Originariamente Scritto da Mulòn
Non me ne sono nemmeno accorto di aver sbagliato
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Originariamente Scritto da Mulòn
Non me ne sono nemmeno accorto di aver sbagliato
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Pietro
Cerco foto, documenti, Soldbücher e Wehrpasses di soldati della Wehrmacht che hanno combattuto in Italia soprattutto nel settore toscano.
ringrazio Kaputt e ri-quoto HerrX.![]()
Non ho capito bene dove Giancarlo non si trova d'accordo con me, specie a riguardo delle varie tecniche di finitura e mi sentirei di contestare (anche se amichevolmente) il suo terzultimo post non tanto a riguardo del famoso smalto blu della sua borraccia, la cui disamina rimane per tutti comunque nel campo delle ipotesi, quanto nel momento in cui, mettendolo a confronto con gli altri, ne differenzia la finitura appellando il blu "smaltato" e gli altri "verniciati", mentre in realtà* si tratta di SMALTATURA per tutti. Nessun antiruggine ricoperto da vernice quindi .... ah, dimenticavo...e quando si parla di SMALTO, VA DA SE' che l'oggetto abbia avuto cottura al forno.
Cordialmente.
K.d.G.
"Unsere Mauern brachen aber unsere Herzen nicht"
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"der graf" ist Carlo Cicconi-Massi
Ciao Giancarlo,Originariamente Scritto da Mulòn
possiedo due borracce esattamente uguali a quella tropicale che hai postato (...che poi, oltre a quelle del normalissimo tipo continentale, parrebbe essere il solo e unico modello di borraccia usata veramente in Afrika!) e sono arcisicuro che venissero distribuite solo ed unicamente con il classico bicchierino in bakelite. Il tipo di bicchierino presente sulla tua, appartiene al modello di borraccia che solitamente si usa citare come Gebirgsjaeger o Sanità* (quelle con la cinghia a tracolla, tanto per intenderci...), tanto è vero che anche l'anno di produzione non coincide...
Originariamente Scritto da herr x
Non per contraddire Herr X,ma questo esemplare in mio possesso antecedente il suo,marcato AEMA 42,è stato sicuramente usato in guerra,infatti è stato trovato sù una borraccia molto vissuta.Se notate bene,presenta delle caratteristiche di produzione più povere,nonostante sia antecedente di un anno,come il lamierino che tiene i manici,che non è stato rifinito,infatti presenta ancora il segno della troncatrice ed il bordo del bicchiere ripiegato male.Noto che i due colori di consistenza sono totalmente diversi,il verde è la classica vernice mentre il blu interno è uno smalto come quello della borraccia di Mulon.
Ciao,Alan.
Ciao Alessandro, grazie del commento.
Per "classiche continentali" intendi quella come questa ma da litro e senza rinforzo?
Ci sarai a Bologna? Se si me la porto dietro e ti renderai conto di persona che questo bicchiere sta su questa borraccia da sempre...purtroppo per quanto mi ci sono applicato le foto non rendono al meglio i dettagli che speravo facessero capire quanto appena detto. Vero quanto dici, l'anno di produzione non coincide, ma il produttore si però e per quanto detto appena sopra sono sicuro che questo insieme sia così da sempre.
Il tipo di bicchierino presente sulla tua, appartiene al modello di borraccia che solitamente si usa citare come Gebirgsjaeger
Questo è quello che penso io....![]()
Ciao Alan, a me sembra che questo bicchiere sia identico al mio se non per le condizioni, le anse leggermente più tondeggianti ed il fatto che sia stato prodotto un anno prima. Anzi più che contraddirmi direi che confermi la mia tesi dimostrando con un altro esemplare midwar in ferro smaltato che la finitura feldgrau veniva applicata sullo smalto come da prodotto finito.
Infanterie Königin aller Waffen
a dire il vero stavo pensando la stessa cosa. Entrambi gli esemplari testimoniano un prodotto finito, verniciato e marcato. Guarda caso, hanno la stessa smaltatura di quello del thread.
A me sembra così evidente e lapalissiano che a questo punto e di fronte a questa ennesima conferma, il bicchierino azzurro potrebbe (uso il condizionale perchè nessuno di noi ha la certezza..e il saggio sa di non sapere) essere un fondo di magazzino rimasto lì e non completato. Sul produttore abbiamo già* appurato che sino a prova inconfutabile è difficile stabilire con certezza di chi si tratti, o che sia solamente uno. Ho invitato - per essere super partes - un amico inglese ad aprire un thread visto che anche lui è molto scettico sul discorso produzioni Schindler. Vedremo cosa ne viene fuori. Finora ho letto solo di un polacco che ha sostenuto e portato avanti questa teoria (magari vera,perchè no).
Nel frattempo di fronte al bicchierino smaltato azzurro e dipinto verde...ritengo personalmente l'argomento catechizzato. [attachment=0:1atd1jge]Chierico.gif[/attachment:1atd1jge]
Mi sto facendo una notevole cultura e anche divertendo. Devo fare due piccole precisazioni a quanto da te detto.Originariamente Scritto da der graf
In relazione allo smalto per unghie c'è sempre stata una certa confusione nell'uso dei temini tecnici translati da un settore all'altro con ovvie incomprensioni all'atto pratico. I francesi più pratici definiscono lo smalto per unghie "vernice per unghie" tagliando la testa al toro. Poi certe tonalità* di colore vengono definite "lacche" e non chiedetemi perchè, saranno francesismi.
In quanto all'affermazione che una lacca non abbia proprietà* antiossidanti discordo totalmente.
Un antiossidante è qualsiasi prodotto che impedisca l'ossidazione preservando un metallo, come nei casi trattati, dal contatto con l'ossigeno atmosferico o da altri fattori che la favoriscano.
La zaponatura ne è il classico esempio fatto su pezzi non ossidati. Gli olii svolgono la stessa funzione e per assurdo anche l'acqua sebbene in misura minore.
Ho visto pezzi in ferro trattati barbaramente con olio di lino essicativo preservati dalla ruggine in modo perfetto.
Il sottovuoto è un altro esempio di sistema antiossidante ottenuto togliendo l'ossigeno o riducendolo in percentuali bassissime.
Comunque se anche vernicio un pezzo già* ossidato esercito un'azione antiruggine in quanto quando l'ossigeno rimasto intrappolato sotto la vernice si sarà* legato con il ferro l'ossidazione si fermerà*.
Spero di non essere stato importuno, se si, venitemi a rompere le scatole sulle cartucce.![]()
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Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.
ripeto discussione bellissima ma dubito si arrivera ad un finale , non credo che di smalterie in germania ci fosse solo
quella citata quindi in ogni caso resterebbe il dubbio in assenza di un marchio identificativo , sempre opinione personale
comunque ci stiamo facendo tutti una cultura chimico industriale ciao
E bon, dopo un po' di silenzio per ricerca/documentazione, riporto quanto "scoperto",tra l'altro casualmente oggi pomeriggio.
Chiaramente ho passato ore davanti ad internet ricercando non so nemmeno cosa, quindi oggi mi son fatto un bel giro per i vari negozi di smalti/vernici etc....bene, non se ne veniva fuori....e poi ecco l'imprevisto.
Sono che parlo con un ragazzo addetto alla vendite, sto già* riponendo i vari bicchieri nella carta (non volevo si urtassero) e mi si avvicina una sprintosissimo anziano che molto educatamente e scusandosi per l'intromissione mi fa:"quel rosso è minio",antiruggine dell'epoca....vi lascio immaginare il mio stupore ovviamente.
Chiedo conferme/spiegazioni e mi dice che quel rosso lo ricorda bene e che è proprio quel prodotto li.
Chiaramente mi sono attaccato ad internet ed ho scoperto questo:
Etimologia minio: dal latino minum che si ritiene vocabolo proveniente dalla Spagna. Nome volgare dell'ossido di piombo, che è rosso e serve per dipingere. Nome di un colore a olio fatto col minio che serve a dare un primo strato di vernice al ferro per preservarlo dalla ruggine.
Chiaramente sta roba è ancora tutta da verificare e cercherò di farlo, ma ha una sua logica che, sempre secondo me, spiega le palesi ed evidenti differenze di aspetto/finitura tra i bicchieri che io reputo solo verniciati e quelli smaltati.
Allo stato attuale non ho ancora una spiegazione per i bicchieri con l'interno blu, ossia quelli postati da Alan e heer x che però, guarda caso, sono prodotti entrambi da AEM.A, produttore che già* in passato abbiamo scoperto avesse questa particolarità*, ossia quella di usare appunto una colorazione differente dal rosso.
Tengo a precisare ancora una cosa, all'inizio del topic io per primo metto in dubbio la certificazione del bicchiere come prodotto dalla fabbrica di Oskar Schindler dicendo che si presume fosse stato prodotto li, ma le successive integrazioni in cui mi si dice che appunto li si producessero pentole et similia mi fa propendere sempre più per il si.
Proprieta fische del minio:
Densità*- 8,2 g/cm³
Durezza- (Mohs) 2-3
Sfaldatura- perfetta secondo {100}
Frattura- terrosa
Colore da rosso chiaro a bruno rossastro
Lucentezza- privo di lucentezza, grassa
Opacità*- non trasparente
Striscio- giallo arancio
Diffusione- assai raro
Utilizzazioni
Noto fin dai tempi degli antichi romani, il minio si forma per alterazione della galena. Da molto tempo viene prodotto industrialmente ossidando il piombo fuso per mezzo di una corrente d'aria.
Molto pesante e tossico, era utilizzato nella fabbricazione delle vernici antiruggine, mescolato con olio di lino cotto, prima che se ne appurasse la cancerogenità*.[senza fonte]
Utilizzato anche per colorare il fondo di un'incisione.
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