Grazie Hassel.
Ciao
Grazie Hassel.
Ciao
... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
T.Col. Dante Ugo Leonardi 34° rgt ftr Livorno[left:3plznhey][/left:3plznhey]
Figurati ! Magari riuscite a fare piu' incontri o far foto migliori della digitale passata a miglior vita ormai... purtroppo prima di quest'estate non credo di poter avvicinare da quelle parti!Inoltre credo meritino un esame piu' approfondito.Inoltre segnalo Pachino,Rosolini e Cassibile.
Grazie Hassel,spero che mi scuserai ma quella degli interni ormai per me è diventata una mania ed anche se all'interno non c'è nulla non riesco a resistere alla tentazione di sapere.Originariamente Scritto da Hassel75
Speriamo che qualche forumista della zona segua il tuo consiglio e ci documenti fotograficamente l'interno.
e continua così
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Gianfranco
Gianfranco
Complimenti a tutti, sempre ottimi contributi, dettati da comune passione.
Ce ne sono davvero ovunque..perdo sempre più il conto, alla faccia di quanto è scritto in molta memorialistica postbellica...
Credo che per "lo stucco", Patton si riferisse ad uno dei sistemi ricorrenti ed autarchici per camuffare le p.c.m.
Un leggero telaio di legno "squadrava" la linea della postazione, per renderla simile a un manufatto tipo posso, ripostiglio, ricovero campestre, ecc... Questo "telaio" dava sostegno a una serie di assi di legno, pannelli di rete cementata o cartone irrigidito (oggi diremmo di cartongesso) che, in un attimo, si rimuovevano consentendo alla pcm di "attivarsi".
Esiste una foto esplicativa di fonte USA, relativa ad una pcm di Anzio, ancora col suo finto tettuccio, sorretto da 4 pali in legno...
La cosa curiosa è che questi mascheramenti dovevano comunque consentire l'osservazione dalle feritoie, poiché le norme (di sicuro quelle della Quinta Armata) sconsigliavano al presidio (o a sentinelle) di sostare allo scoperto in prossimità della postazione.
C I A O
p.s. per gli interni, in alcune zone del sud/isole oltre alla fretta c'è, soprattutto in certe stagioni, anche il rischio di trovare carcasse di animali, zecche, argia, ecc...
Per chi va nel nord Sardegna, consiglio almeno una sbirciata dalla feritoia, è quasi sempre presente il pittogramma d'epoca con numero di caposaldo ("CS") e di postazione ("P").
Un cordiale saluto!
...continuo a rimanere a bocca aperta nel vedere contante opere difensive...vabbeh leggasi bunker sul patrio suolo siciliano...e nonostante gli anni, la guerra...ma soprattutto l'incuria e gli atti vandalici, alcuni sono in condizioni strepitose, varrebbe davvero caricare la macchina di divise, armi, buffetterie e gibernaggio vario e partire per la bella isola siciliana....chissà* se rimarrà* un sogno nel cassetto...oppure....
Non sapevo Daniele delle opere di mascheramento operate sul suolo siciliano....ci sono foto in merito??? ero al corrente del camuffamento operato dai tedeschi sui bunker della Normandia/Bretagna...e più in generale dei manufatti costruiti da loro ma che un italico bunker potesse all'uopo mascherarsi da ripostiglio, casetta per gli attrezzi and other proprio lo ignoravo....nn si finisce mai di imparare...
Bunkereologici saluti
Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.
per non parlare di vere opere di camuffamento come false finestre, vedi il bunker villa di Villasmundo, ricoveri per contadini, Noto, o dentro una casa cantoniera, foto che si può vedere al museo dello sbarco e infine vasche per l'acqua.........comunque peccato che per molti già* gli alleati sapevano benissimo la collocazione.
Già* ricordo che c'è postata una foto, mi sembra di Daniele, di un bunker ricoperto da paglia, mentre posto questa foto del I.M. dove si vede che un bunker lungo la spiaggia era nascosto dai cannicciati posti come ventiera per proteggere le colture agricole.
NUMMERI
di Trilussa 1944
Conterò poco, è vero, diceva l'Uno ar Zero
ma tu che vali?Gnente!
Sia ne l'azzione come ner pensiero rimani un coso voto e inconcrudente.
lo invece, se me metto a capofila de cinque zeri tale e quale a te,lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nummeri.E' quello che succede ar dittatore che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso.
Ciao Marco,bella qta foto d'epoca, non la conoscevo.![]()
... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
T.Col. Dante Ugo Leonardi 34° rgt ftr Livorno[left:3plznhey][/left:3plznhey]
Capperi (panteschi)!!!
Che bello sarebbe poter fare un then & now...fotografico.
Foto strepitosae strepitoso anche l'elmetto "vecchio tipo" abbandonato davanti alla feritoia...sarà* finito oltre Manica come souvenir...
Sì Hetzer, i bunkerini italici ebbero una moltitudine di camouflage, addirittura da "cartellone pubblicitario", qui in Sardegna e credo altrove.
Se il Sicily Bunker Team si attiva, ne avrai eccome, di set fotografici!!!
Un cordiale saluto!
Strepitosa foto davvero raga.....maaaa....mi vien da pensare: che ne sarà* stato dei poveri fanti all'interno???...saranno sopravvissuti alle bordate ricevute dall'italico manufatto cementizio???....
Tutte le volte che penso, leggo, ho ascoltato le testimonianze dei reduci sulla battaglia di Sicilia nn posso fare a meno di chiedermi: che senso ha avuto morire per una causa ormai persa?...Mussolini caduto e imprigionato; il Re e le alte sfere del governo in cerca di un armistizio....e migliaia di giovani e padri di famiglia a farsi ammazzare nella lontana e dimenticata Sicilia...a che pro???.....
Un saluto
Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.
Sperando di non finire OT,si tratta comunque di un mascheramento anche se alpino e non marino,posto la foto della Postazione 205 dello Sbarramento di Monfol.E' da notare il perfetto inserimento nell'ambiente circostante e se aggiungiamo che all'epoca della costruzione le due aperture delle cannoniere erano chiuse da antine in legno possiamo tranquillamente considerare che la 205 appariva come una tranquilla baita alpina e non un'Opera del Vallo Alpino.
Gianfranco
Gianfranco
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