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Discussione: 8/9/1943-2008

  1. #1
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    8/9/1943-2008

    ho provato a simulare "un ritorno a casa a piedi seguendo l'appennino" con partenza dal Forte Teggia di Altare in direzione Genova, risultato: nonostante sentieri tracciati e zaino certamente non conforme per arrivare a Masone (circa 60Km) ho impiegato, probabilmente complici la vita sedentaria, pinguedine e l'età*(50) 3 giorni con tappe di circa 20Km/g. purtroppo "esperimento" interotto a causa "alberghi finti" (magari prendono contributi) che in realtà* non danno alloggio!!

  2. #2
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    Re: 8/9/1943-2008

    Non mollare, ce la puoi fare...nel 2004 in Normandia ,con altri 8 Brothers della 101°, per assistere al lancio simultaneo di circa 620 parà , ci siamo pappati 30 Km a marcia forzata dalle 9.00 alle 15.00 giusto in tempo, da Iesville a La Fiere di S. Mere Eglise.
    Dimenticavo.... nel 2004 io avevo 53 anni... ma sarei pronto a rifarlo.
    Noi degli anni '50 siamo di ferro ( bèh quasi).
    Insisti.

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Re: 8/9/1943-2008

    Salve 157°, conosco abbastanza le pianure normanne e le nostre colline per essere certo che il confronto è improponibile, tuttavia considerando che la velocità di una "passeggiata" è mediamente di 4,5 - 5 km orari, 20 km giornalieri mi sembrano pochi. Forse sarebbe meglio farli con un motocarro..., anche d'epoca.... è sicuramente più veloce.
    Circa il ritorno a casa dei nostri avi sbandati all'estero mi viene in mente una constatazione che ho fatto diverse volte ascoltando i racconti dei reduci.
    Mi hanno sempre fatto sorridere i fascisti "antemarcia" ma ancora di più mi lasciano perplesso i partigiani dell'8 settembre, quando tutt'al più si pensava a portare a casa la pelle. Mi spiego con un esempio: un soldato viene sorpreso a Pola dalla proclamazione dell'armistizio, rimane un poco incerto e poi inizia il lungo viaggio a piedi per tornare nel savonese. Tralasciando tutte le peripezie di cui è stato protagonista giunge a casa a fine dicembre, lascia passare due o tre mesi e poi in primavera decide di darsi alla macchia, diventando il valoroso capo di bande partigiane via via più importanti.
    Quello che non capisco è perchè qualcuno, non lui che se ne duole, senta il bisogno di retrodatare la sua partecipazione alla lotta all'otto settembre. A suo parere, ed io concordo con lui, questo è un modo di sminuire quanto ha fatto, non di valorizzarlo.
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  4. #4
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    Re: 8/9/1943-2008

    Grande giornata quella, Claudio!!
    La ricordo sempre con piacere ed una punta d'orgoglio...

    Ciao!

  5. #5
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    Re: 8/9/1943-2008

    Ciao Fratello, è indelebile nella memoria ....il gesto e i partecipanti....
    in ricordo al Giogo ci tirertemo una birra gigante

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