Gruss Gott!!!!
Come mi è stato richiesto posto quì la storia di una delle più famose e forse più eroiche imprese della Flotta di Superficie della Kriegsmarine durante la seconda guerra mondiale, la'vventura della Scharnhorst.
La Scharnhorst fu un incrociatore da battaglia. Fu battezzata così in onore del Generale Prussiano e riformatore dell'esercito Gerhard von Scharnhorst.
Venne costruita a Wilhelmshaven in Germania, varata il 3 ottobre 1936 ed entrò in servizio il 7 gennaio 1939. Lo spessore della corazzatura era paragonabile a quello di una nave da battaglia e se non fosse stato per il calibro relativamente piccolo dei suoi cannoni sarebbe stato classificato come tale. La marina Tedesca lo classificò comunque come nave da battaglia (così come per la nave sorella Gneisenau). I suoi nove cannoni principali erano da 280mm. Il suo armamento venne eredito dal suo progetto originario come "nave da battaglia tascabile ingrandita". Il suo armamento inferiore ostacolò il suo ruolo di predone contro i convogli britannici, dato che la sua minaccia poteva essere contrastata facendo scortare i convogli da navi da battaglia.
La sua prima operazione di guerra fu una missione nel passaggio tra l'Islanda e le Isole Fà¦r à?er alla fine del novembre 1939 in compagnia della Gneisenau durante la quale affondò un incrociatore mercantile armato britannico. Nella primavera del 1940 la Scharnhorst e la Gneisenau coprirono l'invasione della Norvegia. Ingaggiarono l'incrociatore da battaglia britannico Renown il 9 aprile 1940 senza risultati. L'8 giugno 1940 affondarono la portaerei HMS Glorious ed i suoi cacciatorpediniere di scorta Acasta e Ardent al largo della Norvegia. Durante questa azione la Scharnhorst venne colpita da un siluro della Acasta. Venne ulteriormente danneggiata da una bomba pochi giorni più tardi e rimase in riparazione per la maggior parte del 1940. Alla fine del dicembre 1940 la Scharnhorst e la Gneisenau tentarono di forzare il blocco britannico per attaccare le linee di trasporto atlantiche, ma dovettero tornare indietro quando la Gneisenau venne danneggiata dal mare tempestoso.
Dal 22 gennaio al 22 marzo 1941 la Scharnhorst e la Gneisenau operarono nell'Atlantico al comando dell'Ammiraglio Gunther Lutjens. Il 3 febbraio forzarono lo stretto di Danimarca ed il giorno successivo raggiunsero la Groenlandia meridionale. L'8 febbraio attaccarono il convoglio HX-106, ma l'attacco venne interrotto quando venne avvistata la nave da battaglia HMS Ramillies. Dodici giorni dopo, il 22 febbraio vennero avvistati ed affondati quattro navi mercantili alleate al largo di Terranova. Operando in una zona dell'Atlantico in cui la copertura aerea britannica era debole o non esistente, le navi riuscirono a eludere la Royal Navy e tra il 7 ed il 9 marzo attaccarono il convoglio SL-67 interrompendo l'attacco solo all'avvistamento della nave da battaglia HMS Malaya. Il 15 marzo un convoglio di navi cisterna priva di scorta venne attaccato a sud-est di Terranova ed il giorno successivo un convoglio misto venne avvistato ed attaccato, affondando 13 navi (di cui 4 da parte della Scharnhorst). Questo fu l'ultimo ingaggiamento prima che le due navi entrassero nel porto francese di Brest il 22 marzo. La Scharnhorst aveva affondato 8 navi, per un tonnellaggio di 50.091 t rispetto ad un totale complessivo di 22 navi per un tonnellaggio totale di 117.455 t.[1].
Mentre si trovavano a Brest le due navi furono bersaglio di numerosi attacchi aerei. Il danno conseguente e i problemi con i tubi surriscaldati di una caldaia tennero la Scharnhorst non operativa fino alla fine del 1941, quando venne deciso di rinviare in Germania i due incrociatori da battaglia insieme all'incrociatore pesante Prinz Eugen. Poiché era troppo rischioso tentare il passaggio per l'Atlantico del Nord, tra l'11 e il 13 febbraio 1942, le tre grandi navi scortate da decine di cacciamine e altre piccole imbarcazioni tentarono un audace passaggio, attraverso La Manica (Operazione Cerberus) per raggiungere la Germania. Colti di sorpresa i britannici non furono in grado di fermarle con attacchi aerei e navali, anche se la Scharnhorst e la Gneisenau vennero danneggiate entrambe da mine navali durante l'ultima parte del viaggio.
I lavori di riparazione, un incagliamento ed un impianto a vapore sempre problematico, tennero la Scharnhorst fuori dall'azione fino al marzo 1943, quando venne inviata nella Norvegia settentrionale per unirsi alla nave da battaglia Tirpitz ed ad altre navi tedesche che minacciavano i convogli antartici verso l'unione sovietica. Gli esercizi di addestramento nei mesi successivi culminarono con il cannoneggiamento di Spitzbergen del 8 settembre 1943, insieme alla Tirpitz.
Il 25 dicembre 1943 la Scharnhorst e diverse cacciatorpediniere, al comando del Konteradmiral Erich Bey, presero il mare con la missione di attaccare i convogli artici diretti in Russia JW 55B e RA 55A a nord della Norvegia. Sfortunatamente i loro ordini erano stati decifrati dai britannici e l'ammiragliato britannico inviò una forza ad intercettarli. Il giorno successivo, con tempo cattivo ed incapace di localizzare il convoglio, Bey distaccò le due cacciatorpediniere inviandole a sud e lasciando la Scharnhorst da sola. Meno di due ore dopo la nave incontrò la forza di scorta del convoglio: gli incrociatori HMS Belfast, Norfolk e Sheffield. Nascosti dalla neve, gli incrociatori britannici aprirono il fuoco. Dopo uno scambio di diverse bordate il radar dello Scharnhorst venne messo fuori uso, lasciandolo incapace di rispondere accuratamente al fuoco. La Norfolk subì danni minori. Per tentare di aggirare gli incrociatori Bey ordinò alla Scharnhorst di prendere una rotta a sud est allontanandosi dagli incrociatori. Nel tardo pomeriggio la forza di copertura del convoglio, inclusa la nave da battaglia britannica Duke of York, entrò in contatto e aprì il fuoco. Nonostante la perdita del suo hangar e di una torretta la Scharnhorst aumentò temporaneamente la sua distanza dagli inseguitori. A questo punto la sua fortuna finì, alle 18:20 un altro proiettile dalla Duke of York distrusse una sala caldaie, riducendo la sua velocità* a lasciandola aperta ad attacchi dalle cacciatorpediniere. L'incrociatore Jamaica e le cacciatorpediniere Musketeer, Matchless, Opportune e Virago si avvicinarono lanciando i propri siluri, seguiti da ulteriori bordate d'artiglieria e da un'ondata finale di siluri. La Scharnhorst subì gravi danni, si capovolse ed affondò alle 19:45 del 26 dicembre con le eliche ancora in movimento. Su un equipaggio di 1.968 uomini, solo 36 sopravvissuti furono salvati dal mare gelido; 30 dalla HMS Scorpion e 6 dalla Virago.
Più tardi in serata l'ammiraglio Bruce Fraser annunciò ai suoi ufficiali a bordo della Duke of York:
"Signori, la battaglia contro la Scharnhorst è terminata con la nostra vittoria. Spero che se qualcuno di voi verrà* chiamato a condurre una nave contro un avversario di molte volte superiore voi comanderete la vostra nave tanto valorosamente quanto la Scharnhorst è stata condotta oggi"
Saluti
Die Nadel