L’ aereo “fantasma” delle Olimpiadi
L’ SM 82 codice ZR 81 fu donato nel 1958 al collezionista De Henriquez dal Capo di S. M. dell’ Aeronautica a sostegno del tentativo di costituire un grande museo bellico nell’ area delle caserme dismesse di Piazza Santa Croce in Gerusalemme, in previsione delle Olimpiadi del 1960. Era previsto il trasporto a Roma anche di una “tre pipe” sezionata in pezzi e giacente presso l’ Arsenale di Venezia. Ufficialmente il progetto andò a monte per una questione burocratica (mancati contributi versati ai dipendenti). In realtà è probabile che il progetto suscitasse due opposte ma fortissime resistenze. Un museo che avesse avuto disponibilità economica e materiale oltre che l’ indipendenza dalle autorità politico-militari (basato com’ era in gran parte sulla collezione privata De Henriquez) avrebbe senz’ altro surclassato o fagocitato la pletora di musei e museini d’ arma, corpo e specialità, presenti a Roma e altrove. Questi erano nella maggior parte abbandonati a se stessi, ispirati a criteri ottocenteschi, cronicamente privi di fondi perchè considerati dalla classe politica un vergognoso residuo del militarismo sabaudo-fascista. Oltretutto l’ inaugurazione (sotto gli occhi dei media mondiali convenuti a Roma per l’ evento olimpico) di un tale museo largamente fornito di documentazione cartacea, fotografica e fonocinematografica, avrebbe certo attirato l’ attenzione di studiosi e storici indipendenti da tutto il mondo, suscitando una qualche forma di interesse rinnovato al periodo bellico e in definitiva una forma di revisionismo, inviso al potere ufficiale democristiano, come al contropotere -ombra del P.C.I., entrambi basati sulla vulgata resistenzial-antifascista. Lo ZR 81, ricoverato con altri reperti di De Henriquez nel vasto cortile dell’ ex- caserma dei Granatieri “Principe di Piemonte”, venne avviato alla demolizione attorno al 1960, si ignorano i motivi e chi diede l’ ordine…