La foto che ti invio non e' delle migliori.Lo zaino e' lo stesso comunque.Era il tempo
in cui avevo la pazienza (anni '80) di allestire manichini, e fotografarli per mia documentazione.
Non esistevano grandi mezzi tecnici.
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A proposito della sabbia ho un interessante aneddoto capitatomi e che ancora non sono
riuscito a spiegarmi:un mio amico reduce da un tour in Israele,nella zona della guerra dello YOM-Kippur mi dono' un elmetto egiziano (ex Polacco M.50), pieno di sabbia rosa del deserto.Presumibilmente del Sinai.La sabbia l'ho tenuta e riposta in un cofanetto. Nella sabbia notai una piccolissima 'rosa del deserto' (una concrezione sabbiosa per l'appunto a forma di rosa con relativi piccoli petali) delle dimensioni di non piu' di 5mm.Riposi il cofanetto e la cosa fini' li'. Dopo circa tre o quattro anni, mi ricapito' sottomano
questo cofanetto e con curiosita' lo aprii. Beh!Non sono svenuto perché ce ne vuole a sorprendermi, pero' la piccola 'rosa del deserto', lasciata nella sabbia, si era trasformata nelle
dimensioni di almeno 4cm (!).Non mi occupo di mineralogia né conosco i meccanismi di accrescimento in tali processi, pero' evidentemente la sabbia in cui l'avevo lasciata, la temperatura dell'ambiente ed il buio del cofanetto che aveva anche uno spiraglio d'aria, fecero il resto. Questo, tanto per parlare dell'affascinante sabbia del deserto.
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PaoloM

PaoloM
Rispondi citando
Probabilmente come hai già* ipotizzato tu lo spiraglio d'aria e l'umidità* interna avranno fatto aderire i granelli tra loro pian piano per anni... O magari qualche minerale contenuto nella sabbia ha leggeri poteri magnetici... mistero






