Buonasera a tutti,
vi presento questo documento che, a firma di Carlo Alberto, introduceva modifiche importanti all'ordine di S.Maurizio e Lazzaro.
Si compone di diverse pagine, posto solo le due più belle da vedere.
Buonasera a tutti,
vi presento questo documento che, a firma di Carlo Alberto, introduceva modifiche importanti all'ordine di S.Maurizio e Lazzaro.
Si compone di diverse pagine, posto solo le due più belle da vedere.
Non chi comincia ma quel che persevera
Un interessantissimo ed esclusivo documento di valore storico. Nella presente "riforma" dell'Ordine emanata da C.A. dovrebbero pure esserci i punti nei quali viene data la possibilità anche ai membri dell'alta borghesia di entrare nell'Ordine, essendo fino prima di allora esclusivo appannaggio delle'aristocrazia.
"Unsere Mauern brachen aber unsere Herzen nicht"
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"der graf" ist Carlo Cicconi-Massi
Dal profondo della mia ignoranza, pur leggendolo, non trovo una dicitura esplicita al riguardo. Ma forse l'introduzione, nelle prime tre pagine, già dice tutto; in particolare quando (inizio della 3^ pagina) dice "...quelle persone che, meritando di Noi in modo singolare per luminosi e importanti servizi, non riuniscano in se quelle condizioni che sono richieste dalle leggi degli altri Ordini Cavallereschi."Originariamente Scritto da der graf
Riporto, appunto, le prime tre pagine
Non chi comincia ma quel che persevera
Molto interessante, grazie per averlo postato.
Si, il punto più importante di queste patenti emanate da C.A. nel 1831, è l'apertura dell'Ordine anche a personaggi non necessariamente provenienti da famiglie nobili, prima di allora l'ingresso nell'Ordine era infatti subordinato alla probanza di quarti nobiliari. L'Ordine (al quale mi onoro appartenere), comunque resta storicamente tra i più prestigiosi ordini italiani il cui ingresso poteva essere concesso solo dopo essere stati già insigniti dell'Ordine della Corona d'Italia, milizia cavalleresca senz'altro di più facile accesso.
Un saluto cordiale
kdg
"Unsere Mauern brachen aber unsere Herzen nicht"
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"der graf" ist Carlo Cicconi-Massi
Se mi permette, approfitto per fare una domanda che mostrerà il mio livello di ignoranza: cosa significa "Cavaliere di Grazia" e "di Giustizia"?
Il seguito del documento dà indicazioni sull'accesso all'Ordine per alcune categorie militari, sulla divisione territoriale (e qui colpisce un po' vedere che l'Italia non c'era ancora, cosa che adesso quasi sembra incredibile), su norme specifiche per la Sardegna, su aspetti legati ai benefici, eccetera.
Se non diventa un'esagerazione per il topic, posso postare tranquillamente tutte le pagine, purchè non sia una cosa inappropriata.
Non chi comincia ma quel che persevera
Diamoci pure del tu, pur non conoscendoci personalmente nel forum condividiamo tutti la stessa passione per la storia, sfumature a parte, ed è come se fossimo tutti amici da una vita...e facenti parte di una unica famiglia...
Tornando a noi, condivido pienamente il postare per intero questo documento e non lo ritengo inappropriato, anzi... ribadisco l'interesse e il ringraziamento per aver avuto modo di poter visionare dal "vero" un simile documento di cui, nelle fonti storiche, ne ho spesso letto la citazione.
Riguardo la domanda che poni, essa si riferisce ai nuovi statuti emanati da Re C.A. nel 1831, Gran Maestro dell'Ordine in un Italia non ancora unificata, di cui il documento in originale da te proposto.
Come già detto i componenti dell'Ordine furono quindi divisi in tre classi: Cavalieri, Commendatori, Grandi ufficiali. La classe dei Cavalieri si suddivideva nella possibile ammissione in due categorie: Giustizia e Grazia; i primi erano ammessi con prove nobili di 4/4, i secondi erano nominati dal Re per ragioni di servigi resi sia in campo civile che militare, dando cosi' modo anche ad esponenti all'alta borghesia di entrare nell'Ordine.
Molto bella l'uniforme in panno verde con risvolti in bianco e ricami in oro, comprensiva di feluca, spalline e spada.
Attualmente l'Ordine mantiene un suo status di ente ospedaliero e benemerente con una sua attività e delegazioni in Italia e nel mondo; fà parte del patrimonio araldico di Casa Savoia ed è ancora legittimamente concesso da Vittorio Emanuele di Savoia.
"Unsere Mauern brachen aber unsere Herzen nicht"
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"der graf" ist Carlo Cicconi-Massi
Missione compiuta.
Per non rendere illeggibile il topic, ho pensato di fare un pdf del documento. Ho saltato le pagine bianche per non appesantire ulteriormente il file che è già di quasi 5MB. Ci vuole un po' di pazienza a scaricarlo...
http://www.faleristica.it/room/omsml.pdf
Non chi comincia ma quel che persevera
A distanza di quasi un anno, riprendo questo topic.
Ho recentemente acquisito questo diploma conferito da Vittorio Emanuele II, del 1862. Mi interessava perche' deve essere stato uno dei primi dopo l'Unita' d'Italia.
Forse anche piu' interessante, sul piano storico, e' l'Epilogo che gli e' unito, legato al diploma da un vecchio nastrino tricolore.
L'Epilogo descrive brevemente la storia dell'Ordine e le disposizioni che lo regolavano a partire dall'Editto di Carlo Alberto del 1831 e fino ad un decreto del 1860.
Spero che la cosa sia di interesse.
Non chi comincia ma quel che persevera
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