Ciao a tutti.

Ringrazio anticipatamente tutti coloro mi vorranno aiutare.

Vi riassumo la situazione:

Mio nonno paterno, Attilio Pajaro, classe 1890, provincia di Padova (Giarre di Abano Terme), parte militare nel 1910 per espletare il servizio di leva (non so ne in che arma tantomeno il reparto), nel 1911 partecipa alle operazioni in Libia, rimane sotto le armi fino allo scoppio della grande guerra, cui partecipa venendo ferito nella zona dell'isonzo in concomitanza dello sfondamento di Caporetto.
Ferito gravemente da shrapnel al femore (resterà* zoppo tutto la vita e per camminare userà* un bastone) e al braccio. Rimane senza alcun soccorso, nella terra di nessuno, per 3 giorni e 3 notti, riarso dalla febbre (bevve la propria urina) e devastato dalle ferite (avevano un'altra tempra quella volta....). Soccorso dagli austriaci fu rimesso in sesto e mandato a mathausen da dove tornerà* a casa a guerra finita (sposandosi e facendo 4 figli...).
Il nonno e morto nel 1978.
Ho fatto alcune ricerche (anche al distretto militare di padova) ma non si trova traccia della sua storia militare (bombardamenti nella 2^g.m?....) ma ho scoperto da poco che alcuni anni prima di morire andò dove fu ferito con uno dei miei zii (il quale ormai 73enne non ricorda perfettamente il luogo).

Da quello che ho capito (ed è qui l'aiuto che cerco) il luogo del ferimento si può identificare dalla sommità* del sacrario di Redipuglia dove dovrebbero esserci dei cippi che indicano i punti notevoli della grande guerra. Il punto in questione è "Quota 101" (non ho idea di che monte) che, da quanto dice lo zio, si raggiunge da Redipuglia, andando in macchina (qualche km?).
Sto cercando di capire di che quota 101 si parla e, sarebbe meraviglioso, capire che reparti vi erano dislocati nei giorni dei fatti di Caporetto.

Ringrazio tutti coloro i quali leggeranno e mi vorranno aiutare

Saluti
marcuzzo