<font color="navy">cari amici
è con piacere che vi annuncio che, con l'autorizzazione del Ministero della Difesa - Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra, Autorità* Giudiziaria Ordinaria e Autorità* Giudiziaria Militare ho potuto recuperare, in qualità* di archeologo e antropologo forense i resti di caduti italiani e tedeschi uccisi gli ulmi giorni di guerra e gettati in una foiba (Campastrino) in provincia di La Spezia.
Professionalmente è stata un'esperienza straordinaria data l'eccezionalità* del luogo d'intervento (una scena del crimine a 70 metri di profondità*) e devastante fiscamente (calato in quelle condizioni, con la possibilità* di incontrare ordigni, in una tuta assolutamente stagna per la presenza di eventuali agenti contaminanti e per non contaminare la scena), ma umanamente è stato grandioso. Il mio lavoro è quello di recupere (archeologia forense) vittime di crimini, dar loro un nome con le tecniche di antropologia forense e, se possibile, contribuire alla Giustizia individuando i colpevoli... ma in questo caso c'è stato qualche cosa in più... aver ritrovato, riportato alla luce e presto anche ad una degna sepoltura i resti di soldati, morti con la loro divisa.
sfortunatamente le vicessitudini della foiba hanno fatto si che non si siano rinvenute piastrine... con la ricerca storica e lo studio antropologico che andrò a compiere cercheremo comunque di identificare questi soldati... alcuni dei quali appartenenti alla Xa MAS, come riportato da alcune testimonianze finora raccolte.
Se volte, maggiori informaizoni e foto sul sito http://www.restiumani.it/campastrino.htm
un saluto a tutti</font id="navy">



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