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Discussione: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

  1. #21
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Ottimo racconto Giarabub e belle foto.
    Aggiungo una piccola considerazione su questa operazione che mi trova tra l'altro favorevole.
    Dieppe è rimasta per moltissimi anni un mistero, perché si sono utilizzati per giudicarla, soltanto parametri militari, rifiutando un principio, invece che dovrebbe risultare ovvio: se la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, occorre ammettere che alcune operazioni possono avere esclusive matrici politiche, senza l`ombra di una giustificazione militare qualsiasi.
    Dieppe rientra molto probabilmente in questa categoria.
    Sul fronte orientale la pressione della Wehrmacht sulle truppe dell`Armata Rossa si fa sempre più opprimente e Stalin chiede a gran voce da tempo che gli alleati escano dalla staticità* in cui sembrano rinchiusi per aprire un nuovo fronte e alleggerire la situazione russa.
    ""L` operazione di Dieppe deve essere considerata una ricognizione in forze. E` stato uno scontro duro e selvaggio. Prima di intraprendere operazioni di sbarco su scala molto maggiore dovevamo raccogliere tutte le informazioni necessarie. A prescindere dal suo valore istruttivo, questa operazione ha dato luogo a una battaglia aerea il cui esito è stato molto soddisfacente ""
    Chi parla così è il primo ministro britannico Churchill e il suo auditorio è la Camera dei Comuni e quel giorno è l`8 settembre 1942.
    Questa operazione è stata in realtà* soltanto un costoso errore dettato dal bisogno di fare qualcosa a qualsiasi costo, una armata canadese è di stanza in Gran Bretagnia e non si prevede il suo impiego immediato, ma come si è detto Stalin non cessa di protestare e allora si promuove l`operazione come prova generale di una invasione del continente con una certa faciloneria da parte britannica.
    L`azione costò in 8 ore di combattimento, 3.372 dei 5.000 canadesi impegnati nei combattimenti verranno uccisi, feriti o fatti prigionieri, mentre la RAF perderà* un centinaio di aerei (contro 48 denunciati dai tedeschi) e la marina britannica lamenterà* la perdita di 550 uomini, di un cacciatorpediniere e di numerosi mezzi da sbarco.
    Jubilee si risolverà* in un massacro voluto in nome della "ragion di Stato"
    Alcune immagini
    [attachment=4:2sibk1wp]porto.jpg[/attachment:2sibk1wp]
    [attachment=3:2sibk1wp]mezzi sbarco.jpg[/attachment:2sibk1wp]
    [attachment=2:2sibk1wp]fuoco sbarramento.jpg[/attachment:2sibk1wp]
    [attachment=1:2sibk1wp]fumo spiaggia.jpg[/attachment:2sibk1wp]
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    luciano

  2. #22
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Contribuisco anche io con alcune foto scattate nel Cimitero di Dieppe...
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    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
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    www.progetto900.com

  3. #23
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    ragazzi sono "commosso" dal vostro contributo...

    continua:
    "sebbene tutti gli uomini avessero seguito I loro comandanti con prontezza, un reggimento d`assalto fu ridotto in pochi minuti a meno di due compagnie costrette sulla difensiva: qualsiasi movimento era impossibile. I soldati rimasero distesi a terra attendendo ordini dai comandanti."
    Da tale disastro, (PUYS) nulla si seppe a bordo della nave commando Calpe. La fitta cortina fumogena stesa dagli aerie, dai cacciatorpediniere e dale motocannoniere, aggiunta al fumo e alle fiamme della battaglia che infuriava dale spiagge, coprì tutta la costa, diminuendo la visibiltà*, e fu all`incirca in quella fase che le condizioni del tempo peggiorarono. I messaggi frammentari pervenuti ai comandanti della spedizione erano non solo confuse, ma spesso privi di significato.

    Un`ora dopo l`inizio dell`attacco la cannoniera Locust si lanciò con impeto per forzare le ostruzioni, dell`avamporto; dietro ad essa le motovedette Francesi con il commando Royal Marine attesero invano il segnale per seguirla.5 minuti dopo la Locust riapparve, respinta da una barriera di fuoco concentrato e diretto creato dale artiglierie della "Bismark".
    I cannoni della cannoniera erano troppo leggeri, come lo erano quelli della Berkeley,appoggiati, dal calpe e dal Fernie che, manovrando ad elevate velocità* e pericolosamente vicino a terra, batterono il caposaldo con I loro cannoni da 102, ma senza risultato, perchè il volume del fuoco nemico aumentò costantemente.
    Il tentative di occupare Dieppe si arenò sulle secche e si esaurì sulle spiagge. L`Essex Scottish e il Royal Hamilton, che stavano avvicinandosi a terra mentre la cortina funmogena si sollevava dal caposaldo orientale e si allontanava dal litorale, furono presi sotto un tiro incrociato e un susseguirsi di scoppi li close sui bassi fondali e sul greto; fu soltanto un miracolo se vi furono dei supersiti. Dopo 5 minuti dallo sbarco ongi speranza era perduta; l`Essex non avrebbe mai raggiunto od occupato la città*, e persino la scarpata sembrò a molti un obiettivo impossibile da raggiungere, mentre il royal non avrebbe mai rinforzato le truppe provenienti da Pourville per assalire la fattoria "les quattre vents" e neppure un carro armato sarebbe giunto in loro aiuto dale spiagge.
    Le mitragliatrici leggere e pesanti tedesche, appoggiate dai 75 catturati ai Francesi e dagli 88, stavano sparando a zero su obiettivi allo scoperto.
    Questi terribile fuoco d`infilata rese impossibile l`occupazione della spiaggia.
    primi carri del Calgary Regiment furono sbarcati in ritardo alle 5.32, insieme alle compagnie del genio. La fanteria non beneficiò dunque del loro appoggio nei primi vitali minuti dello sbarco. Dei 50 carri disponibili solo 27 riuscirono a sbarcare in acqua: ciò non costituiva un problema dal momento che i carri Churchill erano stati dotati di speciali marmitte e prese d'aria per renderli anfibi.Gli Lct già* a 200 metri al largo, qundo la cortina iniziò ad alzarsi, con le rampe abbassate e i portelloni aperti, ricevettero un`accoglienza terribile. Dopo 10 minuti dal loro arrivo a terra, I gruppi d`assalto alle spiagge che cercavano di sbarcare dai malconci LCT furono annientati: una forza totale di 314 genieri canadesi, 9 ufficali e 180 uomini furono uccisi feriti.
    Era stao deciso di far sbarcare 4 gruppi di carri Churcill nella prima ondata e nonostante l`intensità* del fuoco nemico, 17 carri giunsero a terra e 6 di essi raggiunsero L`Esplanade. 5 riuscirono a superare la scarpata, mentre il sesto salì gli scalini del casino: cadde in una fossa anticarro e il suo equipaggio fu ucciso. I risultati ottenuti furono minimi: un carro buttò giù una casa, e altri raggiunsero nuovamente la spiaggia dopo aver esaurito le munizioni. Tutti combatterono fino all`ultimo ma nessuno sopravvisse per raccontarlo; per l`intera giornata il carro sommerso del comandante fece sventolare la sua fiamma, appena sopra il pelo d`acqua, simbolo della disfatta.
    Dei 24 LCT che presero parte all`azione, 10 riuscirono a sbarcare 28 carri, che andarono tutti perduti. 14 LCT ritornarono in Inghilterra, scortati da due caccia, che avevano completamente esaurito le munizioni.
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    " "Con simile gente si va in capo al mondo. Occorrerà frenarli, anziché sospingerli in battaglia"”

  4. #24
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    mi è scappata un'h in Churchill
    " "Con simile gente si va in capo al mondo. Occorrerà frenarli, anziché sospingerli in battaglia"”

  5. #25
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    ti perdoniamo..
    ..complimenti!
    Ciao
    digjo

  6. #26
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    grazie Digjo

    A causa delle gravi perdite subite dai reparti di collegamento di servizio sulla spiaggia, e dagli ufficiali comandanti, I reponsabili dell`operazione in mare rimasero completamente all`oscuro dello svolgimento degli eventi, e della gravità* delle perdite. Poco dopo le 6 il comandante della spedizione ordinò lo sbarco del btg di fucilieri Mont-Royal appartenente alle forze della riserva stazionanti a largo ma questa fù una mossa assurda. Gran parte di tale unità* sbarcò nel settore centrale e I soldati furono costretti a scavare qualche riparo nel greto e a combattere e morire dove erano inchiodati. Quando tutto orami era finito, 288 tra ufficiali e soldati, si arresero.
    Alle 8 il comandante della forza da sbarco, ancora all`oscuro della situazione reale, decise di rinforzare la White Beach, con I commando del Royal Marine, che avevano abbandonato il loro impiego orginario. Pertanto, alle 8,30 I marines trasbordarono dale motovedette nei mezzi da sbarco e cominciarono ad avanzare sotto la cortina fumogena per protezione. Niente da fare, incontrarono il volume di fuoco più intenso e terrificante mai sviluppato in quell tragico mattino.
    Essi non desistettero e, secondo le parole del rapporto ufficiale,, "con un coraggio veramente temerario procedettero verso terra, decisi, se la sorte voleva così, a ripetere a Dieppe ciò che I loro padri avevano compiuto a Zeebrugge".
    Ma non doveva essere così. In un momento d`intuizione, mentre il mezzo d`assalto di testa giungeva in vista del nemico, il tenente J.P.Phillips, ufficiale comandante, percepì la vastità* della tragedia; senza esitazione, si infilò I guanti bianchi e, stando eretto sul piccolo ponte anteriore del natante, in piena vista del nemico e dei suoi uomini segnalò ai marines di tornare indietro. Sei LCT manovrarono per invertire la rotta ma il loro comandante sopravvisse non più di 20 secondo da quell`ordine, salvando però 200 uomini da morte sicura.

    Alle 9,infine, fu presa la decisione di iniziare l`evacuazione. Elaborati I piani, che ad analisi successive si rilevarono ottimistici, si pensò di completare queta operazione nell`arco di tre ore ma furono tutti inutili perchè ormai era solo questione di cercare di salvare il maggior numero possible di sopravvissuti dalla spiaggia principale.
    Gli equipaggi dei mezzi di recupero si prepararono per la prova finale.
    Alle 10,22 I cacciatorpedinere rimanenti formarono una linea per seguire I mezzi di recupero, aiutati da un leggero vento da ovest verso terra. Ogni unità* che avesse armamento e munizione fù fatta avanzare per fornire un appoggio ravvicinato; ma anche così gli uomini che stavano combattendo disperatamente sulle spiagge dovettero affrontare atre tre ore di lotta per sopravvivere. Quest`ultima fase vide da parte della retroguardia atti di eroismo che si possono porre accanto alla migliore tradizione delle forze navali e terrestri della GB.
    I caccia Calpe e Fernie percorsero una dozzina di volte il fronte della spiaggia, con I cannoni fiammeggianti;un colpo fortuito danneggià* il Berkeley,che venne poi affondato dagli inglesi. Era una situazione veramente tragica. Nonostante questo, nel primo pomeriggio del 19 agosto, I soldati ei mezzi navali, sopravvissuti al raid di Dieppe erano diretti verso casa, non troppo minacciati dal mare o dall`aria.
    Passarono 6 giorni prima che fossero calcolate le perdite: secondo il calcolo finale I canadesi avevano perso 215 ufficiali e 3160 soldati; I fucilieri Mont-Royal furono l`unico dei 7 reparti canadesi di una certa entità* a riportare a casa il loro comandante.
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  7. #27
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    I commando persero 24 ufficiali e 233 uomini, e le perdite totali furono 494 ufficiali e 3890 soldati tra morti e disperse. Tutti I veicoli e l`equipaggiamento furono abbandonati sulla spiaggia (A questo proposito Hitler dirà*: "E' questa la prima volta in cui si ha la cortesia, da parte inglese, di attraversare il mare per offrire al nemico un campionario completo delle sue nuove armi")..
    Le perdite in mare erano state gravi, sopratuttto fra il personale navale che manovrava I piccolo mezzi che facevano la spola continuamente conla spiaggia. La Royal Navy perse 81 ufficiali e 469 marinai, mente 34 unità*, compreso il Berkeley, non fecero ritorno.
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  8. #28
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Bilanci e polemiche
    L'Operazione Jubilee fu effettivamente un disastro per le armi alleate. Servirà* tuttavia da lezione per il successivo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944.
    Il bilancio catastrofico non deve però far dimenticare il sacrificio dei combattenti dell'una e dell'altra parte. I primi a riconoscere il valore ed il sacrificio dei soldati alleati furono proprio i tedeschi:
    "I soldati nemici, quasi tutti canadesi, hanno dato prova di abilità* e di bravura, impegnandosi a combattere anche dove non era umanamente possibile...Non fu la mancanza di coraggio ma la concentrazione del fuoco difensivo della nostra artiglieria e delle nostre armi pesanti a impedire al nemico di guadagnare terreno..."
    Dal rapporto redatto dal comando del LXXXI° Corpo d'Armata e della 302a divisione di fanteria tedesca.
    Le perdite alleate erano state elevatissime: 1200 morti (di cui 913 canadesi), 1.600 feriti e più di 2.000 prigionieri. Anche la battaglia aerea era stata disastrosa: la Royal Air Force aveva perduto 107 aerei. I tedeschi solo una quarantina.
    Tra la popolazione civile della regione, il bilancio fu di 48 morti ed un centinaio di feriti.
    Le forze tedesche lamentavano 350 caduti e quasi 300 feriti. C`è da aggiungere che li difese tedesche non erano state seriamente impregnate. Essi si erano ben preparati a simili eventualità* e soltanto alle 8,25 il commando ovest ordinò l`allarme di primo grado. La 10° panzer e la divisione SS Adolf Hitler erano pronte ad intervenire, se necessario.I tedeschi furono abilissimi nel trasformare la vittoria di Dieppe in uno strumento di propaganda. All'indomani stesso dello sbarco, le autorità* germaniche proposero la concessione della croce di ferro a René Levausser, sindaco di Dieppe e dieci milioni di franchi per ricompensare gli abitanti per non aver partecipato ai combattimenti e fatto causa comune con gli alleati.
    Il sindaco rifiutò la decorazione ed il compenso in denaro: chiese al loro posto la liberazione dei prigionieri di Dieppe dai campi di internamento tedeschi.
    I tedeschi accolsero la richiesta e il sindaco presentò una lista con ben 1800 nomi. Il 12 settembre 1942, un primo convoglio di 984 prigionieri arrivò alla stazione di Dieppe accolto con entusiasmo dalla popolazione civile. Il 22 ottobre dello stesso anno, altri 281 soldati francesi fecero ritorno a casa. Il 15 maggio 1943, un terzo convoglio portò a 1.583 il numero totale di dieppesi liberati dalle autorità* germaniche.
    Le cause della sconfitta non si possono spiegare solo con l'incidente e la conseguente battaglia navale al largo di Berneval. Le cause dello smacco alleato furono dovute soprattutto alla sottovalutazione delle forze avversarie, al mancato appoggio navale e aereo prima dello sbarco delle forze di terra.
    Lo stesso Churchill, nelle sue memorie tenta di giustificare la sconfitta militare, addirittura con la "frenesia" dei canadesi a voler combattere a tutti i costi:
    "le forze canadesi in Gran Bretagna, che costituivano il grosso delle truppe da sbarco, erano da tempo ansiose e impazienti di agire...Sebbene tutte le truppe e i commandos britannici, insieme con gli equipaggi dei mezzi da sbarco e delle loro unità* di scorta, abbiano dato prova di straordinario valore e spirito di sacrificio, e nonostante i numerosi episodi di eroismo, i risultati costituirono una delusione e le nostre perdite furono molto gravi. Dei 5.000 uomini della 2a divisione canadese, circa il 18% perse la vita, mentre quasi il 40% fu fatto prigioniero".
    Dopo Dieppe, nei Comandi alleati non si parlò più di sbarchi in Europa fino al 1944, nonostante le insistenze di Stalin.

    Ore 16: a Dieppe nessun segno dello scontro avvenuto la mattina davanti alla sua spiaggia, la vita vi scorre normale, i negozi sono aperti...

    THE END
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  9. #29
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Ottimo Giarabub complimenti un bel racconto con tante belle foto interessanti
    A complemento di quanto già* ben raccontato aggiungo una parte di quanto scrisse il "Corriere della sera" del 22 agosto 1942.

    ..............................alle 16 dunque la battaglia era conclusa e si poteva cominciare l`opera di rastrellamento dei prigionieri e dei feriti.
    La spiaggia di Dieppe, quella stessa dove in tempo di pace si accalcavano di questa stagione i capanni e le tende dei bagnanti, presentava un aspetto terrificante, seminata come era di caduti, di carri armati, di armi di ogni tipo, di casse di munizioni, di oggetti d`equipaggiamento e di tutta quella infinita concerie di aggeggi che una truppa in fuga lascia dietro di se.
    Allora anche la popolazione uscì dalle case e a poco a poco la vita della città* riprese così come riprende dopo un furioso uragano estivo.
    Particolare significativo: durante tutta l`azione e benché l`intero quartiere del porto fosse stato per qualche ora occupato dagli inglesi, gli abitanti di Dieppe non pensarono neppure per un momento a parteggiare per gli ex alleati e, benché sollecitati da soldati degaullisti ad aprire le porte delle case, si guardarono bene dal farlo, lasciando che quelli se la sbrigassero per conto loro.
    Di questo atteggiamento ha tenuto conto il governatore di Dieppe che stamane ha rivolto un elogio alla popolazione.
    Concludendo si può dire che lo sbarco di Dieppe e il tentativo di invasione del continente costituiscono – dal punto di vista militare, una pazza e assurda avventura, resa però necessaria da considerazioni di ordine politico.
    A quanto si è appreso dai prigionieri, essa era stata battezzata "impresa del giubileo", chissà* poi perché.
    Renzo Segala.

    Posto un po` di immagini inerenti appunto alla fine della battaglia.
    [attachment=7:9lwhmrxj]carri spiaggia c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=6:9lwhmrxj]tedesco con fucile c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=5:9lwhmrxj]tedeschi battello c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=4:9lwhmrxj]elmetti.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=3:9lwhmrxj]treno c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=2:9lwhmrxj]inglesi rientrati c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=1:9lwhmrxj]inglesi in fila.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
    [attachment=0:9lwhmrxj]geep c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
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    luciano

  10. #30
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

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