Siamo attorno al 1890, il Presidente della Società di Solferino e San Martino, Sen. Breda arch. Stefano, invia ai Sindaci del Regno una richiesta di pubblica sottoscrizione per raccogliere i mancanti danari (100.000 Lire) necessari ad ultimare il monumento, che s'intende inaugurare nell'anno 1892, ed effettivamente ultimato ed inaugurato l'anno successivo.
Il monumento è ancora lì oggi, bellissimo e maestoso come la terra che lo ospita.
Una scheggia di storia che ci rimanda ad un tempo dove valori quali l'onestà e la parola data contavano più di mille vuote ciance, per di più propinateci nel terribile e modaiolo "anglo-italiano" ("customer satisfaction, mission, target", ecc.,) alle quali i moderni burocrati ci hanno assuefatti - o almeno tentano di farlo...