anche se le feritoie sono due.
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Tornando al sentiero, dopo altri 50 mt, sulla nostra sinistra si può scorgere un accenno di sentiero che ci porta ada un'altra trincea, un pò più grande con postazioni per fucilieri ed una mitragliatrice. La trincea in origine era sicuramente più lunga, ma è stata abbattuta per fare lo spiazzo per un maneggio con relative stalle.Un sentiero ci porterà ad un ricovero scavato nella roccia.
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Per questa sera chiudo. Domani continuo il reportage, fino ad arrivare in cima al pianoro.
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ooops, scusate per il post doppio, ma non so cosa ho schiacciato e mi ha fatto un aggiornamento non richiesto.
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Continua la mia ascesa al monte Scerré.
Quota 320. La trincea è corta. una postazione per mitragliatrice di misure standard
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Ed un ricovero in caverna con camera al termine del tunnel.
Notare che l'entrata ha ancora l'intonacatura originale.
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Da quota 320 a 340. Le trincee sono appena visibili. Si riesce a distinguerle perché all'inizio ed alla fine della salita ci sono due postazioni per mitragliatrici, completamente interrate.
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Quota 360. Piccola trincea che inizia con una postazione per mitragliatrice. Qui è particolare il basamento perché ha una forma diversa da quelle fino a qui trovate. E' trapezioidale con il bocchettone per l'acqua quasi frontale e più grande del solito.
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Conitnua con la classica postazione per fucilieri.
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Continuando sul sentiero, dopo un paio di tornanti, incontriamo l'imboccatura di una galleria. La galleria è lunga circa 20 mt e termina con due gradini ed una postazione per mitragliatrice che guarda direttamente a fondovalle. Il basamento è di quelli standard. Siamo a quota 420 s.l.m..
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trincee Case Riano. Di questa parte ho già trattato ( "settore Case Riano - Ferrera ) nel tratto meglio conservato. Ora vedremo la parte più malridotta. Qui solo i tunnel sono in buone condizioni.
Salendo dalla postazione precedente ( quota 420 ) incontreremo sulla sinistra una trincea accennata e coperta di ramaglie. Per raggiunere le trincee vere e proprie possiamo continuare sul sentiero e troveremo l'entrata di un tunnel.
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E' lungo circa mt 30. Termina con una scala che da direttamente alle trincee per i fucilieri.
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Se giriamo a sinistra ci troveremo sul lato delle trincee che ci porteranno alla trincea ccennata coperta da ramaglie.
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Bisognerà salire e scendere dai parapetti più volte a causa dei crolli e degli alberi che sono cresciuti dentro le trincee per arrivare a vedere una parte non deteriorata.
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Se invece torniamo indietro e seguiamo le trincee dall'altra parte, arriveremo ad un camminamento scoperto che ci riporterà sul sentiero, ora diventato vera e propria srada militare, perché utilizzata tutt'ora come tratturo per fare il tagli del bosco.
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Continuando sul sentiero troveremo un'altra entrata. Qui parte un tunnel scavato nella roccia, che all'interno si biforca. A sinistra si ricongiunge con le trincce che abbiamo lasciato ( non ho fatto foto perché sono veramente in uno stato pietoso e si fà fatica a riconoscerle ). A destra dopo aver salito le scale, si porta verso la parte meglio conservata, che ho trattato in pagine precedenti.
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La cosa particolare di questo tunnel è che ha, subito dopo l'entrata, una piccola sorgente d'acqua che sgorga diretamente dalla roccia. Hanno ricavato una piccola bacinella di cm 40 di diametro, per il rifornimento dell'acqua potabile.
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Per tornare ai tunnel. Entrambi hanno una stanza per ricovero, che altro non è che un'allargamento della galleria stessa ( come visto in precedenza ).
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Il tunnel di sinistra, prima della scala di uscita ha anche una uscita d'emergenza a cambrette.
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Il tunnel di destra ha un ricovero sulla destra e poi le scale che terminano una specie di S.
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Posto alcune foto della postazione per fucilieri, che incontreremo dopo pochi metri, cosa che non avevo fatto in precedenza.
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Continuando sulla scala ci troviamo di fronte ad un corridoio con stanzetta, che termina al doppio portale, di cui ho già postato la foto.
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Il doppio portale dà su un camminamento, che sembra si perda direttamente nel bosco, perché ci si trova subito di fronte agli alberi, ma che in realtà ci porterebbe alla trincea interrata che nella mia cartina è disegnata in rosso e blu, perché è stata costruita a copertura delle altre trincee e della strada militare.
Questa trincea comincia con una postazione per mitraglitrice seguita da una per fucilieri ed un'altra per mitragliatrice.
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A destra di questa postazione parte un tunnel che porta ad una stanza con finestra ed ad una postazione per mitragliatrice, che però non è visitabile a causa di un crollo. Qualche anima pi ha messo uno steccato per non permettere di andare oltre.
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Ho fatto la foto anche dell'oblò di illuminazione del camminamento interrato sia all'esterno, sia una foto fatta senza flash della luce dell'oblò che filtra con la luce della finestra della stanza, ma è venuta mossa. ed una foto esterna della finestra della stanza.
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Aggiungo la foto dell'estern delle feritoie dei fucilieri.
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E la foto della postazione per mitragliatrice non visitabile, perrché è l'unica a non avere il bosco ed i rovi a coprirla.
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Con questa foto termina la descrizione del tratto Cunardo ( fraz. Case Riano )- Ferrera - Masciago Primo.
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comincio a parlare di artilieria.
Batteria isolata al passo della Forcorella.
Se da Ghirla prendiamo la SP 41 in direzione Marzio-Brusimpiano dobbiamo passare per il paso della Forcorella. Due tornanti prima di arrivare al passo incontriamo una strada sterrata sulla sinistra ed a questo bivio troviamo una pietra miliare con scritto "Strada militare Marzio - Boarezzo" Le foto di questa strada saranno postati a parte, perché voglio fare un thread solo sulle strade militari.
Ecco il disegno che ho fatto per mostrare la direzione di tiro delle quattro postazioni blindate che fanno parte di questa batteria.
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I puntini blu rappresentano la strada militare, le due frecce incrociate indicano la pietra miliare, i pentogoni ( irregolari ) indicano le postazioni, dove l'apice indica l'orientamento della postazione, le du egriglie rosse rappresentano le casermette per i serventi ed i puntini tratteggiati rossi con il tondo rosso indicano il tunnel ed la camera della polveriera.
Inoltre, poiché non ho la possibilità di andare all'archivio della IIIa armata ed avere i disegni originali, mi sono permesso di fare un disegno in scala 1:100 della struttra delle postazioni, visto che sono tutte e quattro uguali. Infatti mi sono accorto dopo di avr commesso un errore di 15 cm tra il disegno in piante e il disegno in scala della sezione A.
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La prima postazione si trova proprio all'incrocio tra la SP 41 e la strada sterrata per andare all'Alpe dei Fiori. Dalla parte opposta alla strada dell'Alpe comincia la strada militare vera e proprio con la seconda postazione. La strada militare conitnua fino alla IVa postazione. Dietro la luce di volata di questa postazione parte il sentiero che si collega con quello, che da Marzio porta al Sass du Bol.
Ia postazione.
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Non vedevo materassi nelle costruzioni da quasi 30 anni!!!! Pare che vada sempre di moda inboscarsi in luoghi appartati, isolati e coperti.
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Vista dall'esterno della luce di volata.
IIa postazione.
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IIIa postazione
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IV postazione
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Tutte e quattro le postazioni hanno un foro di sfiato sul soffitto della stanzetta per i serventi.
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Si può notare il doppio soffitto, che fa da intercapedine.
Solo a fine maggio vi potrò dire quali armi erano previste, quando tornerò al centro documentale di Cassano Valcuvia, dove potrò consultare la copia del rapporto del 17.11.1917 con l'avanzamento lavori, richiesto dal comando generale, dopo la rotta di Caporetto.
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sono finalmente andato al Centro documentale a Cassano Valcuvia ed ho potuto controllare il tipo di artiglieria prevista per la batteria di cui parlavo sopra.
Dopo la rotta di Caporetto il comando delle Forze Armate richiese un rapporto dettagliato, per avere una situazione dell'avanzamento lavori, visto che oramai era improbabile che i tedeschi avrebbero aiutato gli austriaci, passando dalla Svizzera.
Questa è l'unica fonte che mi posso permettere, per avere un quadro della situazione.
E' datato 17.11.1917 e descrive i lavori svolti su tutta la linea.
Mi hanno permesso di fotografare le pagine relative al settore Verbano-Lario, ma purtroppo le foto sono pessime. La prossima volta chiederò di scannerizzarle, sperando che me lo permettano.
In questo rapporto, però, non sono compresi i lavori relativi alle fortificazioni costruite tra il 1911 ed 1914. Per queste ultime farò un post a parte, appena avrò le foto della cima del Monte Piambello e del monte Martica.
Comunque il rapporto parla "210 - obici", senza specificare di più. Vista l'ampiezza della luce di volata delle postazioni e la lunghezza della casamatta, sicuramente si tratta di 210/8, su affusto De Stefano, che richiedeva molto spazio per il treno di rinculo e frenata.
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ARTIGLIERIA
Comincio la prima parte delle costruzioni nel comune di Cuasso al Monte. Infatti secondo il rapporto del 11.1917, nel comune di Cuasso al monte ci sono molte batterie d'artiglieria. Comincio con quelle che si trovano sotto la collina del castello medievale.
Allegato 258276
Secondo il rapporto dovrebbero esserci due batterie blindate coperte, ma non specifica il numero di pezzi presenti. Infatti vedremo 8 postazioni blindate coperte, una blindata, ma scoperta ed una scoperta.
Allegato 258278
Allegato 258279
Le 8 postazioni coperte hanno le stesse dimensioni, mentre le altre due risultano leggermente più larghe. Credo che il motivo sia dovuto al fatto che il rapporto del 1917 tenesse conto delle opere realizzate, ma i lavori andranno avanti, anche se lentamente e con pochi soldi, fino alla fine della guerra. Quindi le due scoperte hanno uno scavo superiore al finito delle altre 8, perché non sono state realizzate le spalle, che devono sostenere la copertura in calcestruzzo armato.
Salendo dalla SP29 da Bisuschio in direzione Cuasso al Monte, arrivati al campo da calcio di Cuasso, si lascia la macchina nel parcheggio di quest'ultimo.
Suggerisco tragitto seguente, perché quello più facile, come indicazioni, è il più difficile da completare, perché il parco del castello è recintato e la strada militare che conduce ad alcune postazioni è chiusa all'interno.
Quindi scendere lungo la SP29 nel senso inverso a cui siamo arrivati con la macchina. Circa 200 mt dopo la strada sterrata, alla nostra sinistra, troveremo nella boscaglia l'entrata dei camminamenti sotterranei.
Allegato 258277
Se per caso non la trovate e per errore andate avanti, vedrete sul vostro cammino un pilastrino in porfido. Tornate indietro e cercate meglio.
Entrando nel camminamento, percorreremmo tutto il percorso nel sottosuolo, se non fosse che le postazioni 5 - 6 - 7 sono state chiuse, in quanto si trovano su terreno privato. ogni camminamento ha da una a tre camerette di dimensioni 2x2 mt oppure 4x2 mt.
Ovviamente le 4x2 sono gli alloggiamenti per i serventi ai pezzi e i 2x2 i depositi munizioni.
Posto solo alcune foto di queste camerette, perché ce sono ben più di 20.
Allegato 258284 entrata di una cameretta 4x2
Allegato 258281 particolare del soffitto
Allegato 258282 particolare di un angolo, con pavimento in selciato a secco
Allegato 258283 scaletta d'accesso dal camminamento
Proseguendo si arriva alla prima postazione, purtroppo, la situazione del calcestruzzo armato in queste opere è molto deteriorato.
Allegato 258285
Allegato 258286
Allegato 258287
Allegato 258288
Allegato 258289 entrata dalla strada militare, che però è chiusa dalla vegetazione e dalla recinzione del parco del castello.
Allegato 258290 luce di volata vista dall'interno
Allegato 258291 luce di volata vista dall'esterno
Seconda postazione.
Dovrei intitolarla " COS'E' ?", come molti post dei metallari.
Allegato 258292 scala di accesso alla postazione.
Allegato 258293
L'ultima volta che avevo visitato queste costruzioni era il 1995. Credo che sia la stessa macchina che avevo visto all'epoca. Qualcuno sa dirmi di cosa si tratta ?
Allegato 258294
Allegato 258295 entrata dalla strada militare. Accesso come sopra.
Allegato 258296 vista dalla luce di volata
Allegato 258297
Allegato 258298
Allegato 258299 uscita verso la postazione successiva.
Terza postazione
Allegato 258300
Allegato 258301
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proseguo il cammino.
IMG_2384.JPG luce di volata vista dall'interno
IMG_2381.JPG entrata alla postazione chiusa dalla vegetazione.
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Il camminamento che mi porta alla postazione successiva ha le pareti tutte in calcestruzzo, perché si sviluppa in buona parte in superficie, ma è stato poi mimetizzato interrandolo.
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IMG_2400.JPG entrata di una stanzetta 2x2
IMG_2398.JPG quello che si intuisce della stanzetta
Quarta postazione
IMG_2404.JPG scaletta d'accesso
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IMG_2407.JPG qui si vede bene il deterioramento delle travi in calcestruzzo
IMG_2408.JPG l'accesso alla postazione successiva è chiuso. Inizia il tratto su proprietà privata.
IMG_2414.JPG vista della postazione dalla luce di volata.
Per riprendere la nostra visita usciamo nel bosco dal sentierino che si vede al centro della foto. Dopo aver spostato qualche piccolo albero e fatto dribbling ai numerosi rovi, si esce sulla strada militare. La troviamo in buono stato, perché da un lato ci conduce al castello, dall'altra fa da servizio alla quinta-sesta-settima postazione che sono chiuse da portoni.
Ottava postazione
IMG_2424.JPG muro di sostegno alla rampa che porta alla postazione
IMG_2423.JPG entrata coperta dai rovi
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IMG_2426.JPG via d'accesso alla settima postazione ( sfocata sigh )
IMG_2427.JPG luce di volata vista dall'interno
IMG_2437.JPG uscita su strada militare attraverso camminamento
IMG_2440.JPG pochi gradini e si arriva alla strada militare.
Di fronte all'uscita da questa postazione, sull'altro lato della strada c'è una scaletta
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In fondo alla scaletta sulla destra un buco indica una scaletta a scendere nel terreno.
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Scendendo ci troviamo in una stanza di mt 11x3,5 e mt 2,6 di altezza, con un buco di areazione al centro del soffitto e uno scolo al centro del pavimento.
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quando ho fatto le foto, nel bosco pioveva e quindi, per reazione, si era formata la nebbia all'interno. Però trovo la foto tra l'affascinante e l'inquietante.
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L'uscita di sicurezza in fondo sulla sinistra della stanza è chiusa da detriti.
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Ritorno alla strada militare
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La scaletta di prima presa dal basso, Si può notare l'uscita dal camminamento dell'ottava postazione.
Proseguendo sulla strada militare, ci si imbatte sulla sinistra, mentre la strada curva a destra, in una piccola rampa.
Porta alla nona postazione, che è blindata, ma scoperta.
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Uscita verso le trincee per fucilieri, dopo un breve tratto coperto.
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Camminamento che conduce alla postazione scoperta successiva.
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Arrivo del camminamento precedente.
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Decima postazione postazione scoperta
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Uscita al camminamento che porta alle trincee per i fucilieri.
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Se entriamo in questo camminamento, dopo pochi metri dobbiamo uscire, perché la Via Castello è stata costruita sopra queste trincee, che sono inoltre state interrate dai proprietari del fondo, che si trova proprio alla fine della strada militare.
Per tornare alla macchina è facile. Dove finisce la strada militare incomincia la via Castello che, in quel punto, a sinistra ci porta alla cava di porfido a destra ci riporta verso il parcheggio del campo sportivo.
Secondo il rapporto del '17, queste batterie dovevano portare calibri da 149, senza però specificare se si trattava degli A oppure i G. Vista la luce di volata molto corta, solo 1,20 mt, viene da pensare che fossero i G, che avevano la canna più corta e non rischiavano di picchiare sulla copertura della postazione durante il rinculo, mentre gli A avrebbero potuto essere piazzati nelle due postazioni scoperte.
Nel rapporto del '17 si parla di 3 batterie ( due coperte ed una scoperta ) nella zona del Castello di Cuasso.
Le due postazioni scoperte, che abbiamo visto qui in ultimo, non sono la batteria scoperta del rapporto. Infatti pochi metri dopo aver lasciato la strada militare precedente e le 4 case di via Castello, sulla sinistra si nota un accenno di trincea. Salendo sul terrapieno di questa trincea si arriva all'ultima postazione della batteria scoperta. Di questa batteria, però parlerò in un prossimo post, perché la strada servizio a questo complesso scende dal paese dal paese, che si trova a monte di questa collina, e porta trincee di vario tipo.
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Ciao Spinger,
Per Forcorella: la cartina pubblicata nel 1987 da A. Rovighi (http://www.esercito.difesa.it/storia...1861-1961.aspx) conferma obici da 210. Troverai anche tutte le altre batterie.
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Grazie per l'informazione. Avevo sentito parlare di questo libro, ma non mi sono mai veramente interessato, perché preferisco la ricerca sul campo.
Cercherò comunque di procurarmelo.
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