Ecco l'ultima foto arrivata in collezione e del quale sono molto contento, essendo la prima di un militare dell'esercito delle Due Sicilie
L'immagine è molto nitida ed è stata colorata d'epoca, il formato è 15 x 11 cm. L'immagine è applicata su un cartoncino di dimensioni maggiori e, l'ufficiale ritratto, vi ha scritto tutti i suoi trascorsi al servizio dei Borbone:
Promosso alfiere sul 3° disponibile, in seguito a concorso, il 1° Maggio 1860, e destinato al 6° Batt. Cacciatori. In seguito all'attacco e presa di Caiazzo, 23 settembre 1860, trasferto per premio al 2° Regg.to Ussari della G.a R.e. Dopo il bombardamento del campo al Garigliano, 2 novembre 1860, passato col corpo nello Stato Pontificio, 6 Novem. 60, ed accantonato a Frascati.
Prosciolti dal giuramento, 27 novembre 60, partiti da Roma per rientrare nello stato, 2 Genn. 61, e giunti a Ceprano, si ebbe notizia che toccando la frontiera saremmo stati arrestati e tradotti con scorta a Napoli: ad evitare ciò, si ritornò a Roma, ed a Civitavecchia c'imbarcammo per Napoli, dove giunti ci aspettava il premio dovuto al soldato che compie il proprio dovere. Arrestati, e con scorta dei Granatieri, in N° di 80 e più Ufficiali, fummo tradotti al Carcere di S. Francesco. Altri compagni si trovavano rinchiusi nei forti di S.Elmo e Castello dell'Uovo. Dopo 8 giorni di detenzione, fummo con scorta tradotti alla darsena ed ivi imbarcati per Genova. Quivi giunti, fummo alloggiati alla Caserma S. Connino, e trascorsi 6 giorni, partimmo col Colonnello di fanteria sig. Galateri, per Chiavari, ove restai per 3 mesi dopo data la voluta adesione per prendere servizio nell'Armata. Col bollettino M. di Maggio 1861 venni destinato ai Cavalleggeri Monferrato, di residenza a Brescia.
Di certo il nostro alfiere ha vissuto alcuni di momenti cruciali della storia del risorgimento, come la battaglia di Caiazzo.
Non sono però ancora riuscito ad identificarlo, il venditore diceva che era "Ferdinando Marschizek" e, controllando, ho notato che nel 6°, comandato dal c'era un Marschizek ferito gravemente a Caiazzo che però era già tenente.
Stò continuando le ricerche per confermare l'dentità nostro alfiere
Ecco la foto:
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e il retro con la storia:
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Un saluto,
Arturo