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All'indomani dell'invasione russo-tedesca del 1939, molti soldati polacchi riuscirono a fuggire dal loro Paese occupato, attraverso mille peripezie, e molti di loro raggiunsero la Francia, dove nell'autunno del 1939 si era formato un nuovo Governo Polacco in esilio, guidato dal Gen. Wladyslaw Sikorski, in qualità* di Primo Ministro. Detto Governo fu immediatamente riconosciuto da tutti i Paesi non facenti parte dell'orbita nazi-fascista.
Uno dei progetti più rapidamente portati a termine dal neonato Governo fu quello di riunire quanti più possibile ex soldati, e anche nuove reclute, e formare un esercito di ben 80.000 uomini, inquadrati nell'Armée Francese.
Dei Polacchi durante la 2gm bisogna dire che mai si tirarono indietro difronte alle difficoltà* e sempre dettero prova di estremo valore e fedeltà*; quindi anche in questa occasione si distinsero; un corpo di spedizione di Chasseurs polacchi, insieme agli omologhi francesi, partecipò alle operazioni in Norvegia, a Narvik, a contrastare l'attacco tedesco, appoggiati anche da diverse unità* navali polacche.
In seguito due divisioni più una brigata corazzata presero parte alla Campagna di Francia, al termine della quale circa 28000 di essi riuscirono a raggiungere l'Inghilterra, dove anche qui ripresero le armi e continuarono la loro guerra; circa 12000 trovarono rifugio e furono internati in Svizzera, dove si distinsero se non come guerrieri ma come lavoratori (vedere questo interessante sito:
http://www.museodelmalcantone.ch/conten ... one.ch.pdf).
Ancora, circa 6000 uomini della Brigata Tiratori dei Carpazi, di base in Siria, rifiutarono la resa e l'integrazione nelle forze di Vichy, si rifugiarono in Palestina, quindi inquadrati nell'Ottava Armata, presero parte alla guerra in Africa, distinguendosi soprattutto a Tobruk, dove conquistarono anche il record di permanenza continuativa in prima linea.
Nel 1942 poi fu il Generale Anders, prigioniero dei Sovietici e liberato per gli accordi interalleati, a formare il secondo Esercito Polacco, forte di circa 100.000 uomini, ex internati sovietici per lo più, che raggiunsero la Persia e lì formarono quello che sarebbe poi divenuto il Corpo di Spedizione che operò anche in Italia.
Per inciso, dopo la guerra, furono molti i Polacchi che andarono ad ingrossare le file della Legion Etrangère.
L'elmetto che vi propongo si inquadra in questo scenario, in particolare quello del 1939-1940 "Battaglia di Francia".
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