Che robe erano? Davvero interessanti, simili agli attuali scudi antisommossa in dotazione alle forze di polizia!
Che robe erano? Davvero interessanti, simili agli attuali scudi antisommossa in dotazione alle forze di polizia!
Questa e' quella piu' strana, di progetto GB/USA del 1917-18 (Brewster).Erroneamente Rosi nel suo ottimo 'Uomini Contro' le fece adoperare ai nostri, ma e' un falso storico.Le Brewster non videro per fortuna mai il fronte.In questa foto del Dean stranamente l'utilizzatore porta sulle spalle un fucile ad avancarica...
Brewster.jpg
Ma i tedeschi furono sicuramente quelli che dettero alla corazze e alle protezioni individuali un senso: queste sono protezioni facciali di due tipi che potevano essere adoperate dall'utilizzatore in postazione o in posti non riparati:
body3.jpg
body1.jpgbody2.jpg
Similari quelle austriache:
kukDSC_0003.JPG
ma il top del top furono le corazze individuali, sempre tedesche, di due modelli, adoperate fino al 1918:
body4.jpg
corazza_0016.JPG
Contrariamente a quanto si puo' pensare, l'utilizzo di scudi e protezioni individuali non si fermo' con la 1^GM:i giapponesi dettero grande impulso sin dagli anni '30 anche con 'invenzioni' notevoli, come il badiletto protettivo,che sembra un anacronismo, ma poteva essere utile al fante in approccio ravvicinato col nemico.Il badiletto veniva fissato al terreno.L'elmetto dietro al badiletto poteva essere utile:
badiletto2.jpgbadiletto1.jpgbadiletto3.jpg
ma negli anni '30, i conti venivano fatti con l'esercito cinese non potentemente armato;le cose cambiarono negli anni '40 con gli Alleati, che certo, quando vedevano queste strane protezioni, concentravano un fuoco impossibile.Come curiosita', gli Alleati si trovarono piu' volte contro le 'corazze a tartaruga' che celavano quasi sempre un cecchino vicino alle loro linee:
turtle.jpgturtle2.jpg
e , curiosita' finale per il Giappone, uno scudo/corazza molto simile a quello austriaco kuk ad inizio topic:
scudo1.jpgRovesciato, tale scudo, poteva essere portato come corazza.Dritto, come scudo.
Abbiamo voluto trascurare volutamente, tutte le corazze individuali,italiane, sovietiche, kuk ecc. portate sopra e sotto le uniformi (sara' un altro argomento da trattare)per tutti i belligeranti della 1^ e 2^ GM nonché gli scudi da postazione, nati come tali.
PaoloM
Sarò scemo... ma guardando queste tue ultime splendide immagini mi vengono in mente tante produzioni di fantascenza:
Brewster = l'omino di latta del Mago di Oz
Schermo facciale tedesco = Iron Man
Protezione dorsale giaponese = Tartarughe Ninja
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Max
Frangar non flectar
Confermo, sei scemo .....![]()
É difficile volare con le aquile quando hai a che fare con i tacchini ....
Paolo splendida integrazione, devo dire che i comandi dell'epoca avevano parecchia fantasia..............per fortuna di rado sono stati usati in prima linea.
Max................no comment.
ChM
Virgo fidelis Usi ubbidir tacendo e tacendo morir
Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam
poi immagino la comodità della cinghia in mezzo alle gambe della corazza giapponese, immaginate di fare qualche sobbalzo ..![]()
Banzai... ahi ahi...
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
Discussione davvero interessante, vorrei spezzare però la classica lancia in favore delle corazze e altre protezioni individuali, anche se oggi nell'immaginario collettivo sono diventati simboli tipici dell'assurdità assoluta di molte delle strategie usate nella 1° G.M., grazie soprattutto a film come "Uomini Contro" che tra l'altro mostrano un uso che probabilmente non ebbe luogo se non in rarissime occasioni: in realtà, se impiegate correttamente, in un contesto appropriato, queste protezioni potevano essere utili e salvare la vita a qualcuno.
Per servizi di vedetta in trincea, per impieghi difensivi statici, la ferraglia in questione poteva bloccare sicuramente qualche fucilata lontana, qualche pallettone di shrapnel, qualche scheggia non troppo grossa e veloce, credo che i Tedeschi le impiegarono esclusivamente in questi contesti.
Ricordo a proposito un articolo fatto veramente bene su chissaquale vecchio numero di Uniformi & Armi che trattava nello specifico le protezioni Farina: vi comparivano le istruzioni d'uso dello stesso fabbricante, che dichiarava che le corazze e gli elmetti erano stati testati balisticamente con il fucile italiano mod. '91, ed erano quindi garantiti a una distanza di 300 m, mentre erano sicuri contro colpi di pistola a bruciapelo e contro armi bianche. Vado a memoria e potrei sbagliarmi...
Concordo con te anche se mi posso immedesimare nel soldato che le avesse indossate allo scoperto, come spesso avvenne per lo meno all'inizio.Il servizio su U&A l'ho fatto io e riportai paro paro cio' che recitava la pubblicita' dell'epoca. PaoloM
Peccato però che il nemico usava un calibro più penetrante....tra le altre cose
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