gran bel topic come sempre! ottimi pezzi , ottime foto e ottima spiegazione Grazie!
gran bel topic come sempre! ottimi pezzi , ottime foto e ottima spiegazione Grazie!
ciao Nicola
"coloniale"
SUMMA AUDACIA ET VIRTUS!
QuotoOriginariamente Scritto da Franz56
![]()
luciano
...vero! Si nota tutta la disperazione e frustrazione, stati d'animo comuni ad un popolo abituato a non rassegnarsi insieme ad un leggero senso di sollievo, come per dire: da domani si ricomincia...Originariamente Scritto da Franz56
Esatto, forse non è finita come avrebbe sperato ma per lui sicuramente era la fine di un "incubo"...Originariamente Scritto da Alessandro
Con la speranza di potersi ricongiungere a chi gli era caro e ricominciare una vita "normale"...
Davvero una bella foto, carica di significati...
Non ne ho viste altre così "coinvolgenti"...
Il soldato inglese con uno sguardo da "routine"... indifferente... anche se per lui la guerra non era ancora finita...
Il militare tedesco, con la testa fra le mani quasi a liberarsi finalmente, a dare via libera ai suoi sentimenti fino a quel momento "soffocati"...
Non possiamo saperlo, magari "un bel pianto liberatorio" trattenuto per troppo tempo...
Magari in quel momento si rendeva conto che tutto era finito e che da lì a poco sarebbe tornato ad essere un uomo "libero"...
Forse non subito ma un uomo libero di dedicarsi a chi gli era caro e libero di ricostruirsi una vita com'era prima della follia della guerra...
Probabilmente non lo sapremo mai, ma sarebbe bello sapere chi erano e cos'hanno fatto poi i protagonisti di quella foto...
Scusate l'OT ma questa foto mi ha veramente colpito... non so voi...
La vita è un temporale... prenderlo nel .... è un lampo...!!!
El vento, el ... e i siori i gà sempre fato quel che i gà voludo lori...
"Se un bischero dice 'azzate vorti'osamente può apri' un varco spazio temporale, in cui può incontrassi po'i se'ondi prima, generando 'osì un'infinita e crescente marea di 'azzate"... Margherita Hack
Visto che ho tirato fuori l'argomento Panzer, ecco un'ulteriore prova che i carristi indossavano le stesse calzature chiodate del resto della tuppa.
Complimenti Alessandro...
Sei una fonte continua di informazioni...
Meglio che leggere un bel libro di storia...
![]()
La vita è un temporale... prenderlo nel .... è un lampo...!!!
El vento, el ... e i siori i gà sempre fato quel che i gà voludo lori...
"Se un bischero dice 'azzate vorti'osamente può apri' un varco spazio temporale, in cui può incontrassi po'i se'ondi prima, generando 'osì un'infinita e crescente marea di 'azzate"... Margherita Hack
Salve a tutti. Mi è stato detto che questi scarponi sono molto rari, assai più rari del relativamente comune modello di stivali in feltro, per la protezione dei piedi dal freddo dell'est. Siccome non è il mio campo e non mi interessa il materiale tedesco, vorrei capire bene di cosa si tratta prima di cederli. Mi è stato anche suggerito un prezzo da richiedere (caro) e anche su questo gradirei qualche consiglio in merito, magari in pvt. Magari non da parte di potenziali interessati all'acquisto però...!![]()
Ciao,
partiamo col dire che erano dei sovrastivali, nel senso che i soldati di guardia ci entravano indossando i normali stivali da marcia. Avendo una suola di legno erano isolati dalla neve ed il feltro faceva il resto. Rispetto i normali feltro e cuoio sono quindi tutt'altro nel senso che questi ultimi erano per un uso quotidiano mentre i Frankenstein (soprannome dato dai soldati ai sovrastivali) erano per un uso specifico quello delle guardie statiche.
Riguardo il valore, direi che chi ti ha riferito della loro rarità e prezzo elevato si è sbagliato di grosso. Il loro valore è molto inferiore a quello che si possa pensare aggirandosi attorno ai 60/65 euro nel caso di esemplari nuovi.
Quoto Alessandro,nella perfetta spiegazione e sul valore dell'oggetto.Originariamente Scritto da Alessandro
Ciao
Michele
My site : http://www.deutsche-erkennungsmarken.it
Buono a sapersi, grazie molte.
![]() |
![]()
|
![]()
|