Il varo del Bagnolini nel Mar Piccolo di Taranto.
Alle prove raggiunse la profondità* di 104 mt. ed effettuò 11 missioni di guerra.
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Tra l`autunno del 1938 e la primavera del 39, nei cantieri di Taranto furono impostati i 4 battelli oceanici della classe "Liuzzi" appartenenti al programma 1938.
Essi derivavano dalla classe "Archimede" del 1931 attraverso la classe "Brin" del 36, ma a differenza di quest`ultima, che aveva il cannone nella parte poppiera della torretta, il pezzo dei "Liuzzi" era in coperta a proravia della torretta, come allora si usava.
Il Cagnolini, impostato il 15 dicembre 1939 e consegnato alla Regia Marina il 21 dicembre successivo.
Dati tecnici
Dislocamento: in superficie, con carico normale dosato, 1.166 tons. – in immersione 1.484 tons.
Dimensioni: 76,1 mt.
Apparato motore: 2 motori diesel Tosi per complessivi 3.500 BHP – 2 motori elettrici Ansaldo per 1.500 HP
Velocità*: 17,5/8 nodi
Autonomia: 13.000 miglia a 8 nodi o 3.200 a 17 nodi in superficie
Armamento: 8 lanciasiluri da 533 mm. (con 12 siluri) , 1 cannone da 100/47, 4 mitragliere da 13,2 mm.
Equipaggio: 8 ufficiali e 50 tra sottufficiali, graduati e comuni
Attività*
Insieme con altri battelli della sua classe, il Bagnolini costituì la 41a Squadriglia sommergibili di base a Taranto, al comando del capitano di corvetta Franco Tosoni Pittoni esso conseguì il primo successo nella notte tra l`11 e il 12 giugno 1940, mentre era in agguato a sud-est di Gaudo, silurò l`incrociatore leggero "Calypso".
Inviato in Atlantico per la guerra al traffico, il Bagnolini arrivò il 30 settembre nella nostra base Betasom (Bordeaux).
Due mesi dopo, esso affondò il piroscafo da carico britannico "Amicus".
Lunghi lavori per riparare i danni causati da bombe di profondità* e, il battello - ora comandato da Chialamberto, colpì 2 navi da carico.
Passato agli ordini, via via, di Tei, Ferdinando Corsi e Amendola, operò nell`Atlantico centrale con un gruppo di altri sommergibili italiani e nel 1943 venne trasformato in trasporto.
Catturato dai tedeschi a Bordeaux al momento dell`armistizio, fu da essi denominato "UIT 22".
Andò perduto probabilmente l`11 marzo 1944 a sud del Capo di Buona Speranza, colpito da aerei sudafricani.